tag:blogger.com,1999:blog-57387544966706248572024-03-13T02:26:54.313-07:00Il Mondo di BikersgiantViaggiare in sella alla propria mountain bike alla scoperta della natura che ci circonda. Sentieri, itinerari, avventure, viaggi, esperienze, foto, video e tutto quanto possa testimoniare il fascino di una sana pedalata immersi nella natura e nel paesaggio.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-80875194990549290512018-03-27T02:05:00.003-07:002018-03-27T02:05:58.756-07:009 FOSSI Mtb Race 21th Edition - Promo<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/IntT63NwLUw" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-89946852467661744452018-03-27T02:05:00.001-07:002018-03-27T02:05:58.137-07:009 FOSSI Mtb Race 21th Edition - Promo<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/IntT63NwLUw" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-27810944555886564002016-10-01T14:03:00.000-07:002016-10-10T10:17:45.985-07:00Ricerche Genealogiche famiglia Marchegiani<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Fin da bambino, ho nutrito una grande passione per la storia, l'arte, l'archeologia, una sete di conoscenza inesauribile. Mi ha sempre affascinato l'idea di una macchina del tempo, che mi permettesse di andare a ritroso nel tempo, di vedere che aspetto avessero i miei antenati, come andassero vestiti, che lavoro facessero, come si presentavano le zone dove oggi abito. In tutto questo, avevo rinchiuso nel cassetto il desiderio di redigere un giorno l'albero genealogico della mia famiglia. Mi chiedevo spesso, da profano, quando il cognome Marchegiani, sia stato utilizzato per la prima volta, o perchè quel mio lontano antenato fosse chiamato Marchegiani, che mestiere facesse, dove abitava, etc etc etc.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Un desiderio sopito, finchè nel 2015 mi sono deciso, ho cercato in internet notizie su come realizzare un albero genealogico, a chi rivolgermi e via discorrendo, ho anche letto un libro su come fare ricerche genealogiche. Inizialmente mi sono recato presso l'Ufficio Anagrafe del mio comune di residenza, dove ho potuto ricostruire un pò lo stato di famiglia completo fino a mio nonno e tutti i suoi fratelli. Successivamente ho iniziato a cercare nei registri parrocchiali, e qui sono iniziate un pò le difficoltà, nel senso che più si và indietro nel tempo, più la calligrafia diventa di difficile interpretazione, spesso vengono usate abbreviazioni, e termini in latino, che in una persona per niente esperta come me risultano a volte come un ostacolo insormontabile.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Ecco allora che mi sono rivolto a degli specialisti, e più precisamente all'Associazione Araldica e Genealogica Italiana di Roma. Ma contestualmente attraverso il sito americano www.familythreedna.com ho deciso di aderire al progetto genetico di mappatura del dna umano. Oggi l'albero genealogico è momentaneamente concluso, ma le mie ricerche proseguono a tentoni nella speranza di poter retrodatare ancor di più i miei antenati.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Ad oggi comunque le mie ricerche mi hanno portato a stabilire che l'antenato più antico documentato, è vissuto nella seconda metà del 1500, ed era originario di Staffolo in provincia di Ancona.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>I primi passi della mia ricerca, si sono indirizzati però nel cercare di capire il significato del cognome Marchegiani, perchè il primo Marchegiani fu battezzato con questo cognome.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Grazie alle ricerche genealogiche, ho scoperto che il mio cognome anticamente non era Marchegiani, ma <b>Del Marchigiano</b>. Avevo sempre ritenuto che Marchegiani stesse a significare "individui provenienti dalle Marche", poi, avendo scoperto che il toponimo Marche, così come lo conosciamo oggi, si è cominciato ad usarlo solo a partire dal periodo napoleonico, mi sono domandato "ma come può il mio cognome derivare dal toponimo Marche, se questo nome non è nato prima del 1800 mentre l'uso dei cognomi è partito intorno all'anno 1000?</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Quando nacquero i cognomi la nostra regione si chiamava Marca Anconetana e non Marche, pertanto il cognome Del Marchigiano ha sicuramente a che fare con la provenienza dalla Marca Anconetana. I cognomi infatti si dividono in diverse categorie :</i></span></div>
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</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Patronimici ovvero sono quei cognomi che hanno origine dal nome del padre o del nonno. Alcuni esempi di cognomi patronimici sono Di Pietro che significa figlio di Pietro, Di Giovanni ovvero figlio di Giovanni etc etc.</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Geografici, o etnici o toponimici, ovvero quei cognomi che prendono origine da una località, e qui per esempio abbiamo Maceratesi ovvio il riferimento alla città di Macerata, Perugini che denota un legame con la città di Perugia etc etc</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Cognomi che si ispirano ad arti e mestieri, e qui per esempio troviamo Calzolaio che è un chiaro riferimento al mestiere di Calzolaio, Fabbri un chiaro riferimento al mestiere di Fabbro etc etc</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Cognomi che fanno riferimento ad un difetto fisico, o una particolare caratteristica fisica o caratteriale, spesso correlati ad un soprannome divenuto poi cognome, e qui un classico esempio lo troviamo nel cognome Del Gobbo</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Cognomi beneauguranti, o scaramantici, cognomi che esprimono per il nuovo nato un augurio, sono cognomi per lo più di origine medievale, per esempio Bonavantura, Crescimbeni etc, spesso questi cognomi venivano dati a bambini figli di ignoti</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Cognomi che derivano da nomi classici o letterari come per esempio Ottaviani, Achilli, Virgili etc etc</i></span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Il cognome così come noi oggi lo intendiamo, nasce grosso modo, intorno all'anno 1000, probabilmente alcuni cognomi in alcune aree geografiche nascono prima, altri dopo, ma possiamo dare come dato di partenza grosso modo l'anno 1000. Nel tempo alcuni di questi cognomi si sono modificati, a volte per errori di trascrizione che poi sono rimasti per sempre, altre volte perchè in alcune specifiche aree geografiche, il dialetto locale ha portato ad una modifica del cognome, che nel tempo ha dato origine ad un cognome nuovo rispetto a quello originario.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Proprio in virtù di questo ultimo aspetto probabilmente il cognome della mia famiglia, oggi lo ritroviamo in diverse forme Marchegiani, Marcheggiani, Marchigiano, Marchegiano, Marchigiani, Marchesani, Marchiggiani, Marchiggiano, Marchesano etc etc.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Fatta questa precisazione iniziale che chiarisce un pò in che epoca nacquero, e quali tipi di cognomi esistono, torniamo al mio cognome.</i></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>La ricerca documentale, fatta per lo più al momento negli archivi parrocchiali, mi ha portato a risalire al più antico antenato al momento documentabile.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Ad oggi quindi, posso dire che il mio primo antenato, certo e conosciuto, si chiamava <b>Giovanni Francesco Del Marchigiano</b>, vissuto nella seconda metà del 1500 a Staffolo in provincia di Ancona, sappiamo inoltre che costui, ebbe in moglie una certa Violante, dalla quale ebbe almeno tre figli maschi documentati. Veniamo a conoscenza dell'esistenza di costui, non attraverso un suo certificato di morte, o di nascita o di matrimonio, infatti di lui non conosciamo ne la data di nascita nè quella di morte, ma bensì attraverso i tre atti di nascita dei suoi tre figli, dove egli unitamente alla di lui moglie viene citato. E' proprio attraverso questi tre certificati di nascita che possiamo affermare che Giovanni Francesco Del Marchigiano sia vissuto certamente a Staffolo nella seconda metà del 1500, e possiamo ipotizzare la sua nascita tra il 1545 ed il 1555.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Infatti Giovanni Francesco Del Marchigiano e Violante, il 20/9/1575 mettono al mondo il loro primogenito "Matteo" il quale purtroppo muore poco dopo e più precisamente il 10/11/1575. </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Successivamente il 18/04/1587 la coppia mette al mondo il secondogenito Alessandro il quale muore il 05/08/1612, sempre a Staffolo. <b>Da costui discende la mia famiglia.</b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Infine dai documenti apprendiamo sempre che Giovanni Francesco e Violante mettono al mondo il terzogenito e forse ultimo figlio, Giovanni Domenico in data 03/12/1590, la nascita di costui avviene sempre a Staffolo, ma non conosciamo la data della sua morte, ne se egli si sia sposato ed abbia avuto figli.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Analizzando i dati di queste 3 nascite vediamo che esse coprono un arco temporale pari a 15 anni. Fermo restando che nessun limite vi è nei confronti di madre natura, proviamo a ragionare in termini di buon senso e di statistica scientifica. Stiamo parlando della seconda metà del 1500, un epoca in cui la mortalità infantile era molto elevata, la scienza in campo ginecologico e pediatrico ancora era inesistente, per cui siamo portati a pensare che la coppia Giovanni Francesco/Violante abbia procreato in una fase fertile della loro vita. In questo caso tutto può essere plausibile e può essere plausibile il contrario di tutto. Giovanni Francesco e Violante potrebbero aver messo al mondo il primogenito Matteo, quando il padre aveva 20 anni e la madre magari 19? Questo significherebbe che Giovanni Francesco se nel 1575 aveva 20 anni, era nato nel 1555. Significherebbe anche che l'ultimo figlio Giovanni Domenico lo avrebbe messo al mondo quando aveva 35 anni. Ipotesi perfettamente possibile, l'età di 20/35 anni per lui e 19/34 per la di lui moglie è un dato che ci stà tutto. Ma potrebbe anche essere che lui avesse avuto 25 anni quando ha messo al mondo il primogenito, cosa questa che fà spostare in avanti la lancetta della procreazione del terzogenito a 40 anni per il padre. Aver avuto 25 anni significa essere nato nel 1550. Quindi se possiamo ragionevolmente ipotizzare un età anagrafica potenzialmente capace di procreare tra i 20 ed i 45 anni per Giovanni Francesco, significa che il primogenito al massimo è stato messo al mondo quando costui aveva 30 anni, mentre il terzogenito quando Giovanni Francesco aveva 45 anni, per cui l'attuale mio capostipite potrebbe essere nato in un arco di tempo che và dal 1545 al 1555. Giovanni Francesco viveva a Staffolo in provincia di Ancona, si sposò, non sappiamo quando con Violante, mise al mondo almeno 3 figli di cui uno morì a pochi mesi dalla nascita a Staffolo, e di cognome faceva Del Marchigiano. Poche notizie ma dalle quali possiamo estrapolare alcune ipotesi sull'origine del cognome e della famiglia. Intanto potrebbe essere, visto il doppio nome che suo padre o suo nonno si chiamassero uno Giovanni e l'altro Francesco, vista l'usanza di ripetere i nomi di nonno in nipote se non addirittura di padre in figlio. Poi il fatto che nei registri parrocchiali non sono stati individuati nè il certificato di nascita, nè quello di matrimonio, nè quello di morte di Giovanni Francesco, potrebbe stare ad indicare che Giovanni Francesco sia nato non in quel di Staffolo e neppure si sia sposato in questa cittadina della Marca Anconetana, dove una volta sposatosi sarebbe giunto. Ma è solo un ipotesi ovviamente. Dalla ricostruzione genealogica, possiamo vedere che la famiglia Del Marchigiano poi divenuta Marchegiani, sia migrata nei secoli, partendo da Staffolo nel 1500, è poi transitata nel comune di Filottrano, per poi approdare nel comune di Cingoli dove tutt'ora vivono e risiedono il maggior numero di Marchegiani. In sostanza una permanenza di circa 5 secoli nella Marca Anconetana, cosa questa che ci conferma il legame dell'origine del cognome con questa terra. Ma ad un occhio critico, non passa inosservato un particolare. Proviamo a chiudere gli occhi per un momento, liberiamo la nostra mente dai condizionamenti dell'epoca moderna, respiriamo profondamente, poi incominciamo a galoppare indietro nel tempo, nei secoli fino all'anno 1000. Veniamo per incanto catapultati in una campagna medievale, in un piccolo borgo o in una piccola abitazione di contadini, un bel giorno dopo ore di travaglio viene al mondo un infante di sesso mascolino, in una stanza illuminata da candele dalla luce fioca, una stanza dove si mischiano l'odore di cucinato, una cucina povera, il fumo del camino, l'odore del fieno e degli animali da cortile. Una famiglia di contadini, umile, assiste alla nascita di un bambino. L'indomani si rende necessario andare a registrare questo neonato in parrocchia, si rende necessario il battesimo, ci si reca nella canonica dove il parroco, nel registrare il bambino, pone la domanda ai testimoni, di chi è figlio l'infante? Qualcuno risponde di "quel Marchigiano" oppure "del Marchigiano" oppure di Domenico o Giuseppe o Francesco, il Marchigiano. E rendendosi necessario registrare il cognome, in assenza di altre indicazioni il prete o l'ufficiale preposto alla registrazione, battezza o iscrive nei registri il bambino con il cognome Del Marchigiano così come gli è stato presentato.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Quanto sopra potrebbe essere sommariamente l'evento così come si è verificato intorno al sec XI, giustificherebbe l'appellativo Del Marchigiano, ovvero figlio del Marchigiano di colui che risiede o proviene dalla Marca Anconetana.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Ma la domanda che mi sono posto quasi subito è stata la seguente :</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>se tutti quelli che nascevano nella Marca d'Ancona seguivano lo stesso principio, nelle Marche dovevano essere tutti Marchegiani o Del Marchigiano, infatti il mio primo antenato non è certo l'unico ad essere nato nella Marca e quindi non l'unico a dover essere individuato con questo cognome, e allora se tutti o quasi tutti i nativi della Marca venivano appellati Marchegiani o Marchegiano, oggi avremmo una pluralità di omonimi nemmeno lontanamente imparentati tra loro. Questo significherebbe che il mio cognome non è distintivo di una famiglia in maniera univoca, ma è un cognome molto generico, poco distintivo, che veniva elargito in maniera molto generosa a quella parte di popolazione di scarsa rilevanza sociale ed economica. </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Ecco allora che esce fuori un altra spiegazione, che analizzata per bene non è affatto assurda.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Se partiamo dal presupposto che i cognomi nascono dall'esigenza di contraddistinguere un individuo rispetto ad un altro, un ceppo familiare da un altro, non ha senso che tutti i nativi di una località a prescindere dall'imparentamento o meno, assumessero lo stesso cognome. Il cognome doveva distinguere, doveva identificare chiaramente una famiglia. Che senso avrebbe avuto chiamare Marchigiano un residente nella Marca d'Ancona? Perchè lui e non altri? A meno che nel momento in cui nasce questo infante di 1000 anni fà circa, lui e la sua famiglia si trovassero in un luogo diverso dalla Marca Anconetana, un luogo dove chiamare "figlio Del Marchigiano" un neonato significava puntare il dito contro una persona ben precisa che non si confondeva nella massa. E questo poteva avvenire solo se questo bambino nasceva per esempio in un paese o città esterni alla Marca Anconetana, per esempio Orvieto, Assisi, Perugia, Roma, Pescara, Rimini etc etc. In questo caso, in un luogo dove per esempio, il grosso del popolo era rappresentato da Orvietani, rispondere al prete o all'ufficiale preposti al registro delle nascite, l'infante è figlio Del Marchigiano significava indicare una persona che diversamente dalla massa, risiedeva si ad Orvieto ma era di origini chiaramente Marchigiane.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Stante quindi questa ipotesi, è molto probabile che il nostro capostipite medievale, fosse figlio di un marchigiano che per un qualche motivo (lavoro, guerra etc) si era trasferito in un altra località confinante, e quindi chiamarlo marchigiano significava indicare uno dei pochissimi provenienti dalla Marca d'Ancona in mezzo a tantissimi Orvietani, non si sarebbe confuso nella massa di sicuro. Non ha senso appellare una persona come Marchigiana in mezzo ai Marchigiani, ha senso invece chiamarla tale in una terra straniera. Ecco quindi che si apre una nuova strada, ovvero che in un certo periodo storico la nostra famiglia o parte di essa risiedesse fuori dalla Marca d'Ancona, luogo dove poi è rientrata successivamente.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Navigando in internet successivamente mi sono imbattuto in due pubblicazioni che avvalorano questa tesi della momentanea migrazione fuori della Marca dei miei Antenati.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<ol>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-small;"><i><h1 class="gb-volume-title" dir="ltr" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; font-style: normal; margin: 0px; text-align: start;">
Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane, et vmbre ..., Volume 2</h1>
</i></span></li>
<li><div>
<h1 class="gb-volume-title" dir="ltr" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, sans-serif; margin: 0px; text-align: start;">
<span style="font-size: large;">Memorie istoriche della chiesa e conventu di S. Maria in Araceli di Roma</span></h1>
</div>
</li>
</ol>
<div>
<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nel primo volume, abbiamo notizia di un certo cavaliere Maso del Marchigiano, ovvero Tommaso Del Marchigiano, che redigendo il suo testamento nell'anno 1407, dà disposizione di essere seppellito all'interno della Basilica dell'Ara Coeli a Roma. Nel volume si cita quanto segue : </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E perchè questo ramo del Cavaliere è veramente Orsino, dirò quanto sò. Di questo per stipite non si ha più antico personaggio che un Tommaso, o vero Maso, il quale come si raccoglie dal suo testamento morì l'anno 1407 chiamandosi il Cavalier Maso Del Marchigiano; è ben vero, che per necessità bisogna dire, che fosse di nobilissima prosapia, si perchè si trova, che Giovanna sua madre era figliuola d'un altra Giovanna sorella di Francescone de Conti dell'Anguillara, si ancora perchè si trova Signore del Castello di Cornazzano, oggi ridotto in tenuta; e finalmente, perchè una delle tre mogli, che lui ebbe, era di casa Orsina chiamata Maria di Giovanni di Licenza, e con il cognome del Cavaliere Del Marchigiano si chiamarono sempre...., fino a che un certo Tomasolo, donde proviene la linea del Cardinale Iacopo di Sant'Eustachio, creato da Papa Urbano VIII e un altro Tommaso dal quale descende il ramo di quello, che è vescovo di Sulmona figliuolo di Domenico, e i nostri Orsini lasciando il cognome Del Marchigiano si cominciarono a chiamare semplicemente Del Cavaliere.</span></i></span></div>
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<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Aggiungendo, che del primo Maso Del Marchigiano fu cominciata nella Chiesa di Santa Maria d'Ara Coeli in Roma la Cappella per la sua descendenza, in onore di San Gregorio Magno nella quale avendo lasciato in detto testamento per il vino per le Messe da celebrare in quella, una vigna di sette pezze, ordinò, che i Ministri di detta Chiesa, ne restassero privi, quando non avessero voluto relassare, i cavalli bardati, che s'avevano da menare nella pompa funebre da farsi nel condursi il suo corpo alla sepoltura.Il tutto si cava dall'albero di esso, che si trova in potere degli eredi di Giulio Bonaventura, e dal testamento del predetto Tommaso fatto a 2 di luglio del 1407 nell'indiz 15 del pontificato di Papa Gregorio XII dal notaio Pietro Paolo Montanari; gli Orsini di questo ramo fanno il Cane bianco con il vezzo rosso, e sopra la Rosa; e quegli altri vi fanno l'Aquila in vece della Rosa.</span></i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Orbene l'unica cosa certa in questo caso è che questo Maso o Tommaso morto nel 1407 ovvero circa 140/150 anni prima del mio capostipite al momento documentato ovvero Giovanni Francesco, abbia in comune con quest'ultimo il cognome Del Marchigiano. La domanda che sorge spontanea è, se i due siano imparentati, se il primo fosse antenato del secondo, diretto o collaterale etc etc etc. Oppure in ultima ipotesi se tra i due non ci fosse alcun collegamento.</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Certamente il fatto che nel Lazio, esistesse un Del Marchigiano tra il 1300 ed i primi del 1400 potrebbe avvalorare la tesi sulla nascita del cognome Del Marchigiano in terra straniera (chiamiamola così).</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Nel secondo volume invece leggiamo quanto segue :</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: large;"><i>Scrive il P.D. Eugenio Gamurrini, che a Tommaso Orsini, detto altrimente il Cavalier Maso del Marchigiano incominciò la fabbrica di questa cappella, segnata col numero 16, in onore di San Gregorio Magno; e aggiunge, che nel suo testamento, rogato per gli atti di Pietro Paolo Montanari il dì 2 Luglio 1407, dotolla di una vigna di sette pezze affinchè da essa tratto si fosse il vino per i Sacerdoti, che in quella avessero celebrato. Volle però Tommaso, che tale disposizione non avesse luogo, qualora i ministri della nostra chiesa non si fossero piegati a rilasciare i cavalli bardati, che alla sepoltura avrebbero accompagnato il suo corpo; dacchè, secondo la testimonianza di Giulio Lavorio, si restava alla Chiesa tutto ciò, che soleva adoperarsi nelle esequie di alcun cadavero.</i></span></div>
<div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><i><span style="font-size: large;">* </span>Se Tommaso fu detto ancora Marchegiano, conforme scrive il Gamurrini<span style="font-size: large;"> </span>non potea derivare dalla famiglia Orsini; poichè i cavalieri assai tempo dopo hanno aggiunto al cane la Rosa. Anzi Teodoro Amideno attesta, che gli stessi per lungo spazio di tempo sono stati appellati Marchesani, non già dalla Marca, o dal Marchesato, siccome alcuni per abbaglio hanno creduto; ma da uno chiamato Marchesano, e forse da quello stesso seppellito in questa cappella, onde più innanzi faremo menzione.</i></span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><i>..........in aggiornamento</i></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Quindi ricapitolando in questo viaggio all'indietro alla ricerca dei miei antenati, sono emersi alcuni fatti nuovi :</i></span><br />
<br />
<ul>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>L'antenato più antico, certo e documentato finora individuato è vissuto nella seconda metà del 1500</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>La località di provenienza più remota finora documentata è il comune di Staffolo in provincia di Ancona</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>L'antenato più antico documentato a Staffolo è Giovanni Francesco Del Marchigiano, sposo di Violante</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Il cognome nella sua accezione più remota era Del Marchigiano e non Marchegiani</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>L'origine del cognome, è legata alla Marca d'Ancona, e molto probabilmente potrebbe indicare che il primo a portare questo cognome, al momento della nascita risiedesse fuori dalla Marca di Ancona</i></span></li>
<li><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Il cognome Del Marchigiano, lo ritroviamo ancora più indietro nel tempo e più precisamente in un testamento del 1407, fatto da Maso Del Marchigiano ovvero Tommaso Del Marchigiano, cavaliere, signore del Castello di Cornazzano nel Lazio, ma non sappiamo se ci sia una correlazione con il mio antenato. Certo è testimonia l'esistenza di tale cognome fuori dalla Marca di Ancona già in epoca anteriore ovvero a cavallo tra il 1300 ed il 1400.</i></span></li>
</ul>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>A tutte le considerazioni sopra espresse si aggiunga un altra scoperta casuale fatta dal sottoscritto sempre su internet, ovvero l'esistenza in Umbria e precisamente nelle vicinanze di Orvieto di una strada che viene chiamata </i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i><u>"Strada dritta del Marchigiano"</u></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvlIHAKVeMd80R5MlumabITXagEymBf-7pFCm5Gs0PtC4wVNZzsgUHJq1qnKPEUW3tpjJjusH7ZyNVEtZzJpEDIvnGoCUkPns4htce3Ho8FnDRpfM832xvYfB98gfDW-jR4vGGrqha/s1600/strada.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvlIHAKVeMd80R5MlumabITXagEymBf-7pFCm5Gs0PtC4wVNZzsgUHJq1qnKPEUW3tpjJjusH7ZyNVEtZzJpEDIvnGoCUkPns4htce3Ho8FnDRpfM832xvYfB98gfDW-jR4vGGrqha/s640/strada.PNG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i><u>S</u>ubito mi sono chiesto come mai una strada in Umbria fosse stata chiamata "Del Marchigiano".</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Il toponimo Del Marchigiano, richiama subito un senso di appartenenza, di proprietà, è come se quella strada fosse stata di proprietà di un Marchigiano, o in alternativa, fosse stata costruita da un Marchigiano, o fosse stata ristrutturata da un personaggio marchigiano o che facesse di cognome Del Marchigiano, oppure potrebbe aver preso questo nome, dal fatto che lungo questa strada ci fossero diverse famiglie migrate dalla marca anconetana, o di cognome Del Marchigiano. Ho subito contattato la biblioteca comunale di Orvieto per vedere se qualcuno sapeva darmi una risposta plausibile, ma mi è stato risposto che nessuno si era mai posto il problema, nè tantomeno anche casualmente qualcuno fosse venuto a conoscenza di tale cosa. L'unica cosa che mi è stata detta, è stata che si sapeva ma nulla di certo c'era, che in una certa epoca storica, da quelle parti di Orvieto c'erano degli ufficiali esattori del Papa, ed erano sembra Marchigiani. Ma la cosa era tutta da approfondire, e che comunque loro avrebbero approfondito questa cosa. Ho provato nel frattempo a cercare in internet qualche notizia, ed al momento l'unica cosa che sono riuscito a rintracciare è stata questa, in questo sito internet http://www.orvietodeiquartieri.it/?p=244 scritta da un certo Raffaele Davanzo il 27/2/2014</i></span><i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"> :</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #505050; font-family: "tienne";">"Da qui parte la cosiddetta Dritta (o Salita) del Marchigiano, il primo asse della rinnovata infrastruttura che, insieme alla salita del </span><a href="http://www.orvietodeiquartieri.it/?cat=30" style="background-color: white; border: 0px rgb(229, 229, 229); color: #af7070; font-family: Tienne; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-align: start; text-decoration: none; transition: color 300ms, background-color 300ms, opacity 300ms; vertical-align: baseline;" target="_parent"><span style="border: 0px rgb(229 , 229 , 229); color: navy; font-family: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px rgb(229, 229, 229); font-family: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tamburino</strong></span></a><span style="background-color: white; color: #505050; font-family: "tienne";"> che ne prosegue la direzione, fu un’operazione del Comune orvietano degli ultimi anni dl ‘200. La strada di Petrorio rivestiva infatti un rinnovato interesse viario conseguentemente all'espansione militare e commerciale della signoria comu¬nale verso ovest, anche in relazione al nuovo possesso delle sa¬line intorno ad Orbetello. Nel 1299 se ne stabiliva infatti la sistemazione definitiva (actetur, arenetur et silcetur et splanetur ad cordam) per il tratto compreso tra Petrorio e Sualtulo: la strada, perfettamente dritta, andava dal Ponte di Rio Chiaro al Botto delle Macine su¬per rupibus e tratti del suo lastricato sono ancora perfettamen¬te visibili. In questo comparto occidentale del territorio orvietano più prossimo alla rupe gli ordini monastici si in¬sediano fin dal VI secolo d.C.: è il caso del monastero di San Giorgio, ubicato ad Ovest fuori porta Maggiore ed ora scom¬parso, ma probabilmente localizzabile sul poggio del podere Lazzaretto."</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Bene, come si può capire abbiamo diversi tasselli relativi a questo toponimo Del Marchigiano, non sappiamo se facciano parte di un unico mosaico oppure siano solo delle casualità completamente slegate l'una dalle altre. A breve inizierò anche a consultare l'Archivio di Stato di Ancona, dove ci sono documenti del comune di Staffolo del 1500, sperando intanto di trovare qualche accenno al cognome Del Marchigiano, o qualche precisazione su Giovanni Francesco del Marchigiano.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Ovviamente la ricerca comincia a farsi complicata, ma non dispero di gettare nuova luce su questo cognome, intanto grazie ad un collaboratore, ho rintracciato sempre dall'archivio di Stato di Ancona alcuni documenti datati tra il 1600 ed il 1700 che riguardano il cognome Marchegiani nel periodo in cui alcuni appartenenti a questa famiglia risiedettero nel comune di Filottrano.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">Per completezza, riporto tal quale, quanto indicato nel sito www.cognomix.it relativamente all'origine del cognome Marchegiani :</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">"</i><span style="background-color: white;"><span style="font-family: "lato" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 17.6px; text-align: center;">Origine del cognome</span><span style="color: #e8e8e8; font-family: "lato" , "verdana" , "arial" , sans-serif; font-size: 17.6px; text-align: center;"> </span></span><strong style="font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 17.6px; text-align: center;">Marcheggiani"</strong></div>
<br />
<div class="box-contenuto sfondo4" style="background-color: #e8e8e8; font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; padding: 1em 2em; text-align: start;">
<div class="pure-g" style="align-content: flex-start; display: -webkit-flex; flex-flow: row wrap; font-family: FreeSans, Arimo, "Droid Sans", Helvetica, Arial, sans-serif; letter-spacing: -0.31em; text-rendering: optimizeSpeed;">
<div class="pure-u-1 pure-u-md-1-4" style="display: inline-block; font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; letter-spacing: normal; text-rendering: auto; vertical-align: top; width: 144.406px; word-spacing: normal; zoom: 1;">
<strong>Origine</strong></div>
<div class="pure-u-1 pure-u-md-3-4" style="display: inline-block; font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; letter-spacing: normal; text-rendering: auto; vertical-align: top; width: 433.219px; word-spacing: normal; zoom: 1;">
Deriva dall'etnico marchigiano, ossia nativo delle Marche, ma vi è una seconda ipotesi che lo lega al soprannome dato agli abitanti della regione che svolgevano il mestiere di esattore delle tasse per lo Stato della Chiesa. Marchigiano prese quindi il significato dispregiativo di <em>"</em>imbroglione<em>"</em>.<br />
Il cognome <strong>Marchegiani</strong> è tipico dell'Italia centrale così come il meno diffuso <strong>Marcheggiani</strong>.<br />
<strong>Marchegiano</strong>, decisamente più raro, è abruzzese come anche<strong>Marchesani.</strong><br />
Marcheggiano, rarissimo, sembrerebbe del foggiano;<strong>Marchigiani </strong>e <strong>Marchigiano,</strong> estremamente rari, sono delle Marche.<br />
<strong>Marchesano </strong>e <strong>Marchisano </strong>sono della fascia costiera della Campania mentre <strong>Marchiggiani </strong>e <strong>Marchiggiano </strong>sono quasi unici.</div>
</div>
</div>
<div class="pure-u-1 pure-u-md-1-4" style="background-color: #e8e8e8; display: inline-block; font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; text-align: start; text-rendering: auto; vertical-align: top; width: 144.406px; zoom: 1;">
<strong>Varianti</strong></div>
<div>
<div class="pure-u-1 pure-u-md-3-4" style="background-color: #e8e8e8; display: inline-block; font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; text-align: start; text-rendering: auto; vertical-align: top; width: 433.219px; zoom: 1;">
<a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marcheggiano.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marcheggiano</a>, <a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchegiani.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; outline: 0px;">Marchegiani</a>, <a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchegiano.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchegiano</a>, <a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchesani.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchesani</a>,<a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchesano.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchesano</a>, <a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchiggiani.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchiggiani</a>, <a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchiggiano.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchiggiano</a>, <a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchigiani.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchigiani</a>,<a href="http://www.cognomix.it/origine-cognome/marchigiano.php" style="background-color: transparent; color: #ff0d51; text-decoration: none;">Marchigiano</a></div>
<div class="pure-u-1" style="background-color: #e8e8e8; display: inline-block; font-family: Lato, Verdana, Arial, sans-serif; text-align: start; text-rendering: auto; vertical-align: top; width: 577.625px; zoom: 1;">
</div>
</div>
</div>
<div>
<span style="font-size: large;"><i>Da un altro sito http://www.heraldrysinstitute.com/ apprendiamo quanto segue :</i></span></div>
<div>
<div class="titolo_scheda" style="font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 17.5px; margin-bottom: 20px; text-align: start;">
Araldica della famiglia: <strong>Marchegiani</strong></div>
<img alt="Corona nobiliare Marchegiani " class="corona" src="https://www.heraldrysinstitute.com/images/corone/baroni.gif" style="color: #606060; float: left; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; height: auto; margin-right: 5px; text-align: start; width: 80px;" title="Corona nobiliare Marchegiani " /><span lang="it" style="font-family: "open sans" , sans-serif; font-size: 14px;">Antica ed illustre famiglia molisana, benché oriunda dalle Marche, detta Marchegiani o Marchesani, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. L'origine di tal cognominizzazione, al dir di illustri genealogisti, d'altronde, andrebbe ricercata proprio nel toponimo "Marche", indicante proprio la provenienza dalle Marche e, precisamente, da Macerata. La famiglia, in ogni modo, nel 1614 acquistò il titolo baronale, sopra Pietrabbondante (IS). Ivi, inoltre, nella seconda meta del XVII secolo, iniziò la costruzione dell'omonimo palazzo baronale, caratterizzato da quella particolare torre, mirata a sottolineare il potere e la nobiltà della famiglia, che ancora oggi è chiamata Torre Marchesani. Il progetto.</span></div>
<div>
<span lang="it" style="font-family: "open sans" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-87855326072295165412013-11-08T05:52:00.001-08:002013-11-08T05:52:06.977-08:00Albero: l'esplosione lentissima di un seme.: Alberi Monumentali: La Quercia Perigé<a href="http://ghiandeinvaso.blogspot.com/2012/11/alberi-monumentali-la-quercia-perige.html?spref=bl">Albero: l'esplosione lentissima di un seme.: Alberi Monumentali: La Quercia Perigé</a>: Non si mai abbastanza vecchi da non poter coltivare ambizioni. Ce lo insegna la vecchia quercia “Pierigè”, dall’alto dei su...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-5400872922110618702013-10-18T07:34:00.000-07:002013-10-18T07:34:00.035-07:00Scavo archeologico di Villa Potenza lungo la dritta dei Mori<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Tipologia insediamento :</u> Infrastruttura idrica - Acquedotto</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Localizzazione specifica :</u> Santa Maria in Selva di Treia (CTR 303050)</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Nome antico del sito :</u> Ricina</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Istituto Competente : </u>Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Anno di scavo :</u> Campagna 2011</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Responsabile di Cantiere :</u> Laura Casadei e Alessandro Albertini</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>Responsabile Scientifico : </u>Nicoletta Frapiccini</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">Il rinvenimento è avvenuto nel corso dell’assistenza ai lavori di sbancamento per la costruzione della fognatura intercomunale-depuratore a Villa Potenza di Macerata, all’altezza del Km 0,800 della strada Provinciale Cingolana, nel pianoro che costeggia il fosso Monocchietta. Le indagini di scavo hanno messo in luce, per una lunghezza di 27 metri, un acquedotto romano con andamento est-ovest, che verosimilmente serviva insediamenti rustici attestati nella zona (anche nelle immediate adiacenze, cfr. scheda Macerata_Villa_rustica), gravitanti sulla città romana di Ricina, divenuta colonia nel 205 d.C. con il nome di </span><em style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">Helvia Ricina</em><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">. Sembrerebbe molto probabile che tale impianto (un altro troncone del quale è stato individuato a poca distanza, nel corso di una contemporanea campagna di scavi: cfr. scheda Macerata_Acquedotto 2), potesse essere collegato all’acquedotto della colonia stessa. </span><br style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;" /><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">La struttura (fig. 1), della larghezza complessiva di circa 1,20 m, è costituita da spallette in opera cementizia con paramento interno in filari di laterizi posti ad altezze variabili.</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">Lo </span><em style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">specus</em><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">, a sezione rettangolare e copertura in mattoni alla cappuccina, ha un’apertura di 45 x 100 cm, ed è rivestito da malta idraulica lisciata. Il condotto è protetto alla sommità da un conglomerato di malta e ciottoli che verosimilmente doveva essere a vista, come segnalano i vari rifacimenti rilevati in superficie. </span><br style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;" /><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">In corrispondenza del limite occidentale l’acquedotto termina e assume una differente architettura, con spallette in opera laterizia e copertura a botte, prima di immettersi, rallentando il flusso con una contropendenza del canale, in un pozzo a sezione quadrangolare profondo oltre due metri. L’afflusso dell’acqua veniva regolato attraverso una saracinesca posta di fronte all’apertura, di cui è ancora visibile l’incasso. Nella medesima direzione confluiva anche una seconda canalizzazione, con copertura di tegole poste in piano, individuata al limite occidentale dell’area indagata. Al momento non è possibile sapere se, oltre il pozzo, l’acquedotto proseguisse la sua corsa, anche perché in questo punto le strutture risultano gravemente danneggiate dal consistente sterro di una cava di epoca contemporanea.</span><br style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;" /><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;">La tecnica costruttiva permette di assegnare la costruzione dell’impianto ad età imperiale romana.</span></dt>
<dt style="background-color: white; clear: both; color: #252525; font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0.5em; text-align: justify;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: normal; text-align: left;"><a href="http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it/142/scavi/scaviarcheologici_4e048966cfa3a/145">Scavo acquedotto romano Dritta dei Mori di Villa Potenza</a></span></dt>
<dd style="background-color: white; color: #252525; font-family: 'Trebuchet MS', Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-left: 1em; padding: 0px 0px 0.5em 0.5em;"></dd><dd style="margin-left: 1em; padding: 0px 0px 0.5em 0.5em;"><br /></dd>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-51129366228491951322013-07-13T07:48:00.003-07:002013-07-13T07:48:21.321-07:00Cingoli: Ieri e Oggi<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/8t75NCn-em0" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-48467663412286352182013-07-13T07:48:00.001-07:002013-07-13T07:48:04.272-07:00Cingoli: Town Of Marche<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/0p2aKQjlfE8" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-65337003201910195572012-11-28T15:50:00.002-08:002013-11-08T02:14:00.632-08:00Il castello di Monteacuto - Treia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4-fFbfJbk_r3GaPtxcgrxJ0s2y65veBrvpASMhMRHTNo5P7uIEWY6HPewkygsRoKlKJrWeq3klH9mWfarAvLVZIOFzBy8Fewtzidp-wYIEQPYO3bX2aadEYeWbePYJrQYZfaTw66Z/s1600/scansione0003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4-fFbfJbk_r3GaPtxcgrxJ0s2y65veBrvpASMhMRHTNo5P7uIEWY6HPewkygsRoKlKJrWeq3klH9mWfarAvLVZIOFzBy8Fewtzidp-wYIEQPYO3bX2aadEYeWbePYJrQYZfaTw66Z/s320/scansione0003.jpg" width="309" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Ruderi da una foto del 1936 scattata da Appio Appignanesi</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Voglio dedicare questo post, a questo misterioso maniero che fin da piccolo ha attirato la mia attenzione, dal terrazzo della cucina di casa mia, ogni volta che mi affacciavo scrutavo in lontanza la sagoma del Monte Acuto che si staglia fino ad 820 metri sul livello del mare. Una sagoma che al tramonto ispira la figura di una donna stesa supina dormente. Ebbene sulla cima del Monte Acuto su quello che da casa mia sembra il punto più alto ma in realtà così non è in quanto quota 820 metri si raggiunge dietro all'orizzonte visibile, dicevo su quello che appare come il punto più alto visibile da casa mia, si stagliava un rudere, di forma indefinita. Ovviamente da così distante non era percepibile la forma, ne la grandezza, ma mia madre ed altre persone mi dicevano che si trattava della Roccaccia, il castello della Roccaccia, un rudere dove si nasconde nelle viscere un tesoro custodito da un serpente nero che altro non è che il demonio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Capite bene come la mente di un bambino rimanga al contempo affascinata ed intimorita da questi racconti, da un lato tanta curiosità, dall'altro timore per quella figura indefinita che si vede in lontananza lassù sulla cima della montagna, del resto il toponimo Roccaccia è un qualcosa di dispregiativo che nulla di buono lasciava presagire.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La mia mente ha sempre fantasticato su questo maniero, su come poteva essere e come poteva essere stato nei secoli addietro. Tutto questo finchè il parroco del paese, Don Giovanni non organizzò un escursione a piedi dalla mia frazione "Grottaccia" fino alla Roccaccia, sembra una cacofonia, o un gioco di parole, ma l'assonanza c'è tutta, due luoghi vicini e lontani nello stesso tempo,due toponimi simili, due dispregiativi, due nomi affatto antichi come qualcuno potrebbe pensare, ma nomi affibbiati in epoca relativamente recente. In realtà la frazione di Grottaccia, ha assunto questo toponimo solo in epoca recente, agli inizi del 900, in quanto prima la zona era definita o meglio prendeva il nome dalla chiesetta di San Sergio, infatti il pianoro che si estende verso Ovest nelle carte napoleoniche prendeva il nome di Piana di San Sergio, mentre la parte a Nord Ovest andava sotto il nome di Case Lunghe, mentre la parte est veniva chiamata Pergola da un lato e Pian della Castagna dall'altro. La Roccaccia invece era denominata in antico Monte Acuto.</div>
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Andammo a piedi fino ai ruderi della Roccaccia, fu una gran bella giornata, camminammo tutto il giorno e rientrammo a casa nel tardo pomeriggio. Finalmente coronai il mio sogno, arrivai tra le rovine di quell'antico maniero, lo vidi da vicino, ci entrai, toccai con mano le pietre, ammirai il panorama che si godeva da lassù e riconobbi in lontananza la mia frazione ed anche casa mia piccola piccola, ecco è così che il castello mi vedeva da lassù ogni mattino, ogni giorno, ogni tramonto. Per secoli aveva vigilato sulla valle, sulla pianura marchigiana, chissà quanti uomini sono passati in quel luogo, quante battaglie, quante guerre, quali e quante storie quelle mura antiche possono raccontare.</div>
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Da quel giorno quella Rocca cadente è entrata ancor più nella mia mente, mi chiedevo chissà dove sono i documenti, le storie vissute, chissà se conoscerò mai il nome di chi la abitò e la costruì, chissà se conoscerò mai la sua fine, chissà........</div>
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Piano piano col passare degli anni, crescendo, la mia passione per l'archeologia è cresciuta, per la storia anche, i destini si incrociano, e piano piano si fanno conoscenze e scoperte che anni prima nemmeno pensavamo di fare e quel maniero misterioso, affascinante, inquietante rimane presente nella mia vita. Arriva il momento di partire per il servizio militare e come spesso facevo d'estate inforco la mia moto da cross, un SWM 50 e salgo fin lassù, spengo la moto e come faccio sempre, mi incammino a piedi, silenzioso, ammiro quei muri e mi domando chissà quanto ancora rimarranno in piedi a testimoniare un passato a me sconosciuto, si ode solo il canto delle cicale sotto il sole cocente, una terra arida, un luogo imponente, ma che d'inverno è battuto dal vento e reso invivibile dalla pioggia, dal freddo e dalla neve, mentre d'estate siccità, calore, e serpenti non lo rendono certo confortevole, chissà come vivevano secoli fa gli uomini in quel luogo inaccessibile. A volte mi sedevo sul ciglio del fossato chiedendomi se lo avessero riempito di acqua e se c'era un ponte levatoio come nei castelli che si vedono nei film, ma nessuno che rispondeva alle mie domande. Un giorno decisi di provare a vedere cosa si celasse sotto la terra intorno al castello e cominciai a scavare con un piccolo zappetto, scavai scavai finchè non apparve una stanza in muratura crollata, una stanza di una serie di ambienti forse sotterranei collegati tra loro da una porta, al suo interno tegole, frammenti di vasellame, qualche elemento in ferro tra cui una fibbia di un sandalo, alcune ossa, pezzi di vetro colorato, dei pesi da telaio metallici, ed un manico di pugnale stile basilarda in ferro tremendamente corroso tanto che oggi ne rimane solo una foto essendo irrecuperabile tanta era la corrosione che lo rendeva irriconoscibile.</div>
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Partito militare, sospesi le mie ricerche, terminato il servizio di leva iniziai a lavorare in quel di Treia dove divenni anche Presidente Archeoclub della locale sezione di Treia. Qui iniziai a seguire le vicende del patrimonio culturale locale e tra letante cose anche la storia dell'antico castello. Infatti finalmente scoprii, scritti e pubblicazioni che parlavano della Roccaccia, e finalmente questa Rocca cominciò ad assumere contorni più definiti. Qui tenterò di riassumere la storia per quanto possibile del Castello di Monteacuto altresì detto La Roccaccia.</div>
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A circa 740 mt s.l.m., nel comune di San Severino Marche, ai confini con Treia e Cingoli, il Castello di Monteacuto, oggi identificato col toponimo de "La Roccaccia", si pone all'estremità del crinale di una formazione montuosaa a Nord-Est della cima omonima, tra la profonda valle del torrente Rudielle e quella del Rio Torbido.L'intero complesso si trova oggi allo stato di rudere con poche strutture in elevato ancora visibili, numerosi interramenti dovuti ai materiali di crollo ed una sovrapposta vegetazione che negli anni ha saturato il versante Nord - Ovest.</div>
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L'analisi architettonica risulterà ovviamente lacunosa per la citata situazione di degrado, per l'assenza di rilievi metrici diretti e per l'esiguità del materiale cartografico e documentario; a tal proposito è doveroso ricordare che nel 1876 il Servanzi Collio affermava di essere in possesso di piante e prospetti dei ruderi, documentazione questa, al momento irreperibile.</div>
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Le strutture murarie ricalcano l'orientamento del crinale e la composizione risulta caratterizzata da uno schema ortogonale tranne nell'estremità Nord-Est dove compaiono strutture poligonali diversamente orientate. All'estremo opposto si collocano le strutture in "migliore" stato di conservazione: una torre ed i resti di una muratura angolare in prossimità di un profondo fossato che rappresenta il limite del castello verso questo lato.</div>
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fossato visto di lato</div>
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Il fossato, scavato nella viva roccia: un calcare bianco utilizzato anche per la costruzione, presenta pareti di notevole altezza ed è in parte occupato da materiale di crollo.</div>
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La torre è la struttura in elevato di maggiore interesse tra quelle superstiti, ha pianta quadrangolare, con murature di notevole spessore costituite esternamente da grossi conci di calcare squadrato e da un conglomerato di pietrame più minuto ed irregolare all'interno.</div>
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la torre principale da una foto del 1936 (Appignanesi Appio)</div>
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<br /></div>
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Sono attualmente individuabili due livelli interni, separati da una volta a botte di cui rimane una evidente traccia sulle murature interne; il passaggio di piano è rimarcato anche dal rastremarsi della muratura, che come è tipico in queste strutture, si va alleggerendo con l'aumentare dei livelli. Viste le esigue dimensioni ad ogni piano corrispondeva un unico vano, collegato verticalmente agli altri mediante botole ricavate nei solai e scale in legno.</div>
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feritoia all'interno della torre principale</div>
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<br /></div>
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In entrambi i livelli si apre si apre una feritoia sul lato rivolto a Sud-Est, quella inferiore presenta all'esterno un'accurata soluzione formale ottenuta mediante lo smusso a 45 gradi degli angoli nei due conci verticali ed in quello sommitale. Le feritoie sono disposte su due diversi livelli di tiro: la prima, poco sopra l'attuale piano di calpestio, era predisposta per il tiro con l'arco (quindi arciera). L'altra, superiore di alcuni metri, spostata a sinistra rispetto all'asse di quella inferiore è stata adattata (presumibilmente nel trecento) per il tiro con l'archibugio.</div>
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particolare della feritoia</div>
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<br /></div>
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Non è rimasta traccia dell'ingresso, se non lo spigolo SE sul punto di crollare anche questo, privo del paramento in conci squadrati, probabilmente posizionato ad un livello superiore delle attuali murature, nè di altre aperture verso l'esterno ed in particolare verso il fossato, c'è da notare infatti che le due uniche feritoie si affacciano all'interno di un quadrilatero di alte mura, di cui la torre occupa un angolo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaookevTfnuHz9mfMO88Iyk6YAE1Zf9jzGRUdfMARlYQUiAlVV1ydV2lccyrtq3k_oHxQm0V5yxUi9n_zuRfbeSMW3iCJJq0DVpaP2d-Z6TJ0Mtk95clt-y9L25an2w0N5ozDF1i3Y/s1600/Immag0559.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaookevTfnuHz9mfMO88Iyk6YAE1Zf9jzGRUdfMARlYQUiAlVV1ydV2lccyrtq3k_oHxQm0V5yxUi9n_zuRfbeSMW3iCJJq0DVpaP2d-Z6TJ0Mtk95clt-y9L25an2w0N5ozDF1i3Y/s320/Immag0559.jpg" width="240" /></a></div>
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a sinistra la torre principale</div>
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<br /></div>
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L'altra importante muratura è infatti un residuo angolare di questa struttura originariamente connessa alla torre, fatto, questo, denunciato dal degrado dello spigolo della torre al di sotto dell'altezza della muratura d'angolo, corrispondente all'incirca al livello della seconda feritoia.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDc2Ri48-l0AnZOeI8Vx89MEBUuMubwDsfskfIFBY_0U7Y_lkBdBO8z0lkSFLwpEi5lLQXkcKlm7BLM75zYx6MzBZLw8FGLd-1r6TIXFx9mjawc1L6IVu2Zsw0M4fFvHcR8POzJry/s1600/Immag0558.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDc2Ri48-l0AnZOeI8Vx89MEBUuMubwDsfskfIFBY_0U7Y_lkBdBO8z0lkSFLwpEi5lLQXkcKlm7BLM75zYx6MzBZLw8FGLd-1r6TIXFx9mjawc1L6IVu2Zsw0M4fFvHcR8POzJry/s320/Immag0558.jpg" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
seconda struttura</div>
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<br /></div>
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Il degrado è assoluto e irreversibile. E' una struttura destinata a scomparire davanti all'incedere del tempo ed all'incuria. Una ventina di anni fà alcuni scout rinvennero nelle vicinanze della Roccaccia un elmo arrugginito (o ritenuto tale). Si pensò ad un elmo di un soldato che presidiava La Roccaccia, ma ad una analisi dell'oplologo Mauro autore dell'Emciclopedia dei Castelli, molti dubbi sono stati sollevati, suggerendo più un elmo forse di un paracadutista tedesco della II Guerra Mondiale.</div>
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<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSe16iHX7lR-DV35hZkWw60GgjxpIARGWpZK4zFe6PP1243WYNuGN8bNQYz4DNEf7XYXJkSNG_5TlBOFD_gsu7sxhu3bIpa1YFsL1ehoSoDF2ddGZvDWnHNsyBUpU8KefP1sm37Jcz/s1600/DSCN2540_1010.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSe16iHX7lR-DV35hZkWw60GgjxpIARGWpZK4zFe6PP1243WYNuGN8bNQYz4DNEf7XYXJkSNG_5TlBOFD_gsu7sxhu3bIpa1YFsL1ehoSoDF2ddGZvDWnHNsyBUpU8KefP1sm37Jcz/s320/DSCN2540_1010.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ricostruzione planimetria a cura dell'Arch. G. Trivellini</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipoqJteyXwk11z5H5m7Z9ZpAHLbz58t0uBgJiNn43bBQMhHaxUACwKb_sKcYerf8QD0o3cESdeJyLJWIUmW0andU0muEI5VNy4bjrnNRCrV-yMq9VgdZRT5OSJtAz6b_nb1fYlaogJ/s1600/DSCN2541_1011.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipoqJteyXwk11z5H5m7Z9ZpAHLbz58t0uBgJiNn43bBQMhHaxUACwKb_sKcYerf8QD0o3cESdeJyLJWIUmW0andU0muEI5VNy4bjrnNRCrV-yMq9VgdZRT5OSJtAz6b_nb1fYlaogJ/s320/DSCN2541_1011.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ricostruzione planimetria a cura dell'Arch. G. Trivellini</td></tr>
</tbody></table>
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Sull'origine di questo castello oggi chiamato con disprezzo "La Roccaccia" poco o nulla sappiamo se non che esso probabilmente sorse sulla scia del grande esodo causato dalle invasioni barbariche nel Piceno, fuga che portò gradualmente le principali città romane della zona a spopolarsi in favore di luoghi più sicuri e facilmente difendibili come le vicine montagne. Sicuramente la sua fortificazione ed erezione a castro vero e proprio ebbe consacrazione durante la guerra fra bizantini e longobardi essendo quei luoghi fortemente interessati dal corridoio bizantino.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrgtWzhBXVWRLz6dEf-3ddPAGIRg9LaTw2uewHuB3ZiN8I9Aidrg8D0FnnaxTaI5LJcSQkyCUoK2rAX4BgXKwJvL9xlAE6m-ReuWB62_yfQo-8jIiSU2hyCWUbw-slvOjr4xxqNpAR/s1600/foto3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrgtWzhBXVWRLz6dEf-3ddPAGIRg9LaTw2uewHuB3ZiN8I9Aidrg8D0FnnaxTaI5LJcSQkyCUoK2rAX4BgXKwJvL9xlAE6m-ReuWB62_yfQo-8jIiSU2hyCWUbw-slvOjr4xxqNpAR/s320/foto3.JPG" width="276" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La valle del Rio Lacque che il castello ancora sovrasta, quasi a guardia dell'ingresso di questa sorta di Gran Canyon, era già dal tempo dei popoli italici importante via di comunicazione, una scorciatoia che da Ancona per Auximum (Osimo) portava a Septempeda (San Severino Marche). L'importanza di questa via durante la guerra greco-gotica aumentò considerevolmente come è testimoniato dai fortilizi medievali presenti lungo di essa, la maggior parte dei quali oggi scomparsi (Monte Acuto, Castellano, Lavenano, Civitella, Serralta, San Lorenzo, Aliforni etc). La toponomastica in tal senso ci dà ulteriore conferma, infatti lungo questa valle troviamo una messe di attestazioni che confermano sia la presenza bizantina che quella longobarda (chiesa di Sant'Apollinare a Monte, di San Sergio, di San Michele Arcangelo).</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE7uxT1mJW4ovVtBA0I3aZnLhfWB4HNmPCDLhw_ncDQSc_WQWp-xa59NA1BIG83ab4_2fbShqm3pKHhIcEO1151QzVwQgnfOgZquCXIe5tSPpWDeb6AMwEUf4HyQWPgkyfaceJwqIh/s1600/scansione0087.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE7uxT1mJW4ovVtBA0I3aZnLhfWB4HNmPCDLhw_ncDQSc_WQWp-xa59NA1BIG83ab4_2fbShqm3pKHhIcEO1151QzVwQgnfOgZquCXIe5tSPpWDeb6AMwEUf4HyQWPgkyfaceJwqIh/s320/scansione0087.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiesetta di S. Apollinare a Monte</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La Rocca di Monte Acuto quindi fu fin dall'inizio un fortilizio a difesa e controllo dell'imbocco della cosiddetta Valle del Rio Lacque, quell'arteria cioè che, partendo da Grottaccia, si insinua fra i monti costeggiando il torrente Rio Lacque in direzione San Severino Marche; tale funzione fu mantenuta anche dopo la guerra goto-bizantina, fino a diventare autentico baluardo di confine tra i comuni di San Severino Marche, Montecchio (oggi Treia) e Cingoli. Le notizie più antiche le troviamo nello Statuto di Cingoli del 1325. Da una pergamena conservata nell'archivio dell'Accademia Georgica, dell'8 febbraio 1157, apprendiamo della vendita del Castello di Monteacuto ai Consoli di Montecchio da parte di Albrico e dei suoi nipoti. Nel dicembre del 1191, Anselmo di Matteo, che nel frattempo ne era divenuto il proprietario, restituì ai Consoli di Montecchio il castello. Nel 1254 il Comune di Montecchio acquistò da Domenico di Albrico e dai suoi nipoti la selva situata intorno al castello di San Lorenzo ed il territorio "Montanae Montis Acuti posit in curia districtus Castri Monticuli".</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8KKvqCl7C5ro9-kYUEnl7cfVYNUJLhzn6m0DxyxECJXXhrvj2XGODGw2EYALtpHD2eq1ZnIeR9paYC_zddLebup6q3VmyKlbcnTlYVvZ_JpBalEuEreGBc5dubH-QMLDtr6v3HM30/s1600/scansione0002.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8KKvqCl7C5ro9-kYUEnl7cfVYNUJLhzn6m0DxyxECJXXhrvj2XGODGw2EYALtpHD2eq1ZnIeR9paYC_zddLebup6q3VmyKlbcnTlYVvZ_JpBalEuEreGBc5dubH-QMLDtr6v3HM30/s320/scansione0002.jpg" width="310" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2ATXgkj6NchAnErkZzjdzqSF4uOWH9L4xdjcef0axuaBb9BWmqQTsIIdDt01_k9R2CAxt8fofGBJma5DVqUZ637HzlLz7sJqbFNa7PVa_5zl8krOepIH16M7JM7a9DCQtGEhp86Zh/s1600/scansione0134.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2ATXgkj6NchAnErkZzjdzqSF4uOWH9L4xdjcef0axuaBb9BWmqQTsIIdDt01_k9R2CAxt8fofGBJma5DVqUZ637HzlLz7sJqbFNa7PVa_5zl8krOepIH16M7JM7a9DCQtGEhp86Zh/s320/scansione0134.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nelle riformanze di Treia del 1457 si dice che al castello erano annessi due monasteri femminili presso cui si ricoveravano malati di ambo i sessi che non potevano essere curati all'interno della città. Oggi di detti Monasteri rimane solo una chiesetta alle falde del Monte Acuto detta Santa Maria dell'Ospedale.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrEBtuL2D_NpBjfNuj5x7k5Y581azxX5AbViATIkW2gCJKeP_tCkKdrH60X0_QU9JBmtx0TaBQQvLYI30URSVNIhnczhQ9dHDnEOnMt-HZN4ZAtumjFwbMRfx1ovd9RvuQJudieZit/s1600/scansione0052.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrEBtuL2D_NpBjfNuj5x7k5Y581azxX5AbViATIkW2gCJKeP_tCkKdrH60X0_QU9JBmtx0TaBQQvLYI30URSVNIhnczhQ9dHDnEOnMt-HZN4ZAtumjFwbMRfx1ovd9RvuQJudieZit/s320/scansione0052.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lato posteriore chiesetta Santa Maria dell'Ospedale</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDxX1X5b9h561OSgqJbukEvfNvsnhCLSgwKCPkf8iAhalJaQAWdmFbvYMgVHzSJdAYasa5ZlCmrzWl6UbW-GIbau7JGVWik2W__Js5ul6vw_DiLtfcZV4jJNwlJk8Yryk3-nN72t5s/s1600/scansione0049.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDxX1X5b9h561OSgqJbukEvfNvsnhCLSgwKCPkf8iAhalJaQAWdmFbvYMgVHzSJdAYasa5ZlCmrzWl6UbW-GIbau7JGVWik2W__Js5ul6vw_DiLtfcZV4jJNwlJk8Yryk3-nN72t5s/s320/scansione0049.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lato nord/ovest chiesetta Santa Maria dell'Ospedale</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Numerose sono le leggende che aleggiano su questo Castello o Rocca, come la tessitrice misteriosa che tesse nei sotterranei del castello con un telaio d'oro, oppure della gallina dalle uova d'oro, o del serpente (messo dal demonio) a guardia del tesoro nascosto nelle segrete del castello. Una probabile motivazione a tante fantasticherie spesso legate alla presenza demoniaca, la si potrebbe ricercare nel fatto che il Signore del Castello, tale Grimaldo di Aureliano, fu uno dei più irriducibili e potenti avversari di Montecchio, un vero e proprio Signore della guerra, al punto che mise per anni a ferro e fuoco il territorio del contado montecchiese, a capo di una vera e propria banda armata. Di notte usciva dal maniero, scendendo verso la valle del fiume Potenza attraversando con i suoi mercenari le campagne circostanti, razziando cascine, mulini fortificati, incendiando, passando a fil di spada chiunque gli si opponesse, sequestrando donne e uomini che rinchiudeva nelle stanze del maniero finchè la comunitànon pagava adeguato riscatto, e nonostante ciò non sempre i poveretti uscivano vivi dalla prigionia come attestato in una pergamena del 1191 conservata nell'accademia Georgica di Treia che più avanti riporterò tradotta, una querela fatta dai Consoli di Montecchio all'allora rettore della Marca Gottibaldo contro Grimaldo di Aureliano e suo nipote, accusati di scorrerie e brutalità di ogni genere a capo di una compagnia militarmente organizzata.........."Collectis militibus, peditibus et sagittariis"..... la quale precedeva una successiva gerarchia inferiore oltre a Grimaldo e nipoti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo ribaldo non fu imprigionato e fatto marcire nelle segrete di Montecchio, ma anzi, col tempo, finì anch'egli per incastellarsi in Montecchio arrivando perfino a ricoprire cariche pubbliche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il toponimo dispregiativo "La Roccaccia", che certamente ha origine più recente rispetto al castello, è sicuramente attribuibile a due motivi principali, primo dei quali l'inospitalità del luogo arido e assolato d'estate, e gelido, ventoso, umido d'inverno, difficile da raggiungere ed espugnare, ed in secondo luogo per l'alone di mistero e terrore che ha sempre infuso nelle popolazioni antiche per i motivi anzidetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nulla sappiamo purtroppo sulla fine del castello che certamente non fu affatto una torre faro come qualcuno avrebbe voluto sostenere, ma più approfondite ricerche potrebbero riservare ancora qualche sorpresa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u>Pergamena del 1191 (querela fatta al Rettore della Marca)</u></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><u><br /></u></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 150%;">“</span>In nomine Patris, &
Filii, & Spiritus Sancti Amen. Ego Ugolinus, Moricus, Albricus, Circo
Consules Monticuli nomine nostrae Communitatis conquerimur Deo, & vobis D.
Gorobaldo Dei gratia Marchioni Anconitano de Grimaldo, & de nepote, qui vi,
& armata manu arcem Montis Acuti, & totum castrum invaserunt, &
custodes nostros inde dejecerunt, & valentia M Librarum Lucens, inde
abstulerunt, qui licet nobis possessionem arcae restituissent, penam tamen
invasionis perimus, & penam rerum ablatarum, quae estimatae funt in M
libras .... cum estimatione, & cum possessionem aberemus. Alia vice nobis
deastulerunt arcam, & castrum, & custodes nostros iterum defecerunt,
& quosdam fortit. vulneraverunt, & res quasd. valentes C libras Lucens.
inde astulerunt, cujus arcis restitutio antequam agatur, de proprietate petimus
restitutionem, & rerum ablatarum petimus penam quatruplici cum estimatione
earundem. Item conquerimur adversus eos quod equitaverunt in villis nostris,
& boves, & asinos, & pecodes, & jumenta, & alia animalia
rapuerunt, & tres homines ceperunt quorum unum vincolis interimerunt, alios
duos nullatenus dimiserunt, nisi quando pecunia sua se redimerit, quam pecuniam
...... reperimus. Eadem die iterum equitaverunt similiter in villis nostris,
& tres homines vulneraverunt, quorum unum interfecerunt, duos alios
semivivos reliquerunt, & tria molendina combusserunt. Alia vice in villis
nostris equitaverunt, & cassinos nobis cum omnibus supellectilibus &
masseritiis in praedictis domibus combusserunt, & homines, & equos
fortiter vulneraverunt. Item alia vice noviter equitaverunt & unum hominem
vulneraverunt, & XX cassinas cum masseritiis, & alia vice domos nobis
combusserunt cum massaritiis in villa Collis. Item alia vice equitaverunt in
ead. villa, & XX domos nobis combusserunt cum massaritiis, & alia vice
in Villa Antiqui X cassinas nobis combusserunt, & duabus vicibus in Villa S
Jervasii XXXX cassinas cum massaritiis nobis combusserunt, & alia vice in
Villa Luciliani destruxerunt XXXX domos, & quasdam combusserunt, &
quasdam ...... ceperunt, & alia vice in Villa Vallis XX cassinas combusserunt
cum massaritiis, & fere omnes vineas, & arbores ejusdem nostrae villae
videlicet Luciliani, vallis intercedere, & incidi fecerunt cum propriis
arboribus quedam portari ceperunt. Preterea militibus, & peditibus
collectis impetum in quoddam nostrum castrum fecerunt videlicet Vallis Campane,
& illud acriter expugnaverunt, & hominem ibi fortiter vulneraverunt,
& sagittas, & lapides intra projicerunt, & quandam portam Castri
fregerunt. Item collectis militibus, & peditibus in Villa Mollis
equitaverunt, & quosdam campos devastaverunt plenos grano, ordeo, &
fabe, & lino, & portari fecerunt<b>.
</b>Item ceperunt quendam nostrum Castellanum, & in vinculis eum
detinuerunt. Preterea una die collectis C militibus, peditibus, &
sagittariis nobis equitaverunt, & duo ....... astulerunt. Et alia vice in
villa S Damiani equitaverunt, & unam vaccam astulerunt, & quemdam
nostrum Castellanum cum sagitta acriter vulneraverunt. Et alia vice in planum
Aquevive nobis equitaverunt, & IIII boves astulerunt, & hominem quendam
nostrum vulneraverunt. Item abstulerunt nobis unam vaccam in Villa S. Damiani,
& alia vice interfecerunt nobis unam asinam ad allolmeta, & clamidem,
& ensem Domino asinae abstulerunt. Idem duabus vicibus iverunt ad molendina
in Potentia posita, & ibi mulieres quasdam ceperunt, & eas victas fecum
usque ad castrum S. Laurentii oneratas duxerunt farina, & eas
denudatas......... & molendina fregere, & alia vice fregere macinas,
& frangere fecerunt, & frammenta portari fecerunt, & quendam nostrum
militem alia vice in strata publica ceperunt, & acriter eum vulneraverunt,
& equum, & arma, & vestes astulerunt, & vinctum eum duxerunt,
& tandiu in vinculis eum detinuerunt donech XXXII libras lucens. ab eo
extraxerunt, & alia vice ceperunt Ambrosinum, & asinam, & vestes
astulerunt, & tandiu eum in vinculis detinuerunt donech ab VIIII Libras
extraxerunt. Etiam alia vice ceperunt filium Juvenaccionis Gisii, & fratrem
ejus & vestem, & ensem astulerunt, & tandiu eos in vinculis
detinuerunt donec VIII Libras Lucens. extraxerunt ab eis. Quendam alium nostrum
Castellanum ceperunt, & tandiu eum in vinculis detinuerunt donech ab eo XXV
Sol. Lucens. extraxerunt. Preterea in predictis locis CC palearia comburi
fecerunt, & alia vice nobis equitaverunt in Plano Aquevivae, & predicta
abstulerunt valentia fere ultra C libras lucens. Item in Castro domos quasdam
comburi fecerunt cum mobilibus, & immobilibus, & semoventibus C libras
lucens. valent. Preterea ...... factu devastaverunt, & devastare fecerunt
quam, plures vineas, & arbores, & seictes portaverunt, &
.........nostro Castellano ..... duos saumas ordei abstulerunt<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 150%;"> &c.”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 150%;"><b><u>Traduzione a cura di Luca Pernici</u></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 150%;"><b><u><br /></u></b></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 150%;">Nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
Io
Ugolino, Morico, Albrico, Circo, consoli di Montecchio, a nome della nostra
Comunità, ci lamentiamo con Dio e con Voi, Gorobaldo, per Grazia di Dio rettore
della Marchia Anconetana, di Grimaldo e del nipote di questi, i quali con la
forza e con mano armata hanno invaso la rocca di Monte Acuto, scacciandone i
nostri custodi e ricavandone un lucente bottino di mille Libre; <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
chiediamo
dunque la restituzione da parte di essi della rocca e delle nostre proprietà, e
per quanto distrutto e rapinato pretendiamo un risarcimento pari a quattro
volte.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
Inoltre ci
lamentiamo contro essi per le rapine che fecero una volta, cavalcando per i
nostri villaggi, di buoi, asini, ovini, giumenti e altri animali; e ancora, in
altra occasione, per il rapimento di tre uomini, dei quali uno lasciarono
morire in catene, mentre gli atri lasciarono andare solo dietro compenso in denaro,
che noi procurammo; e ancora, tornando a cavalcare nelle nostre valli, per
l’uccisione di un uomo e il ferimento grave di altri due, nonché per l’incendio
di tre mulini; e ancora, ulteriormente, per l’aver dato alle fiamme alcuni
nostri casini con tutte le suppellettili e masserizie, ferendo gravemente
uomini e cavalli;e di nuovo, in altra scorreria a cavallo, per aver bruciato
ben una ventina di casini e una nostra dimora nella Villa del Colle; e quindi,
in una successiva occassione, per aver dato alle fiamme nella medesima Villa
del Colle altri casini, e dieci casini nella Villa Antica, e ben quaranta, con
relative masserizie, in Villa S.Gervasio, e per la distruzione di altrettante
abitazioni in Villa Luciliano; di nuovo, quindi, per l’incendio di venti casini
nella Villa della Valle e per la distruzione di tutte le nostre vigne e
alboreti nella villa di Luciliano; ancora per aver, con cavalieri e soldati,
assaltato un nostro castello nella valle di Campana, con violenza espugnandolo,
abbattendone la porta e ferendo con frecce e getti di pietre i custodi e gli
abitanti; parimenti, con una milizia di cavalieri e soldati, per aver devastato
campi pieni di grano, di orzo, di fava e di lino nella Villa di Moie; e per
aver rapito un nostro castellano, relegandolo in catene; e, ancora, per le
incursioni e le rapine di cose e animali e il ferimento e l’uccisione di uomini
nella Villa di S.Damiano; così pure per la razzia di quattro bovi nella piana
di Acquaviva; e, ancora, per l’avere, in un molino presso l’abitato di Potenza,
rapito alcune donne che, legate e denudate, portarono come merci, insieme ai
sacchi di farina, al castello di S.Lorenzo; e quindi per aver rapito il filgio
di Giovenaccione di Gisio e il di lui fratello a lungo tenendoli in catene fino
a che estolsero loro ben 8 libre lucenti; e così ancora per le innumerevoli
razzie e devastazioni e uccisioni ecc… che fecero nelle nostre terre.<o:p></o:p><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella metà degli anni 80 fu rinvenuto un manufatto in ferro, molto corroso, ormai irriconoscibile, a prima vista sembrava una maniglia di una porta, ma non convinceva del tutto, alla sua estremità inferiore aveva due minuscole alette, alla sua estremità superiore aveva altre due alette più grandi. Al centro delle due alette più piccole, aveva un forellino così come al centro delle due alette più grandi. Inoltre uno dei due lati era concavo. Molto corroso comunque l'oggetto ad un profano era di difficile identificazione. Era stato rinvenuto tra le pietre di crollo di una delle stanze ad est del mastio. Mostrato l'oggetto all'Avv. Mauro autore dell'enciclopedia dei castelli nella quale io avevo curato la parte storica proprio della scheda relativa al Castello di Monte Acuto, egli non ebbe esitazione a dire che l'oggetto altro non era che il manico di un "baselardo". </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHpFY7Coyff22cMleMe3dsPmeCL0DuSe2vawGf8-xLuzIAQFGK03Ohp6iNxpq_pPs2hOLBTXK7jzGDwpPDLK4oH7gPCuClrt4quPyzOinqAl-IiPv-M4_ZA9K_SemfXOv7rxDZQPJn/s1600/baselardo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHpFY7Coyff22cMleMe3dsPmeCL0DuSe2vawGf8-xLuzIAQFGK03Ohp6iNxpq_pPs2hOLBTXK7jzGDwpPDLK4oH7gPCuClrt4quPyzOinqAl-IiPv-M4_ZA9K_SemfXOv7rxDZQPJn/s1600/baselardo.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'oggetto era identico a questo senza lama però</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3jd1jbbkYC5MT2C5MR27DzDy_UcOVVT4BuLWOd6EwVDsJmBWYDQLIzyv3iYiIV8Tx6GgU7YT2lnxnkW3xiXjAosWYz9F-IJRFlMk9C_QC5tEddCdb8XYbdMF-1DFdXtSVR7kzIeGv/s1600/baselardo+1.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3jd1jbbkYC5MT2C5MR27DzDy_UcOVVT4BuLWOd6EwVDsJmBWYDQLIzyv3iYiIV8Tx6GgU7YT2lnxnkW3xiXjAosWYz9F-IJRFlMk9C_QC5tEddCdb8XYbdMF-1DFdXtSVR7kzIeGv/s320/baselardo+1.gif" width="217" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">esempi di baselardo</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 150%;">Il baselardo è un arma bianca corta, daga con impugnatura a forma di doppio T. Due bracci sono presenti tanto all'elso che al pomo e il loro andamento è il più vario: in Italia compaiono generalmente diritti ed eguali. La lama si presenta a due fili e punta, irrobustita da costolatura centrale. Il termine "basillarde" o "baselarde",o "basilarde" è contemporaneo alla comparsa dell'arma. Il termine si suppone derivi dalla città di Basilea. L'arco temporale di diffusione di questa arma è da collocare dal 1300 al 1500 circa. Chissà il nostro coltellaccio chiamiamolo così per rimanere nei termini dispregiativi di cui è piena la Roccaccia, a chi è appartenuto, forse a quel manigoldo di Grimaldo? O forse ad uno dei suoi mercenari? O invece a suo nonno Gezeramo? Difficile da dirsi e alquanto improbabile visto che Grimaldo di Aureliano nipote di Gezeramo visse intorno alla fine del 1100 epoca in cui forse il basilardo ancora non esisteva. Di certo il fatto che l'impugnatura del basilardo fosse da un lato concava sta ad indicare che essa avesse l'anima in altro materiale. L'Avv Mauro disse che nei casi di armi appartenenti a signorotti essa aveva l'anima in avorio, mentre nei casi di soldataglie, l'anima era in osso o in legno, materiale organico più facilmente deperibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 150%;">Anche vari frammenti di cocci furono raccolti mischiati ai conci di crollo, ed alcuni rimessi insieme fino a formare l'antico vaso medievale molto rozzo possiamo dire. Vaso la cui datazione non era certo facile, e la cui forma era molto spartana</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;">
<span style="color: red;"><i>Il presente post è in continuo aggiornamento.....................</i></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0Monte Acuto43.334293143101661 13.24333190917968843.322743143101661 13.223590909179688 43.345843143101661 13.263072909179687tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-92177976851363654732012-11-14T06:54:00.001-08:002012-11-14T06:54:31.004-08:00VISITORS<a href="http://s04.flagcounter.com/more/et5"><img src="http://s04.flagcounter.com/count/et5/bg_FFFFFF/txt_000000/border_CCCCCC/columns_4/maxflags_20/viewers_0/labels_1/pageviews_0/flags_0/" alt="Flag Counter" border="0"></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-28764081053888341562012-10-03T03:18:00.002-07:002012-10-03T03:19:41.380-07:00Chiesa di San Sergio - Grottaccia di Cingoli<a href="http://www.antiqui.it/doc/monumenti/chiese/ssergio.htm">http://www.antiqui.it/doc/monumenti/chiese/ssergio.htm</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-69480119934816339612012-09-07T06:07:00.001-07:002012-09-07T06:07:38.872-07:00ITALIAN CYCLING JOURNAL: The Ascent of San Vicino Mountain to Elcito, Le Ma...<a href="http://italiancyclingjournal.blogspot.com/2009/03/ascent-of-san-vicino-mountain-to-elcito.html?spref=bl">ITALIAN CYCLING JOURNAL: The Ascent of San Vicino Mountain to Elcito, Le Ma...</a>: In 2002 I cycled in the beautiful Le Marche region which lies on the eastern side of central Italy, between the Adriatic Sea and the hig...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-68590287127912017052011-12-22T04:38:00.001-08:002011-12-22T05:19:10.267-08:00ADOTTIAMO UN CANE PER UNA VOLTA PENSIAMO ANCHE A LORO<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i>Eccoci nuovamente a Natale, un anno è trascorso, molta acqua è passata sotto i ponti, molte cose sono successe, governi e dittature caduti, nuovi governi o pseudo tali sono apparsi nel panorama internazionale, la crisi economica ha assunto un carattere mondiale e non più regionale, cose belle e cose brutte con all'orizzonte profezie antichissime che preannunciano la fine del mondo imminente. Cataclismi di ogni genere si sono abbattuti sulla terra, devastazioni, carestie, spettro del disastro atomico, terremoti, tsunami, alluvioni, frane e smottamenti hanno caratterizzato questo anno appena trascorso. Grandi rivoluzioni si sono manifestate e stanno ancora compiendosi spesso con grande spargimento di sangue innocente. Nonostante tutto, il Natale è arrivato anche quest'anno, in maniera silenziosa, quasi dimessa, in punta di piedi e forse quest'anno faremo più attenzione proprio al senso di questa festa, riusciremo di nuovo a riapprezzare quel profumo e quei colori tipici di questa festa, di quando eravamo bambini. Una festa che negli ultimi anni era diventata una gran boutade consumistica, lontano dal bue e dall'asinello, i più ormai si erano anche dimenticati della leggenda dei Re Magi, e alla domanda su chi fosse Baldassarre o Melchiorre, rispondevano crucciando le spalle con una smorfia di sorriso sbeffeggiante.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i>Bene la crisi forse, tra tanto dispiacere ed apprensione, ci porta tutti a rallentare un pò, a tentare di riassaporare quei gusti di un tempo, quei cibi ritenuti spesso a torto "cibi per poveri". Alle grandi feste in discoteca ecco allora la cena a casa in famiglia o tra amici, ecco allora riscoprire i cappelletti in brodo fatti a casa con il cappone lesso e le erbe di campo raccolte dalla mamma. Ebbene in questa atmosfera non possiamo da umani dimenticarci di chi soffre suo malgrado, un pensiero ed un aiuto concreto và rivolto sempre a chi ha bisogno, malati, poveri, bisognosi a qualunque titolo, i meno abbienti, coloro che il destino ha voluto relegare ad una vita meno dorata, meno fortunata. Tra questi non dimentichiamoci degli animali, loro nonostante tutto non sanno non amare, non sanno odiare, quando attaccano lo fanno per difesa o per fame, loro non cacciano per il gusto di sparare, loro non braccano per il gusto di vedere scappare la preda con il terrore stampato negli occhi tra ululati di cani addestrati per stanare la preda. Gli animali chiedono solo di vivere nell'ecosistema che Dio ha creato. I cani abbandonati, un autentica piaga che da sempre macchia la vita dell'uomo. L'abbandono ed il maltrattamento degli animali unitamente alla caccia, sono l'evidenza della barbarie insita nell'animo umano. L'uomo questa macchina tanto perfetta quanto maledetta, una macchina che pare non saper vivere se non distruggendo e modificando irrimediabilmente tutto ciò che la circonda.</i></span></div>
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<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i>Io voglio testimoniare invece che fare del bene si può, non costa nulla, da Assessore Comunale ho sempre avuto il pallino di dover fare qualcosa per aiutare queste bestiole abbandonate da padroni aguzzini senza scrupoli, e tra mille difficoltà alla fine ci sono riuscito. Premesso che la struttura dove vengono ospitate le nostre bestiole indifese è una struttura di buon livello e dove i cani vengono trattati bene da personale volontario, mi sono detto occorre ora restituire a loro una famiglia, il calore di qualcuno che voglia loro bene e non come dei giocattoli da abbandonare, ma come parti integranti dei loro circoli familiari. Ecco allora che un anno fà dopo tante telefonate e tanti scetticismi, sono riuscito a mettere in piedi un iniziativa tendente a facilitare ed incentivare l'adozione dei cani randagi. L'iniziativa battezzata "Adotta un cane", un titolo semplice come semplice e spontaneo deve essere il gesto di chi adotta una bestiola che ha sofferto, consiste nel fornire per 2 anni direttamente a domicilio gli alimenti sufficienti a sfamare la bestiola adottata, il tutto gratuitamente ovviamente. Questo grazie all'azienda DOGART distributrice di prodotti della Pet's planet, che fornisce all'Amministrazione Comunale di Cingoli, le crocchette a prezzo di costo. La consegna direttamente al domicilio dell'adottante avviene una volta al mese, qualora la persona che adotta il cane risieda fuori dalla provincia di Macerata, la modalità di consegna verrà concordata direttamente con la ditta fornitrice. Dall'inizio della promozione chiamiamola così sono ben 10 i cani che sono riuscito a far adottare, in un anno ben 10 bestiole hanno potuto lasciare il canile e trovare una nuova casa. Ora sono presenti nelle due strutture convenzionate ancora 21 cani in cerca di una famiglia. Quindi l'Amministrazione Comunale di Cingoli ha deciso di rinnovare l'iniziativa anche per tutto il 2012, in questi giorni abbiamo rischedato tutti i cani aggiornando il database che chiunque può consultare qui sotto oppure nei prossimi giorni anche sul sito del comune cliccando su questo link <a href="http://www.comune.cingoli.mc.it/?page_id=2152">COMUNE - REGOLAMENTO E SCHEDE</a>. Si può anche visitare lo schedario aggiornato sulla pagina facebook "ADOTTA UN CANE", e chiunque fosse interessanto ad uno dei cani presenti nel nostro canile, può contattarci sia sulla pagina di facebook, oppure ai numeri telefonici che sono nella pagina con il regolamento del comune, oppure direttamente su questo blog.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i>Qui di seguito lo schedario aggiornato di tutti i cani disponbili ricordando a tutti che <span style="font-size: large;"><b>UN CANE NON E' UN GIOCATTOLO CHE QUANDO CI HA STUFATO LO ABBANDONIAMO.</b></span></i></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSUh_die31PItHQ3irpNIFIGQ5rpUrjQEG9NU4hBaAWdLwGZ8nN1eJleI1OUwzQS5TbSb5S6g_DYpDfrnYFowCA4V-L0e9_fHkfEr1Mrj2wpY_cvdal3Gj1IYFKh5HJlrOZBSN_WF7zcDF/s1600/001_DSC_0049_Gigio_M_9+bis.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSUh_die31PItHQ3irpNIFIGQ5rpUrjQEG9NU4hBaAWdLwGZ8nN1eJleI1OUwzQS5TbSb5S6g_DYpDfrnYFowCA4V-L0e9_fHkfEr1Mrj2wpY_cvdal3Gj1IYFKh5HJlrOZBSN_WF7zcDF/s320/001_DSC_0049_Gigio_M_9+bis.jpeg" width="320" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis5tJ65aJvsmFc3nVs9Dq8CiqQJbjY8ka2damBa-zHeuziHL8eV7v7eSz3ix_MDZmutx5JgialjOZ2Vtz5nRNCVc0IoBt6LtAN1UHqZITPxI01pBucnfxKhWpmTxqiD-316UeqMsYkU5XJ/s1600/011_DSC_0085_Blu_M_9-bis.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis5tJ65aJvsmFc3nVs9Dq8CiqQJbjY8ka2damBa-zHeuziHL8eV7v7eSz3ix_MDZmutx5JgialjOZ2Vtz5nRNCVc0IoBt6LtAN1UHqZITPxI01pBucnfxKhWpmTxqiD-316UeqMsYkU5XJ/s320/011_DSC_0085_Blu_M_9-bis.jpeg" width="218" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkvGXcOq7m2SVGUETjjXn_ftdWhmEh9e3djQUisKmBqvNN7ycg6j7ZQPqyYuUR6yDF7RkGFK-M_v6-D-ZNstNxG0_uloNifSuVoAHfXcumqCvWyJon8my0ejgAZIg0a3SZmotGac2bicw4/s1600/010_DSC_0084_Ringhio_M_9bis.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkvGXcOq7m2SVGUETjjXn_ftdWhmEh9e3djQUisKmBqvNN7ycg6j7ZQPqyYuUR6yDF7RkGFK-M_v6-D-ZNstNxG0_uloNifSuVoAHfXcumqCvWyJon8my0ejgAZIg0a3SZmotGac2bicw4/s320/010_DSC_0084_Ringhio_M_9bis.jpeg" width="320" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIldNAMtvq6rs3aRNT0Ijtsm3wO_D7yhDe50INT9goHQevM_n7hfEEC1l0FxfxIclp9T0t1u381n9xOwRXO5YOC_4rN6u9iu-LQvTNTq_w8gjN9g3arwRA5_xPezNPy4FyUs_vmoNxapu9/s1600/009_DSC_0080_Mafalda_F_10bis.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIldNAMtvq6rs3aRNT0Ijtsm3wO_D7yhDe50INT9goHQevM_n7hfEEC1l0FxfxIclp9T0t1u381n9xOwRXO5YOC_4rN6u9iu-LQvTNTq_w8gjN9g3arwRA5_xPezNPy4FyUs_vmoNxapu9/s320/009_DSC_0080_Mafalda_F_10bis.jpeg" width="219" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp-lHHsTybvrBI8JwkTfodavxIyr0qZHGIZMdZxsKgUit_rSKeIkEqQcs8puLwWojsv3P1mN16qUA1IOEaiYTvjUTXWR-feinqrEEKsJBGsES8j6MI3yf2kZkGxp03RnFnU7GFeSnoqQUE/s1600/008_DSC_0498_Tigro_M_3-bis.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp-lHHsTybvrBI8JwkTfodavxIyr0qZHGIZMdZxsKgUit_rSKeIkEqQcs8puLwWojsv3P1mN16qUA1IOEaiYTvjUTXWR-feinqrEEKsJBGsES8j6MI3yf2kZkGxp03RnFnU7GFeSnoqQUE/s320/008_DSC_0498_Tigro_M_3-bis.jpeg" width="219" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi6WGl-KV9POpFQKZ1yVEJrW5i6BrCAd5TJcvvg5Uzu7l9ViTUQ0qKcleRsZoDo27biEclZjQN6f74exrtQMu3QRHEUVpSrlqbkYRDCsmDYiMxR3OdgieUrwEd-0CwYhlaIcU67fUAHJ3X/s1600/008_DSC_0077_Moreno_M_7-bis.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi6WGl-KV9POpFQKZ1yVEJrW5i6BrCAd5TJcvvg5Uzu7l9ViTUQ0qKcleRsZoDo27biEclZjQN6f74exrtQMu3QRHEUVpSrlqbkYRDCsmDYiMxR3OdgieUrwEd-0CwYhlaIcU67fUAHJ3X/s320/008_DSC_0077_Moreno_M_7-bis.jpeg" width="219" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><i><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></i></span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-10722616001499794562011-11-04T16:41:00.000-07:002012-01-02T07:38:10.587-08:00Le mie origini<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da sempre affascinato dalla storia, dall'archeologia, dal mistero, dalla ricerca di come fossero i nostri antenati, di come vivessero. Fin da bambino leggevo e fantasticavo, divoravo libri, studiavo, facevo ricerche per mio conto, poi crescendo mi sono specializzato in maniera autodidatta, munito di block notes e macchina fotografica giravo per campi, boschi, visitando ruderi di antiche chiese e castelli, setacciando palmo a palmo terreni arati alla ricerca di qualche segnale di vita umana antica. Numerose sono state nel tempo le segnalazioni fatte alla Soprintendenza Archeologica delle Marche, ed all'Università di Macerata (Istituto di Archeologia), segnalazioni che hanno portato a volte anche a degli scavi archeologici veri e propri come quello condotto dal Dott. Marco Peresani dell'Università di Ferrara in località Baracche che ha evidenziato un sito preistorico del Paleolitico Superiore datato a circa 18000 anni fà. In tutto questo baillame, sono stato sempre incuriosito anche da quelle che potevano essere le mie origini, leggevo di araldica, di alberi genealogici, di tradizioni, di discendenze, di nobili origini e sognavo. Spesso mi trovavo a ragionare del perchè del mio cognome, cosa avesse dato origine ad esso, in quale anno esso sia stato dato per la prima volta e perchè. Altre volte mi trovavo a pensare su chi fossero i miei antenati, cosa avessero fatto nei secoli indietro, se fossero stati ricchi, nobili, potenti, valorosi, se avessero compiuto gesta eroiche e chissà quant'altro. Ora sto cominciando seriamente pensando invece di iniziare a fare l'albero genealogico della mia famiglia paterna e materna, sò già che visto il poco tempo a disposizione probabilmente per ora non riuscirò ad andare più indietro di un secolo, per andare più a ritroso occorrerà più tempo a disposizione, fare ricerche negli archivi parrocchiali, ed all'archivio di Stato. Qui intanto in attesa di iniziare questo albero genealogico, parlerò di qualche antenato di cui ho trovato alcune notizie interessanti. Oggi è la volta del mio bisnonno materno. Qui sotto il risultato desunto dal libro Bianco dei caduti cingolani in guerra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<strong><u><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Alessandro Bernucci</span></u></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9wGXMkRw_BEjNw_V5-st3EgXBMXUPgC44euEmgiPAfYjXPQV_Y_8HfnJlt21AwO80till8RB5eNryYt0Th-BaWM0OVJHU6qjDnmDDxcUlov7-4o5x6S3ymgG2d_vEaVzAFiMHwtIY/s1600/Immag0938.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9wGXMkRw_BEjNw_V5-st3EgXBMXUPgC44euEmgiPAfYjXPQV_Y_8HfnJlt21AwO80till8RB5eNryYt0Th-BaWM0OVJHU6qjDnmDDxcUlov7-4o5x6S3ymgG2d_vEaVzAFiMHwtIY/s320/Immag0938.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nato l'11 ottobre del 1881 da Bernucci Francesco e Virgili Anna Maria a Cingoli, Circondario di Macerata. A 18 anni quando ancora era celibe e di professione Agricultor (agricoltore), religione Cattolico, si imbarca nel porto di Genova sulla nave Bearn alla volta dell'Argentina dove dal documento arriva il 26.10.1898. A quella data dalla sua scheda risulta che sapeva leggere e scrivere avendo frequentato la classe Terza. Il Bearn era una nave di 4134 tonnellate lorde. Lunga 121,57 metri e larga metri 12,25, un imbuto, due alberi del fascio, ironscafo, monovite, velocità 14 nodi. Costruita dal Barrow Shipbuilding Co, Barrow, venne varata per Societe Generale de Transportes marittime di Marsiglia il 25 Oct.1881. Il s<span _mstchunk="true" _msthash="2478957" lang="it">uo viaggio inaugurale da Marsiglia al porto Argentino iniziò il 15 maggio 1882 e continuò su questo servizio verso il Sud America fino al 1901 quando venne fermata a Marsiglia.</span> Da notizie di archivio la nave Bearn fece l'ultimo attracco in un porto Argentino nel 1899. In questo lasso di tempo, la nave pare abbia compiuto 39 viaggi verso l'Argentina trasportando complesivamente 18107 passeggeri. I porti di imbarco per l'Argentina normalmente erano : Marsiglia, Napoli, Genova, Santos, Barcellona, Rio de Janeiro, Gibilterra, Malaga, S.ta Cruz de Tenerife, Las Palmas.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non sò quanto durò la sua permanenza in Argentina, di certo rientrò in Italia dove sempre dal porto di Genova si reimbarca nuovamente questa volta sulla nave Umbria alla volta sempre dell'Argentina dove arriva il 20.03.1906, aveva 24 anni ed a differenza del precedente imbarco stavolta era sposato e di professione la scheda riporta l'annotazione Jornalero che probabilmente stava a significare Bracciante, o Lavoratore occasionale a giornata. Stavolta si imbarca insieme alla sua giovane consorte di 19 anni ovvero Maccioni in Bernucci Zelinda anche lei indicata come Jornalero di professione, religione Cattolica e sapeva leggere e scrivere avendo frequentato la classe terza.</span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9RWuYFbOe-tEQ7G7SIkyUzKmxi0_lCRHC9PI9lfWCbo4z8PHOLIVma5u0BBWQqjpFDEO3gETJ1oi2dPtqao06oeZ88IG0xJVlIRngjDwt33aSKy2o9M72uRPY0gYd2W6r_JU-RPR/s1600/Immag0935.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9RWuYFbOe-tEQ7G7SIkyUzKmxi0_lCRHC9PI9lfWCbo4z8PHOLIVma5u0BBWQqjpFDEO3gETJ1oi2dPtqao06oeZ88IG0xJVlIRngjDwt33aSKy2o9M72uRPY0gYd2W6r_JU-RPR/s320/Immag0935.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Maccioni Zelinda in Maccioni</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghJUJKWUsE0m0PBWhvXLFulNIsM53wjLhdPISKa7sC5z9Oz7LV_SK48pTI_vpT5D1VI-_nUQCn0s-O8I1oV0uMfA_HGdv5PEZUvkF4a_nivEwFmX-cZRQufiTl8CYkhWBIgFNSTWUU/s1600/Piroscafo+Umbria.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="274" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghJUJKWUsE0m0PBWhvXLFulNIsM53wjLhdPISKa7sC5z9Oz7LV_SK48pTI_vpT5D1VI-_nUQCn0s-O8I1oV0uMfA_HGdv5PEZUvkF4a_nivEwFmX-cZRQufiTl8CYkhWBIgFNSTWUU/s320/Piroscafo+Umbria.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Piroscafo Umbria su cui si imbarcarono Alessandro e Zelinda</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRmw0wRe_tIINs_zSmkCtmu29JfaWd5_rtlUG6uwMyC5fT6R9Sx736k5B1pZnMsyhlNCnbvFZds67IQVqjXcd_P2OgxTZnR0sG8ujVlBAB-jHmx7FswJy5FzlhQN69HQLFAAxQEqpK/s1600/Piroscafo+Umbria+1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="272" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRmw0wRe_tIINs_zSmkCtmu29JfaWd5_rtlUG6uwMyC5fT6R9Sx736k5B1pZnMsyhlNCnbvFZds67IQVqjXcd_P2OgxTZnR0sG8ujVlBAB-jHmx7FswJy5FzlhQN69HQLFAAxQEqpK/s320/Piroscafo+Umbria+1.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Piroscafo Umbria su cui si imbarcarono Zelinda e Francesco</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm-mtyIp1T5NdzHHGt9yDeB2Cqj0PoutNUu95rtsR1FgItb0LW8U3TuugwJuGGKYjvHSkW9znAQqM8tKWQ94jNsFqoikIt3YgEuLPYaqjjGnyomMe3KdosX2sQ5EMXIiZ80ERoa1K_/s1600/Piroscafo+Umbria+2.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="273" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm-mtyIp1T5NdzHHGt9yDeB2Cqj0PoutNUu95rtsR1FgItb0LW8U3TuugwJuGGKYjvHSkW9znAQqM8tKWQ94jNsFqoikIt3YgEuLPYaqjjGnyomMe3KdosX2sQ5EMXIiZ80ERoa1K_/s320/Piroscafo+Umbria+2.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Piroscafo Umbria su cui si imbarcarono Francesco e Zelinda</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMEZtviLoxa2Qq0b3iZ4VC1SZOBBYqf1h92YlOTAM7Lifvk3AdhklJZ17JTl7vLmhMP4thOmtd_BM2bG70BdFxNBqGhx1ZFfepRBWjlaWbXgjv-nJ6zmwgj0oyOFajsTYwH_iLRcoE/s1600/Piroscafo+Umbria+3.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="267" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMEZtviLoxa2Qq0b3iZ4VC1SZOBBYqf1h92YlOTAM7Lifvk3AdhklJZ17JTl7vLmhMP4thOmtd_BM2bG70BdFxNBqGhx1ZFfepRBWjlaWbXgjv-nJ6zmwgj0oyOFajsTYwH_iLRcoE/s320/Piroscafo+Umbria+3.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Piroscafo Umbria su cui si imbarcarono Zelinda e Francesco<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il piroscafo Umbria fu costruito nel 1901 per conto della Navigazione Generale Italiana</span> <span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di Genova per destinarla al trasporto misto merci/passeggeri sulla rotta Genova - Nord America. Prua verticale, due alberi ed un fumaiolo. Stazzava 5020 tonnellate. Dopo 10 anni nel 1912 fu ceduto alla Compagnia La Veloce del Cav. Matteo Bruzzo di Genova per destinarlo ai viaggi per Montevideo e Buenos Aires. </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si ha certezza che si tratti della stessa nave.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nello stesso anno essendo la Società di Navigazione La Veloce incorporata per acquisizione dalla Compagnia Italia Navigazione a Vapore, le fu cambiato il nome in </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">San Paolo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si hanno informazioni sul suo ultimo destino.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un piroscafo italiano dallo stesso nome si trovava all'ancora a Port Sudan nel maggio 1940 carico di materiale bellico per le colonie: 360.000 bombe, 60 casse di esplosivi, inneschi, tre automobili, 50.000 monete d'argento ed altro ancora.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Scoppiata la guerra, nonostante la stretta sorveglianza inglese riuscì ad uscire in mare aperto ed autoaffondarsi prima che la Marina Britannica riuscisse ad impedirlo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;">Ma torniamo ad Alessandro Bernucci. Ebbe da Zelinda diversi figli ma ne parleremo più avanti. Egli fu arruolato il 19 luglio 1901 per procura all'estero ovvero in Argentina, dove come abbiamo detto sopra si trovava per lavoro. Successivamente rientrò in Italia e dopo lo scoppio della I Guerra Mondiale fu dapprima inquadrato in Ancona nella 52a Centuria Lavoratori ed inviato il 13 febbraio 1916 in zona di guerra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;">L'anno seguente, il 21 aprile, fu poi trasferito nel 230mo reggimento Fanteria-Brigata Campobasso alla vigilia della decima Battaglia dell'Isonzo nel VI Corpo d'Armata schierato sulla sinistra dell'Isonzo, poco a nord di Salcano. In tale occasione il 230mo reggimento si distinse nei combattimenti sulla Sella di Dol e sul Monte Santo la cui vetta conquistò alle ore 19.00 del 14 maggio. Durante la notte del 15 maggio i pochi superstiti del 3° Battaglione del 230mo reggimento che aveva occupato la vetta e che erano rimasti al comando di un Tenente, dopo aver respinto diversi attacchi, videro avanzare nell'oscurità masse di uomini che gridavano "bravo 230", credendo si trattasse del 229° reggimento che veniva a dare il cambio, li fecero avanzare ma ben presto si resero conto dell'inganno perpetrato dagli austriaci.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial;">Ne seguì un violentissimo scontro proprio mentre imperversava un temporale; gli italiani resistettero tutta la notte, ma all'alba, privi di munizioni, vennero definitivamente sopraffatti; si trattava di un centinaio di uomini e di sette ufficiali. Non sappiamo se Bernucci Francesco faceva parte del terzo Battaglione, certo è che prese parte ai combattimenti tra il Monte San Gabriele ed il Monte Santo, fu gravemente ferito alla testa e trasferito successivamente presso l'Ospedaletto da campo n° 106, il 21 maggio 1917 alle ore 19.00 spirava. Fu sepolto a Jonisca. Ora le sue spoglie riposano al cimitero di Castel S. Angelo vicino Cingoli.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJNAaE_2794GrjAKKKeoCg4oItmxHuTnMOokM2_KV6bL6hBG9G-jCqBykBKSyW9kk7P2R2SbkKslD0ggSb-Dk1fhKn63ILqhGIHYKF5QZIvml2GrtG3hXjhn4TnglLOOqADhb2uOjb/s1600/Immag0928.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJNAaE_2794GrjAKKKeoCg4oItmxHuTnMOokM2_KV6bL6hBG9G-jCqBykBKSyW9kk7P2R2SbkKslD0ggSb-Dk1fhKn63ILqhGIHYKF5QZIvml2GrtG3hXjhn4TnglLOOqADhb2uOjb/s320/Immag0928.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqoV1rReXfa982oqYX6CTgb5L47MkmafGkoF1zZUjSElXssUdW5pANv9BAZeOi92O_Nh_RfVpzeOa_OGIKyF8xm-D5OxhEpGkac0V12yNd9CfZvn4EP5D6Z_eFswXhotopUfBA9lNg/s1600/Immag0926.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqoV1rReXfa982oqYX6CTgb5L47MkmafGkoF1zZUjSElXssUdW5pANv9BAZeOi92O_Nh_RfVpzeOa_OGIKyF8xm-D5OxhEpGkac0V12yNd9CfZvn4EP5D6Z_eFswXhotopUfBA9lNg/s320/Immag0926.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo0rZlYY-C6sfqCOx_-wcCSu2duazFWVeZ3MHPDFJn5JIJOOu9Ly9Iab71naxBzOvAXbbTkITGyHn4Ar9sD2v7vTd5aDivCivnk6AQiqIeJg3wEY5xBbot_hK1YwatU0mVCl1sMuKQ/s1600/Immag0930.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" ida="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo0rZlYY-C6sfqCOx_-wcCSu2duazFWVeZ3MHPDFJn5JIJOOu9Ly9Iab71naxBzOvAXbbTkITGyHn4Ar9sD2v7vTd5aDivCivnk6AQiqIeJg3wEY5xBbot_hK1YwatU0mVCl1sMuKQ/s320/Immag0930.jpg" width="240" /></a></div>
<div align="center" style="text-align: justify;">
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-84636116669259992822011-10-21T07:59:00.000-07:002011-10-21T07:59:28.512-07:00ANNO 2012 "a.a.a. avventura cercasi"<div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">E' arrivato l'autunno, anzi ieri ed oggi e forse anche domani, è più inverno che non autunno. La stagione ciclistica ormai volge al termine, per me infatti, quest'anno non è stato certo un anno da ricordare quello pedalato su due ruote. Chiuderò la stagione con poco più di 2000 km sulle gambe (in linea con l'anno scorso più o meno), non sono tanti di sicuro, a soprattutto chiuderò l'annata con molte meno gran fondo fatte. Ho aperto l'annata pedalata con l'Antica Carsuale di San Gemini in Umbria, ho poi proseguito con "Il Carpegna mi Basta" di Carpegna qui nelle Marche, poi è stata la volta della "Sellaronda Hero" di Selva di Val Gardena in Trentino e questo fine settimana dulcis in fundo toccherà all'ormai solito appuntamento con la Gran Fondo del Brunello e della Val d'Orcia di Montalcino in Toscana. La seconda parte del 2011 non certo da ricordare, pedalate demotivate, poca forza sulle gambe, stanchezza perenna soprattutto in salita, forse dovuto ad un leggero sovrappeso che combinato con lo scarso allenamento non da proprio dei benefici. Ora ci attende l'inverno, usciremo solo il sabato e la domenica mattina condizioni metereologiche permettendo, uscite non lunghissime dato che le giornate sono corte rispetto al periodo primaverile ed a quello estivo. Ma come si dice, Chi si ferma è perduto, oppure La speranza è l'ultima a morire. Occorre mettere in cantiere buoni propositi, occorre un rilancio mentale, e fisico. D'altronde mountain bike e bicicletta in senso più generale significa relax, condizione fisica, benessere, cultura, amore per l'ambiente, panacea contro lo stress etc etc etc. Guai ad abbandonare questo sport. </span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">Quindi in attesa di tempi migliori, occorre predisporre il terreno affinchè il 2012 sia migliore e gustoso.</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;"><u>Regola n. 1)</u> Occorre presentarsi in primavera con un peso forma, quindi primo obiettivo è perdere almeno 4 Kg. Come traguardare questo obiettivo? Bè non dovrebbe essere difficilissimo, proveremo in questo modo:</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">-pedalare costantemente tutti i fine settimana ed ogni qualvolta il tempo libero ce lo permette, piano piano aumentare il chilometraggio, in modo da pedalare su lunghe distanze con cadenza costante e non eccessiva, in questo modo infatti si bruciano molte più calorie, si getta le basi per poter affrontare lunghi percorsi, si migliora la resistenza e si abitua il soprasella a stare parecchio in sella,</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">- eliminare completamente bevande gassate, solo qualche birretta ogni tanto, una due volte al mese con gli amici se si va a mangiare una pizza</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">- eliminare alcoolici come grappe, digestivi, liquori in generale, solo vino a pasto</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">- eliminare condimenti grassi come maccheroncini al fumè, fritture, sughi con panna e altri grassi, prediligere spaghetti aglio olio e peperoncino, spaghetti pomodoro e basilico, riso in bianco, risotto di pesce, spaghetti con pesce, carni bianche, carne rossa una sola volta a settimana, pane quanto basta, meglio pasta integrale, miele al posto dello zucchero, dolci solo in occasioni speciali giusto per gradire, pranzo solo con un primo di pasta e un insalata per secondo, cena solo con un secondo e contorno</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">Ecco in questo modo i 4 Kg da perdere non dovrebbero essere demagogia.</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;"><u>Regola n. 2) </u>Occorre cercare di pedalare tutto l'inverno e l'inizio della primavera lavorando sul fondo per potenziare la resistenza ed abituare l'organismo alle lunghe distanze, poi a primavera cominciare a lavorare anche sulla potenza, ovvero lavorare sulle salite e sugli sterrati, aumentando i dislivelli.</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;"><u>Regola n. 3) </u>Individuare una gara che attizzi l'animo e la mente, un obiettivo da portare a compimento e per il quale valga la pena affrontare dei sacrifici.</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">Ora è proprio questo il dilemma mia cari pedalatori, quale gara prendere come punto di riferimento? Le solite gran fondo mi han stufato, sono troppo da agonisti, ormai la mia mente da vecchio pedalatore è più proiettata verso il mistico, una profusione tra mente, bicicletta e natura, è questo che ci vuole. Misticismo, fatica, paura, adrenalina, avventura, suspence, sacrificio, bellezza, panorami, natura pura. Occorre qualcosa che ti faccia volare alto con la mente, qualcosa che ti porti lontano dalla realtà quotidiana, qualcosa che quando saremo vecchi valga la pena ricordare come un impresa folle, un qualcosa che non tutti sono stati in grado di fare.</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">Navigando per siti e blog nonchè forum, al momento sono tre gli obiettivi che attizzano la mia mente, ma tre sono troppi obiettivamente, uno ne devo scegliere uno, e lo devo fare prima della fine dell'anno per tre motivi:</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">1) Spesso i costi per chi si iscrive all'inizio sono più abbordabili e poi molte volte queste avventure sono a numero chiuso</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">2) Iscriversi in anticipo ti porta ad avere la possibilità di alloggiare vicinissimo alla zona partenza ed arrivo</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;">3) Iscriversi per tempo ti da più tempo per prepararti fisicamente e mentalmente</span></em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: large;"><em>Un impresa che mi piacerebbe tentare è questa </em><a href="http://www.stoneman.it/it/"><em>STONEMAN TRAIL</em></a><em>. </em></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia;"><span style="color: blue; font-family: Times New Roman; font-size: large;"><em>Lo “Stoneman-Trail” è un nuovo percorso sulle Dolomiti lungo 120 km con più di 4.000 m di dislivello, sul quale il ciclista viene guidato dagli "Stanemandlan" ossia gli "omini di pietra", che già da molti secoli conducono gli alpinisti in montagna.</em></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: blue; font-size: large;"><em>Si parte per l’indimenticabile avventura in Mountain Bike nell'Alta Pusteria in un momento a propria scelta con indosso un braccialetto per la raccolta dei timbri. L'obiettivo é quello di raccogliere sul braccialetto vari timbri che si trovano su cinque punti – i cosiddetti “checkpoint” lungo il percorso - superando un impegnativo passaggio uphill e il noto singletrail nominato transito “Demut” ad un’altezza di 2.400 slm. Ci sono quattro punti vendita, dove si puo' acquistare il “pacchetto iniziale” con incluso il braccialetto, la mappa con il profilo dei dislivelli e un giveaway, dando inizio così all’avventura “Stoneman”. Tutti quelli che riescono a raccogliere i cinque timbri, verranno nominati sul sito e verranno premiati con un trofeo unico, creato appositamente da Roland Stauder.</em></span></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/wesv36j6rPY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-size: large;">Altro discorso invece è il conto in sospeso, quest'anno infatti ho partecipato alla mitica <a href="http://www.sellarondahero.com/ita/hero.htm">SELLARONDA HERO MTB</a>, 82 km per circa 4000 metri di dislivello. Un conto in sospeso perchè purtroppo al 60mo km circa mi sono ritirato. Su di essa non mi dilungo perchè in un post precedente ne ho già ampiamente trattato, ma proprio perchè è rimasta in sospeso, sono tentato di tornare per completare l'opera.</span></em></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fsWsqSMdcWg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-size: large;">La terza ipotesi anch'essa rappresenta un "Conto in sospeso", sto parlando della terribile <a href="http://www.salzkammergut-trophy.at/">SALZKAMMERGUTH TROPHY</a> una massacrante avventura che si snoda su 6 percorsi in terra d'Austria e precisamente nel distretto di Halstatt a Bad Goisern. Come detto sono 6 i percorsi, il più duro è da 211 km per 7000 metri di dislivello (roba per robot), il percorso medio 119 km e il terzo percorso di 74km, mentre poi abbiamo un percorso di 54 km uno da 37 km e uno da 22km. Una gara veramente tosta ma affascinante che 3 anni fa ho dovuto rinunciare a farla nonostante fossi giunto fin lassù a causa del maltempo che si scatenò la notte e durò tutta la giornata tanto che per i temerari che partirono ugualmente la gara fu sospesa a metà.</span></em></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Wa3CGbSIGAc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-size: large;">Ecco ora l'ardua sentenza o meglio ora il dilemma da sciogliere, insomma c'è da ragionà :)</span></em></div><div style="text-align: justify;"><em><span style="color: red; font-size: large;">Prossimamente su questo canale Vi informeremo sulla decisione presa.</span></em></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-41313620663301279772011-10-14T07:40:00.000-07:002011-10-15T05:57:57.790-07:00Passione piccante<div align="justify"><em>Bene ragazzi, conclusa la stagione 2011 del piccante con gli ultimi peppers ancora sulle piantine in attesa di maturazione (sempre se il tempo continuerà ad essere clemente), è ora di pensare alla stagione 2012. Ho ormai un deposito di semi di peperoncino da paura occorrerebbe un ettaro di terreno (che non ho) per piantumarli tutti. Ogni anno la solita storia, triste storia, ovvero la cernita di quali piantumare. Si vorrebbe poterli piantumare tutti ma è impossibile. Il bello è che questa passione è come una malattia contagiosa, infatti non solo ho tantissimi semi di peperoncino di tante qualità in bustine pronti per la semina, ma come un salame mi sono cimentato a rinfoltire l'assortimento acquistando dal sito <a href="http://www.semillas.de/"><span style="color: red;">http://www.semillas.de/</span></a></em><span style="color: red;"></span> . </div><div align="justify"><em>E così fra qualche giorno per posta arriveranno a casa la bellezza di ben 23 nuove specie di peperoncino provenienti da tutto il mondo che si aggiungeranno alla trentina di specie che ho in archivio (habanero red, cedrino, ciliegino, cayenna, thai red, fatalii yellow etc etc etc). Non vedo l'ora che arrivino, poi a gennaio prepareremo gli artigianali Germ - Box per la germinazione, appena i semini germoglieranno verranno messi in dei bicchieri di carta con compost umido e li rimarranno fino a che fuori la temperatura non sarà adeguata per poterli trapiantare in orto o mettere all'aperto in vasi più grandi. Qui sotto una panoramica dei nuovi acquisti che a giorni arriveranno per posta:</em></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMytID80RdTd7o8U5PRKZjNzqF5j3J_guEouRGqQIRGMFitwkHVnRN0Ncm5pt50Mr3TttfaUUA2ewTPRD2hW12kQ8Qbjge0N0IPk6JiGG3ikJ4EEyUkIhz6hzCGsXntcP51gCthomi/s1600/7+Pot+SR+Strain.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMytID80RdTd7o8U5PRKZjNzqF5j3J_guEouRGqQIRGMFitwkHVnRN0Ncm5pt50Mr3TttfaUUA2ewTPRD2hW12kQ8Qbjge0N0IPk6JiGG3ikJ4EEyUkIhz6hzCGsXntcP51gCthomi/s320/7+Pot+SR+Strain.jpeg" width="318" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">7 Pot SR Strain</td></tr>
</tbody></table><br />
<em>Il 7 Pot SR Strain appartiene alla famiglia dei capsicum chineese, proviene da Trinidad ed è un peperoncino moolto piccante.</em><br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmwsO9OjvlM7ggXjyRKszgzlalDJ_hkpwUBXunp0evKzLbLmxCjH5BQSDOzTmKSkaudCimC_IGCT-7im4Mg97i6d4yuKoo89cvQNGvtq-FnLIbWHA8rBLMPD_G8uKj0HviDb22frt_/s1600/7+pot+jonah+strain.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="319" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmwsO9OjvlM7ggXjyRKszgzlalDJ_hkpwUBXunp0evKzLbLmxCjH5BQSDOzTmKSkaudCimC_IGCT-7im4Mg97i6d4yuKoo89cvQNGvtq-FnLIbWHA8rBLMPD_G8uKj0HviDb22frt_/s320/7+pot+jonah+strain.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">7 Pot Jonah Strain</td></tr>
</tbody></table><br />
<em>Varietà rara di capsicum chineese, proviene dalle isole del sud del mar caraibico, è una varietà molto piccante anche più del Buth Jolokya secondo alcuni se coltivato in certe condizioni.</em><br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij-TrA7aKWGHwjR2QT00ngePniAqbihiiBW4O2T6nNOGe8XxPWHsb8kb3Frw527q5WJJAj4k09n1vIHsew5jl1lAqct2vwmJalNavmUd26Va6QUWZ85zmsEXF2Uq_Ac_z3sCDQI9x7/s1600/agronaldo+de+asti.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij-TrA7aKWGHwjR2QT00ngePniAqbihiiBW4O2T6nNOGe8XxPWHsb8kb3Frw527q5WJJAj4k09n1vIHsew5jl1lAqct2vwmJalNavmUd26Va6QUWZ85zmsEXF2Uq_Ac_z3sCDQI9x7/s320/agronaldo+de+asti.jpeg" width="318" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Agronaldo de Asti</td></tr>
</tbody></table><em>Questa varietà di Capsicum Annuum, proviene dal Guatemala, anche questa varietà è molto piccante.</em><br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGmFx0DBIb-QxgxppGcN68CgMIK3ABLO6GOd_QHgsBaSw1UQiJZrU5ax5CD0ssXDns861ebcIqehoJ4FJY5UZPzKHGbmfKVY4zdr2In96l7EgYmGUkFuoDLFU0QirggB8MlX9Imoaz/s1600/aji+chombo.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGmFx0DBIb-QxgxppGcN68CgMIK3ABLO6GOd_QHgsBaSw1UQiJZrU5ax5CD0ssXDns861ebcIqehoJ4FJY5UZPzKHGbmfKVY4zdr2In96l7EgYmGUkFuoDLFU0QirggB8MlX9Imoaz/s320/aji+chombo.jpeg" width="319" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aji Chombo</td></tr>
</tbody></table> <em>Ancora varietà Capsicum Chineese, questo a sinistra si chiama Aji Chombo, è un peperoncino molto piccante proveniente da Panama. Qui sotto invece abbiamo l'Aji Pineapple sempre un peperoncino molto piccante proveniente dal Sudamerica.</em><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP7DlfnBfjAgBA1iCE7Q7g70uaGMzwJzCTJRAq2xbIRhaqoXeS4pucuQvcv2_rsvxDGhHlVDUpK0Olk_aa_Y3AX2h9JchWdcXaedAh52bif5SbVpeQHxQ4aOA3-Kk8DnLVJGgm85A5/s1600/aji+pineapple.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP7DlfnBfjAgBA1iCE7Q7g70uaGMzwJzCTJRAq2xbIRhaqoXeS4pucuQvcv2_rsvxDGhHlVDUpK0Olk_aa_Y3AX2h9JchWdcXaedAh52bif5SbVpeQHxQ4aOA3-Kk8DnLVJGgm85A5/s320/aji+pineapple.jpeg" width="275" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aji Pineapple</td></tr>
</tbody></table><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO4j1Uc4OFfjKD4_T0T7c0p3kl1NWhHlajQHFitLazfwlFUDMIsKqQv_fC5RGEs7kn4rSVgJR2U0dp6uOh_SjmkcYeC3TGZxEGtNMQFkgAaUGBi6QC0P3uGxMRHnH1t868SVc7hR3O/s1600/aribibi+gusano.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="318" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO4j1Uc4OFfjKD4_T0T7c0p3kl1NWhHlajQHFitLazfwlFUDMIsKqQv_fC5RGEs7kn4rSVgJR2U0dp6uOh_SjmkcYeC3TGZxEGtNMQFkgAaUGBi6QC0P3uGxMRHnH1t868SVc7hR3O/s320/aribibi+gusano.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aribibi Gusano</td></tr>
</tbody></table><br />
<em>L'Aribibi Gusano anch'esso appartenente alla famiglia dei capsicum chineese, è un peperoncino molto piccante dalla strana forma di vermicello, proviene dalla Bolivia</em><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNLEAZyXuZfj6V4FYcBu9VTmhI3GmKyxCe0tTa778I0698iYd33WFI22LFrWXL2Gj2svOEe8v2oV12doOiPv1WQLEsT7evCPp5SiNARATrPHGMSwCBR5SstlTTiMAW1o15c805PaAt/s1600/big+bang+chocolate+naga.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="318" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNLEAZyXuZfj6V4FYcBu9VTmhI3GmKyxCe0tTa778I0698iYd33WFI22LFrWXL2Gj2svOEe8v2oV12doOiPv1WQLEsT7evCPp5SiNARATrPHGMSwCBR5SstlTTiMAW1o15c805PaAt/s320/big+bang+chocolate+naga.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Big Bang Chocolate Naga</td></tr>
</tbody></table> <em>Appartenente alla famiglia dei capsicum chineese, è un peperoncino molto piccante, variante del Naga Morich</em><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi359mxU_17OoSVZqH5JtStvBUV0F3JLKRthvNoI2bOaVRToc1miPEeg6eRM9xuQx6cohgE59NAR4iKHTFLdHd6VYTMghedP17EEkYTNBlOXADK757we-wYleiA6lXVcg2RwowBRttb/s1600/cap+1035+type2.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="316" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi359mxU_17OoSVZqH5JtStvBUV0F3JLKRthvNoI2bOaVRToc1miPEeg6eRM9xuQx6cohgE59NAR4iKHTFLdHd6VYTMghedP17EEkYTNBlOXADK757we-wYleiA6lXVcg2RwowBRttb/s320/cap+1035+type2.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cap 1035 typeII</td></tr>
</tbody></table><em>Altra varietà di Capsicum Chineese, molto piccante, con caratteristica forma dei suoi frutti</em><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTSNRN3mgYQZLlbqyttvl4l43R4RraI4iDc49LX7JfRqD9e0sRL6syzWf8HnK1_wyCkcn5lc-i4DsnOB9gXh5smd8rzyYFttN_mfOuBjosimhPZRPCVHLZiZk2juSBUCzI6dhPfkWe/s1600/chocolate+buth+jolokia.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="316" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTSNRN3mgYQZLlbqyttvl4l43R4RraI4iDc49LX7JfRqD9e0sRL6syzWf8HnK1_wyCkcn5lc-i4DsnOB9gXh5smd8rzyYFttN_mfOuBjosimhPZRPCVHLZiZk2juSBUCzI6dhPfkWe/s320/chocolate+buth+jolokia.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chocolate Buth Jolokia</td></tr>
</tbody></table><em>Questa varietà i cui frutti a maturazione hanno un colore marrone scuro, è stata ottenuta nel 2008 da un azienda Indiana. E' un peperoncino molto piccante della varietà capsicum chinense</em><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiWN73_hC5RvK3QH8BEFFSuh4A4gvzx0EsUsXm-Sc8tMtkJp-kiPEukUyqZAf9GOViboQEhhriyoa4xdeVp6C55BWHsDxYdWB53x92eayZCH96bjyEMHZGykLo8K7rtRDJGd03ir-E/s1600/ecuadorian+brown.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="213" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiWN73_hC5RvK3QH8BEFFSuh4A4gvzx0EsUsXm-Sc8tMtkJp-kiPEukUyqZAf9GOViboQEhhriyoa4xdeVp6C55BWHsDxYdWB53x92eayZCH96bjyEMHZGykLo8K7rtRDJGd03ir-E/s320/ecuadorian+brown.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ecuadorian Brown</td></tr>
</tbody></table><em>Varietà capsicum chinense, peperoncino molto piccante proveniente dall'Ecuador</em><br />
<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEvcWLRHRvdR8QdsGk7v5N7G8wwCkBwhmaDpKd73BvWMlvSsYujW36nrGgrrGF3qRh4sOahiuSc5HTSEqlOfgqlcaXiTpwNnUBUljs6-sko6W9iHGtus2NL5rWmPCHO2HHbUI55PY5/s1600/green+habanero.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="318" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEvcWLRHRvdR8QdsGk7v5N7G8wwCkBwhmaDpKd73BvWMlvSsYujW36nrGgrrGF3qRh4sOahiuSc5HTSEqlOfgqlcaXiTpwNnUBUljs6-sko6W9iHGtus2NL5rWmPCHO2HHbUI55PY5/s320/green+habanero.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Green Habanero</td></tr>
</tbody></table><div align="justify"><em>Questa varietà di habanero ancora non è considerata stabile al 100% anche se negli ultimi tempi non ci sono state variazioni nelle caratteristiche della pianta, dei frutti e del sapore. E' un peperoncino molto piccante</em></div><div align="justify"><br />
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</div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNsx3NngIABEcVjtDfPHxCV9osNLaTuzgpzQ7TO7H9czoyuIT5CUqyrE1-qgQ5pvhXmJEx7psLZ-43ity7dFgfMscPN_LnuwebjHxcjFnGN2geBzHpbek3z4UXbAvqszG_0f382EZs/s1600/bhut+jolokia+improved+strain+2.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" oda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNsx3NngIABEcVjtDfPHxCV9osNLaTuzgpzQ7TO7H9czoyuIT5CUqyrE1-qgQ5pvhXmJEx7psLZ-43ity7dFgfMscPN_LnuwebjHxcjFnGN2geBzHpbek3z4UXbAvqszG_0f382EZs/s320/bhut+jolokia+improved+strain+2.jpeg" width="318" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bhut Jolokya Improved Strain 2</td></tr>
</tbody></table><div align="justify"><em>Super piccante della famiglia Capsicum Chinense, una chicca per gli amanti.</em></div><div align="justify"><br />
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</div><div align="left"></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-49610477527733270862011-07-04T14:37:00.000-07:002012-06-19T06:44:17.637-07:00Sellaronda Hero 2011 - Resoconto<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: center;"><div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinZ0r5NSiin_X4ILr6aEB5DmYTkA90MwS2lC5ayzMJpLuOjHQWRnZd3d0m9bS1jZ0DoX7HejhHqk5R4mJkbB5DVlgLxZvFnN5tZiMMYCdAzfj-2G-gLpt7g3lkH1f44MudMZt5XZRk/s1600/Sellaronda+Hero+2011.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="114" i$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinZ0r5NSiin_X4ILr6aEB5DmYTkA90MwS2lC5ayzMJpLuOjHQWRnZd3d0m9bS1jZ0DoX7HejhHqk5R4mJkbB5DVlgLxZvFnN5tZiMMYCdAzfj-2G-gLpt7g3lkH1f44MudMZt5XZRk/s320/Sellaronda+Hero+2011.jpeg" width="320" /></a></div>
</div>
</td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Profilo altimetrico e frequenza cardiaca</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVAMv3S6RIHQSlK55uT6KWQXRT9jxxUUxv1zmfkasucc98443MhhzVuHenSwuu5G8x6iNh_WouIX0XxJfAxeLVn927P_IhcMY2W29Avb320ZBYHk1P6E7sx-X5xREo2JDPRen_ZdKq/s1600/Sellaronda+Hero+2011+planimetria.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="179" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVAMv3S6RIHQSlK55uT6KWQXRT9jxxUUxv1zmfkasucc98443MhhzVuHenSwuu5G8x6iNh_WouIX0XxJfAxeLVn927P_IhcMY2W29Avb320ZBYHk1P6E7sx-X5xREo2JDPRen_ZdKq/s320/Sellaronda+Hero+2011+planimetria.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vista del percorso fatto da google earth</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Eccomi quà, rientrato da Selva di Val Gardena, dopo aver cenato e scaricato le foto scattate in questo fine settimana dedicato al relax ed allo sport immerso nella natura.</span></i></span></b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: Arial;">Dopo mesi di attesa è arrivato il momento di partire, venerdi mattina alle 3 sveglia e vestizione, come al solito per me alzarsi al buio mette tristezza ed angoscia, ovunque io vada e qualunque ne sia la destinazione. Mia madre come sempre sveglia che prepara la colazione, il borsone già pronto da giovedi sera, spero tra me e me di non aver dimenticato nulla. Mi vesto, vado in cucina, mangio qualche biscotto, e sorseggio un thè nero bollente, accatto una banana per il viaggio ed esco di casa. Fuori è ancora buio, arrivo davanti al bar, mi sdraio sulla panchina che si trova sotto la pensilina dell'autobus in attesa degli amici che alle 4 dovrebbero passare a prendermi. Infatti puntuali ecco Pacio, Natale e Dick con la vettura, carico il borsone e salgo dietro, manca Enrico il quale telefona e ci dice che sarebbe venuto su evitando di farci passare da casa sua. Alle 4.30 partiamo alla volta di Selva di Val Gardena, una pazzia, un momento atteso da mesi, una pazzia soprattutto per me ed Enrico che siamo iscritti al percorso lungo (82 km per 4200 metri di dislivello dichiarati), per me una scommessa vera e propria visto lo scarso grado di preparazione. Enrico provvede subito a ravvivare il clima con battute varie, poi ovviamente la discussione verte subito su quella che sarà la giornata clou di sabato, l'evento tanto atteso da tutti. I km volano, è l'alba, verso le 6.30 decidiamo di fermarci per una breve sosta in un Autogrill, il tempo di andare in bagno, azzannare un panino col prosciutto e bere un succo alla pesca e si riparte. Intanto ci chiamano gli altri del gruppo che erano all'altezza di Falconara più indietro rispetto a noi che eravamo appena usciti dalla regione Marche. I Km scorrono rapidamente sotto le ruote, il traffico non è eccessivo e dopo 6 ore esatte arriviamo a Selva di Val Gardena.</span></i></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: Arial;">Inutile dire lo spettacolo che si apre alla vista, montagne ovunque, boschi, prati verdi e curati, casine di legno dalla tipica architettura tirolese, temperatura frizzante nonostante il sole battente. Troviamo subito il nostro garnì, è situato a meno di 500 metri dalla piazza centrale, come tutte le case del posto è grazioso, gestito da una coppia sulla settantina, gioviale direi, persone gentili ed ospitali, poco tedesche e molto italiane, solo l'accento fortemente tedeschizzante lascia intravedere o meglio ci ricorda che ci troviamo in un mondo diverso da quello a cui siamo abituati.</span></i></span></b></div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyu7GlBD1RUIR93E5NZ8uYwu7Oj-ZMDCux_ncIkkg0JSzNPY_kXRygczd7fkLJBoNJZZdGM_loOO8xEUTMazFagFLgibLmAoAvIOWluyLcsCivIG0lu3ytDwE7QvXxGbnC9X76Z9ia/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+010.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" i$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyu7GlBD1RUIR93E5NZ8uYwu7Oj-ZMDCux_ncIkkg0JSzNPY_kXRygczd7fkLJBoNJZZdGM_loOO8xEUTMazFagFLgibLmAoAvIOWluyLcsCivIG0lu3ytDwE7QvXxGbnC9X76Z9ia/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+010.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Garnì che abbiamo scelto</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Provvediamo subito a scaricare le nostre biciclette ed a riporle in garage, dopodichè prendiamo possesso delle nostre camere, portiamo su i borsoni. A me tocca una cameretta al terzo piano con Natale ed Enrico. Cameretta confortevole con bagno, dalla finestra visuale incantevole, prati e montagne a vista d'occhio. Prepariamo l'abbigliamento per la gara di sabato mattina, si discute tra noi sull'opportunità o meno di abbigliamento invernale, guanti lunghi o corti, giubbino antivento o smanicato, una borraccia o due o zainetto idrico? Insomma i soliti discorsi tra bikers non professionisti che invece di preoccuparsi delle tattiche di gara, si preoccupano di trovare al più presto un ristorantino decente, di non prendere eccessivamente freddo all'indomani etc etc. Preparato l'abbigliamento per il giorno della gara, sistemate le borse, rinfrescati, decidiamo di uscire e farci una passeggiatina per Selva di Val Gardena alla ricerca principalmente di un ristorantino dove desinare, ma prima Enrico deve mettere mano alla sua bike, il giorno prima di partire aveva subito un piccolo danno all'impianto frenante, così nel mentre anche io approfitto per sistemare la telecamerina Contour Gps appena acquistata sul manubrio della bici e di gonfiare le sospensioni.</span></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div align="justify" class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8fAXg1Dthh3Z1i8439zxubhn2W7OgeELEhAVSD2JvQPS58F30bExhJMiQSwB2bzrAbCseI8iKSPZM5jKTHAPgc0HvcFNAzMXFF8HX3MGGAXO8nPT_hC3FDhpcR7NSPVWwrpDQUxjb/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+008.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8fAXg1Dthh3Z1i8439zxubhn2W7OgeELEhAVSD2JvQPS58F30bExhJMiQSwB2bzrAbCseI8iKSPZM5jKTHAPgc0HvcFNAzMXFF8HX3MGGAXO8nPT_hC3FDhpcR7NSPVWwrpDQUxjb/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+008.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Tra una battuta ed un altra alla fine Righetto e Natale terminano la manutenzione della bici e ci muoviamo per fare una passeggiata verso Selva di Val Gardena, inutile dire che lo sguardo spazia verso quelle montagne consacrate "Patrimonio dell'umanità dall'Unesco". Colpisce l'ordine e la pulizia, il decoro e soprattutto l'assenza di caos, la pace e la tranquillità regnano sovrani in questa vallata, una pace che all'indomani sarà rotta dal fruscio di tanti copertoni che saliranno su quelle erte sterrate.</span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixFD4ezNuWaXLjDZJGpBIFvSdUjmk4msjw0vICdSqjMnYVUjlKt1R-U-1gbg06SrZ0uF44S46_eAe_wk8M96T8Z26MCVIZZALxNU1h5KqVc3OBALUMFK8vdmAV0sUWfqqF_XEIRZoM/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+009.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixFD4ezNuWaXLjDZJGpBIFvSdUjmk4msjw0vICdSqjMnYVUjlKt1R-U-1gbg06SrZ0uF44S46_eAe_wk8M96T8Z26MCVIZZALxNU1h5KqVc3OBALUMFK8vdmAV0sUWfqqF_XEIRZoM/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+009.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Da un lato certi panorami ti rilassano e ti fanno capire quanto il mondo che ci circonda sia prezioso, bello, ed ospitale e quanto noi umani riusciamo a complicarci l'esistenza non rispettandolo. Da un lato però, osservare quelle montagne maestose, quei sentieri che a malapena si intravedono, ti mette ansia, dici tra te e te, ma io domattina mi devo arrampicare fin lassù? Non ce la farò mai, il bello è che lo pensi ma non osi dirlo per non causare lo sfottò micidiale dei compagni di squadra nella fattispecie Cicino.</span></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh35UBuq-w-39zrb6TjljjbJgod44kdku4ig_EDXw3_LGj2An6BpTFyDecMVuUL764ouuhRFUQgAVusS2kKIhJHwmMplak_5H8rEmmv2zm976MM9hQIynSTBluVVacAZQIKp2W1bWVS/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+012.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh35UBuq-w-39zrb6TjljjbJgod44kdku4ig_EDXw3_LGj2An6BpTFyDecMVuUL764ouuhRFUQgAVusS2kKIhJHwmMplak_5H8rEmmv2zm976MM9hQIynSTBluVVacAZQIKp2W1bWVS/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+012.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Piano piano arriviamo nel centro di Selva di Val Gardena dove incontriamo gli altri cingolani arrivati da poco, scambiamo quattro chiacchiere con tutti, subito sfottò e prime foto. Nella piazzetta è già tutto un via vai di bikers provenienti da ogni dove anche dall'estero (Slovenia, Austria, Germania, Svizzera, Francia etc) gente che si ritrova sistematicamente ad ogni gara, gente che abita a centinaia di km di distanza, gente conosciuta sui social network o nei forum dedicati a questo sport, una pratica quella della mountain bike che fa nascere molte amicizie tutte all'insegna della cordialità e dello sport all'aria aperta.</span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRxDg2JUOygGq7AKHiv5ijvlh8EvXpzaYdYblNUrk0k1pYQyB6KmnKoN9GQ2gU_vtB7VA0XOLuiyX5DRIL8jLPQm3ZJ2vEgmuzLlHATdmTu-EgkKl7wI6922BmbCaHGHF9hy45JkJj/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+011.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRxDg2JUOygGq7AKHiv5ijvlh8EvXpzaYdYblNUrk0k1pYQyB6KmnKoN9GQ2gU_vtB7VA0XOLuiyX5DRIL8jLPQm3ZJ2vEgmuzLlHATdmTu-EgkKl7wI6922BmbCaHGHF9hy45JkJj/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+011.jpg" width="320" /></i></span></a><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Nel frattempo si fanno le 12.30, urge trovare subito un <u>"restaurant",</u> noi siamo quelli della pagnotta, si pedala è vero ma <u>"quanno sà da magnà sà da magnà",</u> e come sempre succede quando il gruppo è numeroso, c'è sempre chi mangerebbe un panino, chi invece come me e Cicino non rinuncia ad un buon piatto caldo. Alla fine si prende la decisione, entriamo da Rino una locanda dall'aspetto invitante ed infatti al suo interno c'è il pienone, buon segno questo. Ci si siede, ovviamente io e Cicino affiancati, il cameriere è Pakistano, un pakistano che parla non solo bene l'italiano ma lo fa anche con una inflessione Trentina. Siamo disposti su due tavoli, tutti alla fine optiamo per i carboidrati visto l'impegno agonistico della mattina successiva, in teoria non dovremmo bere vino, nemmeno l'acqua gassata, solo sughi semplici, leggeri, carboidrati semplici come pasta integrale, ed invece è l'apoteosi. In pochi rispettano la regola del ciclista, io e Cicino non sappiamo resistere al sugo di capriolo, idem Palmiano e Carlo Alberto, qualcuno opta per il classico pomodoro e basilico, altri per le penne arrabbiate, qualcuno per la polenta. Per secondo insalatone, affettati e crescia. Insomma siamo proprio incorreggibili, non miglioriamo mai, però devo dire che il ristorante alla fine non era male, la pasta pensavo non fosse un granchè invece era ben cotta e il sugo niente male. </i></span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i> </i></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjl5zfa6yxslikdiPNw30ghmOnsdgMLC2a58OGXVfW64Rl4hp4M_FCbkxegWrP88kYTLA5o8SDu8yRqOPNFTvcD9vURt7PWneFLPckcn7lDmYhGOZEdl8G48b-TDL1gDZzq8lZ0143/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjl5zfa6yxslikdiPNw30ghmOnsdgMLC2a58OGXVfW64Rl4hp4M_FCbkxegWrP88kYTLA5o8SDu8yRqOPNFTvcD9vURt7PWneFLPckcn7lDmYhGOZEdl8G48b-TDL1gDZzq8lZ0143/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+016.jpg" width="320" /></a><b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Qui a fianco io e Cicino nella piazzetta di Selva di Val Gardena poco prima di andare a pranzo. Come si può ben vedere forma super smagliante per entrambi. Siamo perfettamente pronti per affrontare il pranzo, la prova più impegnativa. Lui ovviamente vuol far notare come sia più in forma del sottoscritto.</span></i></b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjiJsm9GXvVUfKp9_faCa40YCxmORsD6DpbqDXaQbtOZgU0fQ0cx8SwbvdgqBshZPyHB2Bkd1CoISTz8ws6Svp-YXFVfrB2u_8aRCkzJdIgwCK0lxMgqHDtOgXyzJNQHA8p1IRps_b/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+019.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjiJsm9GXvVUfKp9_faCa40YCxmORsD6DpbqDXaQbtOZgU0fQ0cx8SwbvdgqBshZPyHB2Bkd1CoISTz8ws6Svp-YXFVfrB2u_8aRCkzJdIgwCK0lxMgqHDtOgXyzJNQHA8p1IRps_b/s200/Sella+Ronda+Hero+2011+019.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Siamo costretti a mostrare le cosce</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7d1Wvv_LHtfZC60k7T3BSp_1sqDZ4LrLF-8ijaM0zAaVDAYSPdz6i8ukVnRscILvWPb55VKdSTjvEOD5UmdAAGjPIxVkve1lzZjaaNa4QvNyf_m8AQV6GAsI_sAoEMwlqgnvOHpx/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+023.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7d1Wvv_LHtfZC60k7T3BSp_1sqDZ4LrLF-8ijaM0zAaVDAYSPdz6i8ukVnRscILvWPb55VKdSTjvEOD5UmdAAGjPIxVkve1lzZjaaNa4QvNyf_m8AQV6GAsI_sAoEMwlqgnvOHpx/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+023.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io e Cicino in un brindisi prima di dare inizio alle danze</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsW6BCldIDmMkhZt44eESwkjo8APUoSzD65NbO7vJE2Km0MBTngnrnsT-kQXnnxOFGUioIVF0glguhlka82S6h2DR98npGyZvL4YKNPQs-P4EepD_mZuBTHFSgHJ07D3-pjQK1Fh1e/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+022.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsW6BCldIDmMkhZt44eESwkjo8APUoSzD65NbO7vJE2Km0MBTngnrnsT-kQXnnxOFGUioIVF0glguhlka82S6h2DR98npGyZvL4YKNPQs-P4EepD_mZuBTHFSgHJ07D3-pjQK1Fh1e/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+022.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io Enrico e Dick in attesa di entrare al ristorante</td></tr>
</tbody></table>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQQLRb5fkmQAMqaUCfDwND5FOUeWY5Zw2mrSvu34LcAVsaDJiBG5tfRGViLsZv29d89gVBitM0w3is4dR9tawgGJnsU5Dh2dyM94OqAZ1DWzVkofY7-oIAM-ZwE0xjg_aEo6EToaMB/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+027.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQQLRb5fkmQAMqaUCfDwND5FOUeWY5Zw2mrSvu34LcAVsaDJiBG5tfRGViLsZv29d89gVBitM0w3is4dR9tawgGJnsU5Dh2dyM94OqAZ1DWzVkofY7-oIAM-ZwE0xjg_aEo6EToaMB/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+027.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Palmiano ha fatto secco un capriolo</td></tr>
</tbody></table>
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</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbKxTIFIcqWNqMrhv0KckaAjAOxecbvP9iC4Pc4SyxqFy_-DrNYUvUQF6ZMcGu5IBlXCpdQAHBAsfDY0gennOzs_YrPZqdudTyILlOHMnMS_7QEMF7dQlzmW5TJM3OEPPoAL37H3yP/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+024.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbKxTIFIcqWNqMrhv0KckaAjAOxecbvP9iC4Pc4SyxqFy_-DrNYUvUQF6ZMcGu5IBlXCpdQAHBAsfDY0gennOzs_YrPZqdudTyILlOHMnMS_7QEMF7dQlzmW5TJM3OEPPoAL37H3yP/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+024.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E si cenaaaaaaa</td></tr>
</tbody></table>
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<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Finito il pranzo qualcuno va nel Garnì a dormire, qualcuno a spasso e poi tutti a ritirare i pacchi gara nella piazzetta. Io, Dick, e Pacio decidiamo di farci un giretto per Selva di Val Gardena e poi di salire in cabinovia fino al Dantecerpies, la prima terribile salita di giornata, 5 km circa per 700 metri di dislivello. In cabinovia, mentre saliamo verso la vetta, vediamo dei biker che salgono su quella salita, mi domando, <u>ma io domattina devo salire di qui? Ma siamo matti? Ma come ci ho pensato. Io non ce la faccio, schiatterò qui nella prima salita che vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.</u></span></i></b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYiu6E4BWN4RARzkvC47IDT6zFLR54xbQqM6lMvzAJj33g2miJ3NYdfMwKPsW6NjJgX2er-fE0Ez9TGpsVbCIWSPsQJTmX0qy5Iz3HSL7ym5s28sC6QzTuKY4pTNf7SwHfZJla0Nem/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+038.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYiu6E4BWN4RARzkvC47IDT6zFLR54xbQqM6lMvzAJj33g2miJ3NYdfMwKPsW6NjJgX2er-fE0Ez9TGpsVbCIWSPsQJTmX0qy5Iz3HSL7ym5s28sC6QzTuKY4pTNf7SwHfZJla0Nem/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+038.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">In cabinovia verso Dantecerpies</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyO7h7mDCYfYbLkwfeA8NlcdqxCH08EuzrEwi3vFte2AKw8JTMiMTuCa7r1NPpBjq-fmgQBLzWXGcWolFJPenWaH1zVwX7YLbFHm8FZkScHf29NzWLE22tjNchj0veB1Y7caglCnvC/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+042.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyO7h7mDCYfYbLkwfeA8NlcdqxCH08EuzrEwi3vFte2AKw8JTMiMTuCa7r1NPpBjq-fmgQBLzWXGcWolFJPenWaH1zVwX7YLbFHm8FZkScHf29NzWLE22tjNchj0veB1Y7caglCnvC/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+042.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzAnNETH3FN-k8oo6omzTzxFjmj4OZxj7dBn4JHXWj7FfgeB7cN_z8qa2IRk0gNfD-ZNQVbLsySJRJ8y6IcG94fCdyOiF20h0qxZXMOipLT1JtupcwmwRLgFoOWrMzZNEZnoBM458u/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+044.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzAnNETH3FN-k8oo6omzTzxFjmj4OZxj7dBn4JHXWj7FfgeB7cN_z8qa2IRk0gNfD-ZNQVbLsySJRJ8y6IcG94fCdyOiF20h0qxZXMOipLT1JtupcwmwRLgFoOWrMzZNEZnoBM458u/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+044.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS96lOoxpm3qE7EYx9i_VEpuY-diohTC8Kda5d40C080cnA1Ik9dC3_Dg5JatWJ7PZSE_MKQABWn2IMANXbtj0HbSGCu3Z6Tq0v6AmZp-nGkE-EDKrJViQX3LxrBTQcTHffZJ9hhzY/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+045.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS96lOoxpm3qE7EYx9i_VEpuY-diohTC8Kda5d40C080cnA1Ik9dC3_Dg5JatWJ7PZSE_MKQABWn2IMANXbtj0HbSGCu3Z6Tq0v6AmZp-nGkE-EDKrJViQX3LxrBTQcTHffZJ9hhzY/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+045.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
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<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Arrivati in cima lo spettacolo è mozzafiato, lo sguardo si perde tra vette maestose e più in basso prati, boschi, stradine, mulattiere. La temperatura è rigida un bel pò, direi moooolto fresca. Penso tra me e me chi mi porterà fin li domattina? E pensare che questa è una delle 4 salite che dovremo affrontare, ammesso che si finisca per superare la prima, le altre come le affronteremo? Guardo lontano, sullo sfondo vedo Arabba, e li ci dovremo arrivare, poi risaliremo verso Pralongià, Campolongo, Corvara, Porta Vescovo, Passo Pordoi, Canazei, Campitello di Fassa, Passo Duron, Santa Cristina e di nuovo Selva di Val gardena. Al solo pensiero sto male, ma ormai è tardi, non si può tornare indietro. Scattiamo qualche foto dal terrazzone, l'aria punge, mi metto il maglione sento proprio che non è il clima ideale per fare il vitellone da spiaggia. Mentre facciamo qualche scatto, sotto arriva qualche bikers che ha provato la salita del Dantecerpies in anteprima, scambiamo qualche battuta e capisco che non sarà affatto una passeggiata, dentro di me penso che sono matti, sprecare le energie il giorno prima della gara, a me sembra già di essermi stancato salendo in cabinovia. Rientriamo nel locale e ci sediamo ad un tavolo per un thè con una specie di Rhum. Caldo, bollente, però sono sincero fa schifo, dolciastro una specie di Punch bleeeeaaarrrkkkk, mi mette solo sete. Alla fine decidiamo di rientrare alla base per ritirare i pacchi gara. La piazzetta di Selva di Val Gardena è colma di bikers provenienti da ogni dove, per il ritiro dei pacchi gara si è già formata una lunga fila, alcuni dei nostri sono già in posizione, decidiamo di non perdere tempo e di metterci in fila sotto il sole anche noi, prima si inizia e prima si finisce.</span> </b></i><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsH5t1Zeo6sGVAKUDmdENTFgpw7ulKqRGrzNHzqjj8VAykNrTcwtIJ1w5MyCleVTtBcLbEivQgC4LuGqsA-uw3qb5cDPpG6vV4d_AAA0sx_hXid5GvKnb5DGh-F_Xk-VyCriXkcShq/s1600/Immag0692.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsH5t1Zeo6sGVAKUDmdENTFgpw7ulKqRGrzNHzqjj8VAykNrTcwtIJ1w5MyCleVTtBcLbEivQgC4LuGqsA-uw3qb5cDPpG6vV4d_AAA0sx_hXid5GvKnb5DGh-F_Xk-VyCriXkcShq/s320/Immag0692.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La fila per ritirare il pacco gara</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH0pZolNZ6m6TrbdPLYnxULmEtfLwK09vtC6cPHs-UeADVlBjH4dYyNcc4VgAywyOpQlKfBSZs9zPoCyesKIfneVqi0KdFzwdIyCu9N74LryCRMRdTsos-lt4l8z4QkFx6CY4sds1j/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+030.jpg" imageanchor="1" style="height: 246px; margin-left: auto; margin-right: auto; width: 353px;"><img border="0" height="240" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH0pZolNZ6m6TrbdPLYnxULmEtfLwK09vtC6cPHs-UeADVlBjH4dYyNcc4VgAywyOpQlKfBSZs9zPoCyesKIfneVqi0KdFzwdIyCu9N74LryCRMRdTsos-lt4l8z4QkFx6CY4sds1j/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+030.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io e il forumendolo Alfà dalla Toscana</td></tr>
</tbody></table>
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</div>
<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Mentre sono in fila sotto il sole si avvicina un biker che mi chiede se sono <u>Bikersgiant</u> alias il <u>Toro dell'Adriatico</u>, e io gli dico si sono proprio io e tu chi sei? Lui sorridente mi da la mano e </span><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">si qualifica come Alfà il forumendolo Alfà. Gli chiedo come abbia fatto a riconoscermi e lui ridendo ha detto :"si sentiva in tutta la piazza un profumo di Dopobarba allo zafferano e basilico e mi sono detto ci deve essere Bikersgiant in giro". Ci siamo messi tutti a ridere perchè erano giorni che sul forum <a href="http://www.mtb-forum.it/">http://www.mtb-forum.it/</a> dicevo di avere acquistato in erboristeria questo dopobarba allo zafferano e lui scherzosamente ne ha approfittato. Dopo di lui sono arrivati altri due bikers veneti mi pare, anche loro membri del forum che mi si sono avvicinati chiedendomi se fossi il Toro dell'Adriatico. Piano piano insomma come sempre avviene in queste manifestazioni si finisce per conoscere un sacco di gente nuova che condivide con te la stessa passione per la bicicletta, l'ambiente, lo sport. Infine ecco i migliori <u>gli sbubbybikers</u> dall'Emilia Romagna, i forumendoli Achille e Teora, due inseparabili bikers che girano l'Italia e non solo in sella alle loro biciclette e con i quali ogni tanto ci siamo incontrati. Anche con loro la foto ricordo è d'obbligo.</span></b></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM6kiAyUPLzdHCo15mUoSMM26fR9IluS4UB-5ciWuZyHwuK6fgwR7p-u_QKAzw7o1MX7A6GtHmn7NasiaY8oWmBYntRuSr1dnyihGX-DZdXUjzuhQHbQPUReI46xUG_0y4wqTW98dT/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+032.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM6kiAyUPLzdHCo15mUoSMM26fR9IluS4UB-5ciWuZyHwuK6fgwR7p-u_QKAzw7o1MX7A6GtHmn7NasiaY8oWmBYntRuSr1dnyihGX-DZdXUjzuhQHbQPUReI46xUG_0y4wqTW98dT/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+032.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Scambiamo quattro chiacchiere, commenti sulla gara del giorno dopo, poi ognuno prende la sua strada non appena abbiamo ritirato i pacchi gara. Veramente una piccola incazzatura l'abbiamo rimediata anche oggi. Purtroppo due nostri compagni di squadra, all'ultimo momento non hanno potuto partecipare e non sono venuti a Selva. Come sempre avviene, quando qualcuno che ha regolarmente pagato l'iscrizione non può venire, gli altri si premurano di ritirargli il pacco gara in modo da portargli il gadget che in questo caso è uno zaino e una maglietta da gara. Ebbene non c'è stato verso di farsi dare il pacco gara nonostante i nostri compagni avessero pagato regolarmente l'iscrizione. Ritirati i pacchi gara si torna velocemente al Garnì per riporlo e poi di nuovo al centro per cercare un ristorante dove cenare. Stavolta non è facile, tutti i ristoranti sono pieni, camminiamo un bel pò prima di riuscire a trovarne uno. A me non ispira molta fiducia, non so perchè, non c'è molta gente mentre negli altri ristoranti c'è la fila fuori. Ormai siamo in ballo e balliamo. Anche stasera carboidrati, io e qualcun altro ci spariamo uno spaghettone aglio, olio e peperoncino, e per secondo un insalatona. Un bel vino rosso a coronamento della cena. Bè alla fine ammetto che non abbiamo mangiato male. Verso le 22.30 ci alziamo da tavola, stanchi, anche un pò tesi, nessuno lo vuole ammettere, ma quello che ci aspetta la mattina dopo un pò ci fa pensare. Fuori dal ristorante l'aria è rigida, anzi è proprio freddo, il cappuccio che ho in testa non basta, nemmeno il maglione mi riscalda a dovere, meglio affrettarsi verso il garnì e mettersi sotto le coperte. In camera si controllano le ultime cose, tutto pronto, la telecamerina la metto a caricare, idem per il cellulare, preparo 20 euro da mettere nel taschino, non si sa mai potrebbero tornare utili la mattina dopo, l'abbigliamento è tutto pronto, ci sdraiamo, un occhiata alla televisione, e visto che non c'è nulla di interessante spegniamo le luci e proviamo a dormire. Non nego che non dormo molto, purtroppo quando cambio letto e sono fuori casa, specialmente la prima notte, non riesco a prendere sonno. Non mi addormento subito e comunque mi sveglio diverse volte, è normale, speriamo che l'aver dormito in maniera non ottimale non sia pregiudizievole per la resistenza in gara. Ogni tanto quando mi sveglio guardo l'orologio, e non è mai ora di scendere, meglio così, ho sonno, sono stanco e non mi va di alzarmi, finchè arrivano le 6, maledettamente le 6.</span></i></b><br />
<b><i><span style="font-family: Georgia;">Scendo e vado in bagno, intanto anche Enrico e Natale si svegliano, ricontrollo tutto l'armamentario, è tutto ok, inizia la vestizione prima di andare a colazione al piano terra. Enrico come al solito si inventa qualcosa di suo, indossa sotto i pantaloncini da gara, dei pantaloncini imbottiti tipo quelli da sub, dice che considerato che dovrà pedalare tantissime ore, gli serviranno per il soprasella, gli faccio i miei auguri in quanto non credo che siano molto traspiranti. Andiamo al piano terra dove la signora ci ha preparato la classica colazione, tavola imbandita (thè, caffè, latte, succo d'arancia, succo di mela, marmellate varie, salame, prosciutto cotto, biscotti, cioccolata, yogurth magro, patè d'oca, fiocchi d'avena). Io prendo (come ormai faccio da anni), una tazza di thè alla quale faccio seguire un bicchiere di succo d'arancia, mangio una fetta di pane integrale con marmellata e un panino con prosciutto cotto, infine uno yogurth. </span></i></b><br />
<b><i><span style="font-family: Georgia;">E' ora di alzarsi, si torna in camera per gli ultimi preparativi, ho scelto di mettere nello zaino un giubbino antivento e antipioggia smanicato che avevo ricevuto anni prima in una edizione della Dolomiti Superbike, per coprire le braccia dal freddo delle discese o di un eventuale chiusura del cielo con nubi e conseguente abbassamento della temperatura, ho scelto di mettere dei manicotti che all'occorrenza posso tirare giù se fa troppo caldo, sulle spalle lo zainetto dove ho riposto camere d'aria, barrette energetiche, integratori in gel, attrezzi per riparare una foratura etc. Poi giù in garage, monto il mio Garmin Edge 705 (navigatore con cui memorizzerò il percorso e tutti i dati anche del cuore, calorie bruciate, cadenza di pedalata etc etc), poi è la volta della telecamerina HD Contour Gps, è nuova di zecca, non l'ho mai usata. Una volta sistemata sul manubrio, controllo che la direzione delle riprese sia giusta attraverso i puntatori laser. Infine foto di gruppo nel cortile del garnì anche se qualcuno è già scappato per il riscaldamento.</span></i></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj06lCYUKBYtD_go_RWlMoUa8YDI9kb6p1Oh-Lzg_9l_kt7AikkzNnFw5lcKke0D4XPQLiAvDy3uN6bTnYkmlkozcJ8cUHvDRXr3_e4KGrM5SMLhKkp_IIJjQiFJSxptFIKeCMsdWAW/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+056.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj06lCYUKBYtD_go_RWlMoUa8YDI9kb6p1Oh-Lzg_9l_kt7AikkzNnFw5lcKke0D4XPQLiAvDy3uN6bTnYkmlkozcJ8cUHvDRXr3_e4KGrM5SMLhKkp_IIJjQiFJSxptFIKeCMsdWAW/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+056.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
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<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Inforco la mia bici e via direzione Selva Centro. In giro è tutto un via vai di bikers con maglie colorate, tutti in fase di riscaldamento.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Provo a girare un pò per Selva in bici, in pochi minuti noi di Cingoli siamo già finiti uno qui, uno li uno di la, cerco di pedalare agile, di far girare la gamba con calma, pedalo in salita su asfalto, percorro il primo tratto subito dopo la partenza fin dove finisce l'asfalto, il mio problema è sempre la partenza, il motore va sempre subito fuori giri, il cuore schizza in alto, il fiato non si rompe e mi sembra sempre di scoppiare da un momento all'altro. Figuriamoci in gara, quando per sgranare il gruppo gli organizzatori mettono sempre una salita all'inizio, uno, due, tre e si parte, e giù a pedalare, e io in coma sempre per almeno 8/10 km. Oggi spero che non succeda, dicono dipenda dallo scarso allenamento in primis, poi dal fatto che si è fatto poco riscaldamento e male, e inoltre il problema è ancora peggiore se si parte sparati oltre i propri limiti. Oggi deve essere diverso, i km sono tantissimi, il dislivello è elevato, non ho mai fatto un dislivello simile, quindi le parole d'ordine sono due: 1) Cercare di fare un riscaldamento adeguato dopo una colazione adeguata, 2) Non tirare subito a manetta ma pedalare agile e tranquillo secondo le proprie attitudini. Dopo un pò visto che le griglie si vanno riempendo, decido che il riscaldamento può bastare ed insieme ad Enrico entriamo in griglia. Siamo tanti, credo proprio che i 1500 decantati come tetto massimo nelle iscrizioni, sia stato raggiunto abbondantemente.</span></b></i></div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpV8J5KNKy-fGASlPSwyWiH4zaI0k_2U9_UoxTE2ltJadYW_pxPlPJEFtJ-f2FQA53E7tE-SMxuEjqTxaBdtaELFhnhok3eFGbhyphenhyphenR2l2MkEu3OP4tgjJaPF58UX9l7ymaUBho3rWKm/s1600/Immag0700.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpV8J5KNKy-fGASlPSwyWiH4zaI0k_2U9_UoxTE2ltJadYW_pxPlPJEFtJ-f2FQA53E7tE-SMxuEjqTxaBdtaELFhnhok3eFGbhyphenhyphenR2l2MkEu3OP4tgjJaPF58UX9l7ymaUBho3rWKm/s320/Immag0700.jpg" width="240" /></a><b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Nel mentre sono in griglia insieme ad Enrico, mi bussa su una spalla un altro biker dietro di me, anche lui è uno del Forum, incredibile come in queste gran fondo anche grazie ai Social Network ed ai Forum si conosca tanta gente alla quale sei unito da una sana passione per uno sport sano. Noto subito che l'attesa ha qualcosa che non và, manca la musica, una musica sparata che aiuti lo speaker a rendere l'attesa più adrenalinica. </span></i></b></div>
<b> </b><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdQwZrH4KignXuCPjVqwePrp1062316YprbgeDuOiQcIlUiJlTgUrYoUiD-vCpnKYfAx48SrU-XYPn0QE2zl9wBz7WRBafThnR-ymsIGpDMxsY6nW3IsIblR1XTKZI13OWtKdNHiU-/s1600/Immag0701.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdQwZrH4KignXuCPjVqwePrp1062316YprbgeDuOiQcIlUiJlTgUrYoUiD-vCpnKYfAx48SrU-XYPn0QE2zl9wBz7WRBafThnR-ymsIGpDMxsY6nW3IsIblR1XTKZI13OWtKdNHiU-/s320/Immag0701.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Girando il capo indietro nella griglia<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
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<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Mentre aspettiamo, ecco alzarsi in volo l'elicottero della RAI che farà le riprese. Sentire il suo rumore emoziona, la tensione sale, ormai manca pochissimo. Nessun biker parla, tutto intorno è un pullulare di gente, familiari dei bikers, curiosi, turisti etc etc etc. Lo speaker dice che manca pochissimo, 5 minuti scarsi, ormai ci siamo.</b></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia;">Il pensiero corre alla prima salita di giornata, il Dantecerpies che ci porterà poi a Passo Gardena e successivamente ad Arabba. Il giorno prima siamo saliti in cabinovia, e già li mi ero spaventato. Boh? Chi vivrà vedrà. Manca un minuto, la concentrazione sale, tutti in silenzio, si sente solo lo speaker che fa le ultime raccomandazioni ai partecipanti. Poco dopo ecco la partenza, buumm uno sparo i bikers vengono sguinzagliati, si parte, di colpo scompaiono in me quei sentimenti di apatia che mi pervadono prima di ogni gara. Si va piano un pò perchè siamo in salita ed un pò perchè siamo parecchi e onde evitare capriole dannose meglio contare fino a 10. Il tratto asfaltato scorre via veloce, l'andatura è lenta per l'affollamento, meglio così, uno dei punti deboli del sottoscritto sta proprio nelle partenze lampo e nel fatto che spesso rimango solo. Appena lasceremo l'asfalto per la strada brecciata, cominceranno i dolori, infatti da li inizia un lungo tribolare di circa 5 km per circa 700 metri di dislivello. La pendenza è superiore al 20%. Ecco la stazione di partenza della cabinovia, li finisce l'asfalto, si vede già la strada bianca che si impenna, dico tra me e me <u>"io arrivato li scendo e spingo a piedi"</u> poi sempre tra me e me mi dico <u>"Pirla ma vedi quante persone sono ai margini della strada? Scendere ora significherebbe la derisione totale, e poi come pensi di fare 82 km se scendi dopo 2 km?" </u>Così arrivo alla strada brecciata, alzo lo sguardo e vedo una fila interminabile di ciclisti che sale zigzagando sul Dantecerpies. Il cambiamento tra l'asfalto e la strada bianca si sente, la bici non scorre più bene, le gambe accusano il colpo, stringo i denti, lo sguardo corre subito al display del Garmin che funge anche da Cardiofrequenzimetro, la mia preoccupazione più immediata è quella di tenere il cuore sotto soglia, guai ad andare fuori giri subito, non devo andare in acido lattico altrimenti sono fregato e potrebbero arrivare i crampi nel bel mezzo della gara. Provo a concentrarmi, chiudo un secondo gli occhi e cerco di respirare profondamente col naso, cerco di fare in modo che il respiro sia scollegato dalla pedalata, il cuore deve rimanere tranquillo, la gamba non deve farsi prendere dalla frenesia, metto il rampichino che solo a fine gara alcuni mi fanno notare quanto io sia stato pazzoide ad affrontare la Sellaronda con il 28 dietro mentre oggi tutti montano il 32 o addirittura il 36, questo significa che io pedalo in salita con almeno due marce in meno degli altri. </span></i></b></div>
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<b></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3XZVoyJFq0gEsS07pDMwhE9QHMXL_tT3i90Nk-9GiwTxFYb6ZBNFgoTKkJmxfgmNIXS_EyuHOd-k5JMoCAPKzgGkW1haO-QjvhK1fqcxgdkFFwxrGR806ABwmXACSvauuOGO-G-L_/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+123.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3XZVoyJFq0gEsS07pDMwhE9QHMXL_tT3i90Nk-9GiwTxFYb6ZBNFgoTKkJmxfgmNIXS_EyuHOd-k5JMoCAPKzgGkW1haO-QjvhK1fqcxgdkFFwxrGR806ABwmXACSvauuOGO-G-L_/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+123.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Tutto intorno è silenzio, ora non parla più nessuno, si sente solo il fruscio dei copertoni delle mountain bike che scorrono faticosamente sulla salita, qualcuno ogni tanto pedala lateralmente cercando di passare sull'erba poichè la pendenza ed il fondo a volte rendono difficoltoso lo stare in piedi a bassi regimi. Nessuno parla, tutti concentrati, intorno le cime maestose, per fortuna il primo tratto è in ombra e quindi si riesce anche a non farsi prendere dall'afa, mi accorgo che nonostante la fatica, la schiena pare reggere, le mie 3 vertebre schiacciate non fanno i capricci, il mio sedere idem, la pedalata è regolare, il cuore non sale, insomma pensavo peggio. Ad un certo punto davanti a me vedo una maglia rossa e nera, una maglia familiare, ormai Enrico il mio compagno di squadra è partito, mi ha staccato, lui è più allenato di me, nel frattempo il biker con la maglia rossa e nera, è sempre più vicino, pedala anche lui con il suo ritmo, per un pò gli sto dietro, è uno degli sbubbybikers, gli sto a ruota, poi dopo un tornante comincio a superarlo, lo affianco, a questo punto lo riconosco, è Teora. Cavolo mi dico, qualcosa non torna, lui è più allenato di me, prende spesso la bici eppure è qui con me. Piano piano lo stacco, rimane indietro, la mia pedalata è più fluida, continuo a salire, guardo in alto e in lontananza vedo la cima, di strada ce ne è molta ancora. Ad un certo punto la pendenza si fa più pesante, la velocità già blanda diminuisce, gli occhiali mi si appannano col vapore del sudore, non posso lasciare la mano dal manubrio, con oltre il 20% di pendenza ed il fondo non certo liscio rischierei di cadere o di perdere aderenza col terreno, allora soffio verso gli occhi nella speranza che le lenti si ripuliscano quel pò che mi permetta di vedere dove poggiano le ruote, ma niente da fare. Ad un certo punto quello che temevo, non vedendo dove mettevo le ruote, finisco per beccare un tratto più ghiaioso e la ruota gira a vuoto, così che metto il piede a terra. Ne approfitto per ripulire le lenti degli occhiali e per tirare il fiato, estraggo la macchinetta fotografica, aspetto Teora e gli faccio una foto. </span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5nxC1xiSctMMZq70sNWJ40QatzVzgN4wd2tDGi4ZqLXtczC54IwFrLfRN0tDbJxMJSlgIlvjR1hSBWoFcjGB6rlzmbBMQN5cnrysXEUFBKJ9xGPaQBRkkm3NzMp2c2cAgXmKyg3lt/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+057.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5nxC1xiSctMMZq70sNWJ40QatzVzgN4wd2tDGi4ZqLXtczC54IwFrLfRN0tDbJxMJSlgIlvjR1hSBWoFcjGB6rlzmbBMQN5cnrysXEUFBKJ9xGPaQBRkkm3NzMp2c2cAgXmKyg3lt/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+057.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Teora spinge sul Dantecerpies</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Spingo per qualche decina di metri, cerco un punto meno ripido dove mettere la bici di traverso e poter risalire in sella. Spingere a piedi non è il massimo, avevo si comprato scarpe nuove e comode, proprio perchè sapevo che c'erano tratti in cui spingere a piedi, ma comunque non pedalare porta alla lunga a mal di schiena, braccia, crampi ai polpacci e indolenzimento dei piedi. Risalgo in bici e risupero Teora, ormai l'ombra nn c'è più, il sole è alto, picchia, davanti a me centinaia di ciclisti in religioso silenzio piegati sul manubrio che spingono sui pedali nel tentativo di arrivare in cima, non è facile per niente, soprattutto in alcuni punti lo stesso equilibrio viene meno e la foto qui sotto lo dimostra.</span></i></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCVLBrQQctoUSikEQ8aNd9zyo-HpsP7IjsQ8pvEQsuCA15Hksd6SWvu3NWXWpJfp1G-Tf_n5W-7gZYtdUQ7So1PE6-Ih7ZY_QTzltlzexdx5evEfs7TTnIjzTBWTt5upqVpHclYAQa/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+058.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCVLBrQQctoUSikEQ8aNd9zyo-HpsP7IjsQ8pvEQsuCA15Hksd6SWvu3NWXWpJfp1G-Tf_n5W-7gZYtdUQ7So1PE6-Ih7ZY_QTzltlzexdx5evEfs7TTnIjzTBWTt5upqVpHclYAQa/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+058.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'equilibrio in salita è precario ah ah ah ah</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Alzando lo sguardo comunque lo spettacolo è impressionante, dalla vetta scendendo giù giù ci sono centinaia di ciclisti che pedalano o spingono a piedi.</span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYqchOh3GWjc5FBsZNJS7gpRe0853vc3w4sYUGUhhJRSzX5uLNRDIrkmknShlje2apFCe5ku_DBngs0oYhKK5d0_C7P9l6qkcU9tlyqNecwKxXhXiCFRHuO7jMSfu1pWd3GTevWdoC/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+059.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYqchOh3GWjc5FBsZNJS7gpRe0853vc3w4sYUGUhhJRSzX5uLNRDIrkmknShlje2apFCe5ku_DBngs0oYhKK5d0_C7P9l6qkcU9tlyqNecwKxXhXiCFRHuO7jMSfu1pWd3GTevWdoC/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+059.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivmmZMQHL_oJNTysEGi5vCzosZiAQ6jtNAyRccI8-i8nfdSckWLlAEIiBM_RTu5wVngBRX2Jjf9n3jh-bnPZNBhD74csCazm68ZVkrCLf5EgTShMT_Vq7M1GJyiT691exTyTJ17OpX/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+060.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivmmZMQHL_oJNTysEGi5vCzosZiAQ6jtNAyRccI8-i8nfdSckWLlAEIiBM_RTu5wVngBRX2Jjf9n3jh-bnPZNBhD74csCazm68ZVkrCLf5EgTShMT_Vq7M1GJyiT691exTyTJ17OpX/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+060.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Si ricomincia a pedalare, piano piano, l'obiettivo è fare Passo Gardena, arrivare lassù indenni. Fisicamente sto bene, la gamba gira, il cuore non sale, e il primo mostro di giornata alla fine pare essere domabile. Facciamo una foto ricordo con Teora poi si tira dritti alla vetta.</span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju0D80GJ7fSUbrzbpL7vrC9SPY9DdXftx8yqS2iQMq68YsLVcwXt0stWiNTquEkt12rO6o1bFSkA4Q6YiFb5joc05wwHVTFqOVMgbc3L7mSRoLneKBH5iJnb8Ytr1_RNpmplm06EXC/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+062.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju0D80GJ7fSUbrzbpL7vrC9SPY9DdXftx8yqS2iQMq68YsLVcwXt0stWiNTquEkt12rO6o1bFSkA4Q6YiFb5joc05wwHVTFqOVMgbc3L7mSRoLneKBH5iJnb8Ytr1_RNpmplm06EXC/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+062.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxXyxbaP4nCU6W-gzdyE1ALGy3sUDJN2D9NzhTAVpz8vMz_2o8mwSpr6TuYAKyj3Yy3iRgsFU2I_ourEfIkWBa2OnW80PLXqmi0IOxQIY2M0XoHi19p6CLvLHsbIIiNS28qiLNSRgY/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+061.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxXyxbaP4nCU6W-gzdyE1ALGy3sUDJN2D9NzhTAVpz8vMz_2o8mwSpr6TuYAKyj3Yy3iRgsFU2I_ourEfIkWBa2OnW80PLXqmi0IOxQIY2M0XoHi19p6CLvLHsbIIiNS28qiLNSRgY/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+061.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Finalmente dopo un tornante a sinistra, si intravede la sommità, qui la pendenza come si vede nella foto dopra si accentua, in molti scendono, io no, vedo un tipo la cui faccia non mi è nuova, barba bianca, macchina digitale in mano, si affanna a fotografare quelli che passano, lo riconosco, è lo zio, Natale, un settantenne che ha più grinta di un ventenne, uno che pedala e si gode la vita, è un amico di facebook, l'anno scorso la Sellaronda la fece in 10 ore e 15 se non ricordo male. Gli grido con quel poco di fiato che ho, lo chiamo per nome, NATALEEEEE e lui si gira cercando di capire da dove venisse la voce, mi individua, e pur conoscendoci solo tramite facebook, si fionda in posizione per scattarmi una foto, alla fine ci riesce e mi prende nel massimo sforzo piegato in due sul manubrio</span></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYjroi8s1oUgnqTWoyvgewgDVFo6sGZIiC6Jh9X37-n-YMFVcuZqCZdP5Zo5x9u2ggff8MeDtUEYkAnmM8OGC9_qS5n2TPpy4KzzQqk4_7zpOcgr5Ess7d2eSttXH5nBU4G4FP09d5/s1600/264492_1905872971149_1371529220_31917251_7701443_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYjroi8s1oUgnqTWoyvgewgDVFo6sGZIiC6Jh9X37-n-YMFVcuZqCZdP5Zo5x9u2ggff8MeDtUEYkAnmM8OGC9_qS5n2TPpy4KzzQqk4_7zpOcgr5Ess7d2eSttXH5nBU4G4FP09d5/s320/264492_1905872971149_1371529220_31917251_7701443_n.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io fotografato da NATALE il mitico ZIO</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Finalmente si scollina, c'è gente lassù, mi fermo qualche minuto ad ammirare il panorama e faccio un paio di foto, tiro fuori dallo zaino il giubbino antivento, in discesa servirà senz'altro, aziono la mia telecamerina per riprendere la discesa dal Dantecerpies sperando di aver capito come funziona, intanto Teora passa senza fermarsi, e così Natale Del Bianco, Carlo Alberto e Carlino oltre a Diego.</span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfyde818OCUZStKcjUQ4Ad7WvHA6mSjo_Zd695-rxeP2ypC4bQsoAL9jlLF-lvKD8iF0-IuPFevRaJqAxEIp18Aw7SFXLxy8O2WsLr78R6P_InTu6eF9S18oVEECiBp037nF5bezeY/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+064.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfyde818OCUZStKcjUQ4Ad7WvHA6mSjo_Zd695-rxeP2ypC4bQsoAL9jlLF-lvKD8iF0-IuPFevRaJqAxEIp18Aw7SFXLxy8O2WsLr78R6P_InTu6eF9S18oVEECiBp037nF5bezeY/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+064.jpg" t$="true" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/Y8-GVJTP_m8/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Y8-GVJTP_m8&fs=1&source=uds" />
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<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Finalmente inizia la discesa, la tanto agognata discesa, mi fermo un attimo al primo ristoro, prendo uno spezzone di banana e bevo un bicchiere di acqua e sali minerali e poi riparto, la telecamerina non è fissata bene e ogni tanto abbassa la visuale, allora mi fermo di nuovo a fissarla, la discesa verso Corvara è bella, piacevole, ma mi rendo subito conto che di gente che va in discesa ce ne è davvero poca. E non mi sbaglio, infatti ad un certo punto, nel tratto più tecnico e forse più divertente, si forma una fila di gente a piedi, un peccato, tocca fermarsi, e scendere, una settantina di metri a piedi e poi si risale, poi un altra strozzatura ci fa scendere, mi dico ma mannaggia dove hanno pedalato fino ad oggi questi? La discesa non è niente di che. Poi finalmente si torna a guidare in sella. Ad un certo punto arriviamo a Corvara, ecco il tappetino con il chip, sono nel tempo previsto, da qui si riprende a salire mannaggia, si va a Campolongo, strada bianca, si ricomincia a soffrire e si soffre ancora di più perchè Corvara è la prima deviazione tra percorso lungo e corto per cui noi che andiamo sul lungo rimaniamo in pochi essendo ormai nelle retrovie. Inizio a salire e come sempre succede quando rimango nelle retrovie, la salita comincia a pesarmi soprattutto di testa. Raggiungo un biker abruzzese che è stato lasciato indietro dai propri compagni, dopo un pò mi fermo a far pipi e sgranocchio un pezzo di barretta. Infatti sulle riviste consigliavano di alimentarsi poco alla volta dopo la prima ora di gara. Un pezzetto di barretta ogni mezz'ora di pedalata circa. Scatto anche un paio di foto e poi riprendo a pedalare, ma più si sale e più la salita si impenna, le gambe cominciano a soffrire e la testa anche. Continuo a ripetermi che quella salita del cavolo non mi piace, non mi piace per niente, anche perchè vedere così pochi bikers davanti e dietro mi deprime. Cerco di distrarmi, sò che se inizio a fissarmi con questa cosa è la fine e smetterò di pedalare.</span></b></i></div>
<i><b> </b></i><br />
<i><b> </b></i><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1sy5XHxHjKnl-484ch-Xm8vA8Q-8vCSloVXn9fIBiVhWapAyf2XX3fS_sIHMFnX7JlPGD0-vtiNL1cK1wzqdCklhzdUjMbVI4RDLRc8IWdK8jKPhLYz3iZe8Zxynpp9V9My6lqGj6/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+065.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1sy5XHxHjKnl-484ch-Xm8vA8Q-8vCSloVXn9fIBiVhWapAyf2XX3fS_sIHMFnX7JlPGD0-vtiNL1cK1wzqdCklhzdUjMbVI4RDLRc8IWdK8jKPhLYz3iZe8Zxynpp9V9My6lqGj6/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+065.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Appena lasciata Corvara</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1r65ZkzyMgoQn3KU_lsGU1qXnXOk6pGQ8Px26YR_Tq6uIeuBCAziHkoQOTmCtXGyWAAJdisyIlEq3TbPnt-vQ896VYRmDMYhZVmktYB13gJ39g-UHhRahSsKke8sE4DrhWSpznNao/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+066.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1r65ZkzyMgoQn3KU_lsGU1qXnXOk6pGQ8Px26YR_Tq6uIeuBCAziHkoQOTmCtXGyWAAJdisyIlEq3TbPnt-vQ896VYRmDMYhZVmktYB13gJ39g-UHhRahSsKke8sE4DrhWSpznNao/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+066.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dalla salita del Campolongo volgendo lo sguardo indietro</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU2Kqhmcw77X5hOPCjRqQhLgIHNQws2TU3JehtvyDi1Ra-pYkUBRkyBTeL8cLPb83jVgMDtvXEFYMD4E-ydjtWlzSndGvK1ASc5AHP94ybHvQoN6fZKtPaCgazdXrlNLQaF1gG-mVk/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+067.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU2Kqhmcw77X5hOPCjRqQhLgIHNQws2TU3JehtvyDi1Ra-pYkUBRkyBTeL8cLPb83jVgMDtvXEFYMD4E-ydjtWlzSndGvK1ASc5AHP94ybHvQoN6fZKtPaCgazdXrlNLQaF1gG-mVk/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+067.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Queste sono le salite che odio</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Davanti a me come si vede dalla foto sopra si staglia la salita che porta a Campolongo, e al Pralongià, strada bianca con brecciolino fine, non ripidissima, ma quel genere di salita che odio, vedere la salita lunga senza soluzione di continuità davanti a me, mi toglie la voglia di pedalare, ed infatti metto più volte il piede a terra. Siamo in pochissimi, dopo la deviazione corto/lungo il gruppo si sgrana e si rimane in pochi, una situazione non ottimale per il morale del sottoscritto. Stringo i denti, poi la salita nell'ultimo tratto si impenna, scendo e proseguo a piedi, sò che è un massacro, le gambe si indolenziscono, idem le braccia, insomma andare a piedi spingendo la bici ti massacra ma è l'unico modo che in quel momento mi pare di conoscere per andare avanti. Nell'ultimo tratto alcuni passeggiatori ci applaudono e ci incitano, chiamo uno di loro, gli do la macchinetta fotografica e mi faccio riprendere</b>.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYt_mbQ316tDKWwv5ERp9hqdkE7kLL2T3DPgyvRAEk4vhPwl2o5R42GycnT32U49yNnZqW6LLi-2cSEJrWsq80T5Wfh8hc575IO7ItIuK7ov86l2q1GpFAH8ObI-o6UZRDMULARMdl/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+069.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYt_mbQ316tDKWwv5ERp9hqdkE7kLL2T3DPgyvRAEk4vhPwl2o5R42GycnT32U49yNnZqW6LLi-2cSEJrWsq80T5Wfh8hc575IO7ItIuK7ov86l2q1GpFAH8ObI-o6UZRDMULARMdl/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+069.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Questa salita l'ho sofferta tantissimo sebbene rispetto al Dantecerpies non fosse così ostica, ma si sà la bici è complicata. Si scollina, il panorama è fantastico sconfinato, pochissimi biker si vedono in giro, qualcuno dietro di me e qualcuno davanti a me.</span></i></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamLYt9e9l9Mc1YJWx8N-cdQbYrE7Th4dtncCGUrq7HdmdXugba5fjF0XJk3tFeWRqubYCf_zMODWvOrkMTV_i6ZeWZtt1EnudcgOBL80U8ybmtGztnmvoxb5qYxB-3-mLWuNUYJsz/s1600/970_GJ1_02154.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamLYt9e9l9Mc1YJWx8N-cdQbYrE7Th4dtncCGUrq7HdmdXugba5fjF0XJk3tFeWRqubYCf_zMODWvOrkMTV_i6ZeWZtt1EnudcgOBL80U8ybmtGztnmvoxb5qYxB-3-mLWuNUYJsz/s1600/970_GJ1_02154.jpg" t$="true" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizQwPwTiEdbju4PF3_h0PCEOt4SSYsAlApGlxi0Q6-GmuI33AP-Q_nL3Y16nEr0URqkCixLKnwChIIz9LNaJOkWC9tNNSbpBI3bqZaa3dEXISdxAvH0h_81huU03vTzPzQEivWhM0m/s1600/970_GJ1_02155.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizQwPwTiEdbju4PF3_h0PCEOt4SSYsAlApGlxi0Q6-GmuI33AP-Q_nL3Y16nEr0URqkCixLKnwChIIz9LNaJOkWC9tNNSbpBI3bqZaa3dEXISdxAvH0h_81huU03vTzPzQEivWhM0m/s1600/970_GJ1_02155.jpg" t$="true" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxMcsZo0WOUPUJtgrLZB2brfFBQwupxQVedtJkjL1HGUieqwToKYxmCUEnL_UZuUWmzxkrz2t6xHJZK7miRpt4hb6IcUSFreE9Av_fppdDDVD7hE7ju0spngHn84pf6R43oy3zBEum/s1600/970_GJ1_02156.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxMcsZo0WOUPUJtgrLZB2brfFBQwupxQVedtJkjL1HGUieqwToKYxmCUEnL_UZuUWmzxkrz2t6xHJZK7miRpt4hb6IcUSFreE9Av_fppdDDVD7hE7ju0spngHn84pf6R43oy3zBEum/s1600/970_GJ1_02156.jpg" t$="true" /></a></div>
<br />
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Come al solito perdo tempo a fare foto, sono un disastro, così anche altri mi raggiungono e mi passano. Mi fermo ad ammirare il panorama insieme ad un ragazzo sloveno, il quale per mia fortuna mi richiama proprio nel mentre stavo sbagliando strada, stavo per andare giù a capofitto in una discesa che non so dove cavolo mi avrebbe portato. Scatto ancora qualche foto prima di andare verso il Pralongià e buttarmi in discesa verso Arabba.</b></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmZC9YuaLJswZW6xmp7HLL_D2-d8kMizu44GmZO_1v9-dcdpxxg7W1Y9sak0HrDWvwRnqSOwlHi3tXtAf_BA3MOiC8lZnZWTmyleNz7e7z8p6RC6RM5uOdhFbyw5BMYK60v5JdqA7E/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+071.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmZC9YuaLJswZW6xmp7HLL_D2-d8kMizu44GmZO_1v9-dcdpxxg7W1Y9sak0HrDWvwRnqSOwlHi3tXtAf_BA3MOiC8lZnZWTmyleNz7e7z8p6RC6RM5uOdhFbyw5BMYK60v5JdqA7E/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+071.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFHmnFdhp7vsCukYAohduKVWX-MTlsnTEyhH_5Jxu9kaZFFlIJzXUm4HQiBYkl1CC_0uTBRJq-wQFBjxYoIOm7HKtEOP-ZREbki-S0flxE66XJv7wgKwHG8cWba_qGR_kL0LQCOmS2/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+072.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFHmnFdhp7vsCukYAohduKVWX-MTlsnTEyhH_5Jxu9kaZFFlIJzXUm4HQiBYkl1CC_0uTBRJq-wQFBjxYoIOm7HKtEOP-ZREbki-S0flxE66XJv7wgKwHG8cWba_qGR_kL0LQCOmS2/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+072.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<div align="justify" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgw3t3vDpmn_0DHYmGhEciBwR_qT7H9s9_22gvK8-ulR80RBn-0TmROwNzZ7hE5SdPCyfv5X5DuaRtKOvu_NzvNLC1l566KzbV4vXqZDfpqnthNgBj3IbFcdP2836RZ1Ll9dvzUKjU/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+076.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgw3t3vDpmn_0DHYmGhEciBwR_qT7H9s9_22gvK8-ulR80RBn-0TmROwNzZ7hE5SdPCyfv5X5DuaRtKOvu_NzvNLC1l566KzbV4vXqZDfpqnthNgBj3IbFcdP2836RZ1Ll9dvzUKjU/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+076.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/37ZX-Y1Cs8A?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
VIDEO DISCESA DAL PRALONGIA'<br />
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">La discesa non è impossibile, scorrevole, veloce, fondo compatto, l'unica insidia è rappresentata nel primo tratto dal brecciolino in curva che se non presti attenzione ti porta a scivolare rovinosamente. La vista gode e le gambe anche, poi il godimento finisce, la strada diventa sterrata e ricomincia a salire leggermente riunendosi col percorso corto come si vede dal video sopra. Si entra in un sottobosco, piacevole, fosse tutta così ci metterei la firma subito. Ho sete, comincio ad accusare la sete, un pò l'altura, un pò la lunga salita della quale una parte affrontata a piedi, l'acqua nella borraccia la sorseggio poco alla volta perchè non so dove ne troverò altra e pertanto meglio non prosciugarla tutta e subito. Finalmente dopo un pò proprio in quel sottobosco trovo una fontanella realizzata simpaticamente con un tronco d'albero come si vede dalla foto. E' un miraggio, mi ci tuffo e mi disseto, è freschissima, approfitto per sedermi un attimo e sperare di recuperare un pò di energie, arrivano due bikers, scambiamo quattro chiacchiere e poi ripartiamo.</span></i></b><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfVlDiiy38shftkYF7CPjFbOs4BW63Gxhc4o8bP2MJy52_LFDFRw-wrtXO6F9ApozCDi3EOI1Kz81Cc7dmvOfMcWZLDF-LHNhzQWsJk5cNlxw6ead7peg7HYutlBGweqs9bDlhT2zr/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+079.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfVlDiiy38shftkYF7CPjFbOs4BW63Gxhc4o8bP2MJy52_LFDFRw-wrtXO6F9ApozCDi3EOI1Kz81Cc7dmvOfMcWZLDF-LHNhzQWsJk5cNlxw6ead7peg7HYutlBGweqs9bDlhT2zr/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+079.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io appena rinfrescato alla fontanella<br />
</td></tr>
</tbody></table>
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Si pedala ancora piacevolmente nel sottobosco, è fresco, la natura è fantastica, ogni tanto incrociamo qualche escursionista a piedi che sorridendo ci guarda, qualcuno azzarda un timido saluto. Ad un certo punto si ricomincia a scendere nel sottobosco, una bella discesa, single trek, radici, sassi, una discesa a tratti veloce, a tratti tecnica, non difficile, ma guai ad abbassare la guardia, ed infatti proprio io rischio grosso un bel pò. Infatti vuoi per la stanchezza, vuoi perchè la discesa la amo, lascio andare i freni e mi dedico un pò alla guida adrenalitica. Ad un certo punto degli scalini in legno fatti con dei tronchetti dall'uomo, nel mezzo del sentiero, rappresentano per me un ostacolo imprevisto, in condizioni normali sarebbe stata una stupidaggine ma qui averseli trovati improvvisamente davanti con l'alternativa di bypassarli transitando a destra o a sinistra, rappresenta un rischio vista la velocità impostata. Mi rendo conto che è tardi per imboccare qualunque sentiero, la mia ruota anteriore punta dritta agli scalini, freno decisamente col posteriore, e più timidamente con l'anteriore nella speranza di fermarmi prima degli stessi gradini. </span></i></b><br />
<b><i><span style="font-family: Georgia;">Arrivo sul bordo del primo scalino, giusto giusto per fermarmi in tempo, ma la bici si impunta e la ruota posteriore si impenna a mò di cappottamento. Riesco a non finire in terra, sgancio in tempo i piedi dai pedali, ma la sella mi assesta un bel colpo nel soprasella, inutile dire che il dolore c'è stato, ma dopo qualche minuto tutto passa, l'adrenalina scende, e decido di ripartire fino a che non si arriva ad Arabba dove dovremmo trovare un piccolo ristoro. Infatti lungo l'asfalto c'è un tavolo con un ragazzo, mi fermo sorseggio un bicchiere di acqua e mangio mezza banana poi riparto subito. Sono arrivato al ventiseiesimo kilometro, solo maledettamente 26, ne mancherebbero circa 56, ancora 56 maledetti kilometrozzi. Come diceva il buon Lubrano, "A questo punto sorge spontanea una domanda" e la domanda come è logico che sia è la seguente: Ce la farò a portare a termine la gara? Quanti di questi 56 km residui mi rimarranno sul gozzo? Della serie "Chi vivrà vedrà". Dopo la brevissima pausa al mini ristoro, riparto, vedo gente sull'asfalto e questo mi rasserena l'animo, pedalo, sotto l'asfalto scorre bene, la strada è in leggera pendenza, sale appena diciamo o meglio chiamiamola falsopiano finchè inizia a scendere fino ad entrare nel paesino di Arabba. Pieno di gente, che passeggia ma non mancano bikers su strada che pedalano per il giorno dopo. Attraverso Arabba rinfrancato, la strada è in discesa, metto il 42 davanti e dietro scalo tutti i rapporti fino al più piccolo, le gambe sembrano aver ripreso vigore, voglio recuperare un pò di tempo perchè se non ricordo male, nel giro di 4 km inizierà l'inferno vero e proprio. Infatti lungo la strada asfaltata recupero qualche biker, ci dò dentro senza però strafare, anche perchè sento un polpaccio fare un pò le bizze, non vorrei che mi scoppiassero i crampi ora. Al 28mo km attraverso un altro paesino "Alfauro", la strada continua con una leggera discesa sempre asfaltata, si arriva a Renaz un altro paesino tipico, poi ancora discesa fino a Pezzei se non ricordo male, qui una svolta secca a destra in discesa, e poi ti accorgi che la musica di li a poco cambierà, cambierà maledettamente, da una soave musica di flauti e arpe suonata da ancelle in topless diventerà una musica degna della colonna sonora di un film di Dario Argento. Siamo al 30mo km o poco più, i testi sacri letti nei giorni prima :)) dicevano che al 30mo km finiva la pacchia. Infatti si comincia a salire, la pendenza inizialmente non è esagerata, salgo bene, ci sono altri bikers con me, sia davanti che dietro, il garmin segna pendenze che iniziano dal 5%, per salire poi all'8%, 12%, 17%. La strada è asfaltata, tutto intorno è bosco, si pedala bene, dico tra me e me, ma è questo il girone infernale? Guarda te se questi del comitato organizzatore si dovevano inventare sta cosa dell'estremo quasi impossibile per attirare la gente. La pubblicità è l'anima del commercio come si dice. I primi 3 km di salita scorrono via bene, al lato della strada ci sono 3 bikers dello stesso team fermi a riposarsi, li sento che disquisiscono su quanti km abbiano fatto, e siccome uno stava dicendo una scemenza ovvero stava affermando che avevano percorso 36 e rotti km, approfittando anche io per fare un sorso alla borraccia, mi fermo un secondo e spiego loro che siamo solo al trentaduesimo km e mezzo. Ripartiamo, questa piccola sosta non mi ha giovato granchè sinceramente, mi sento di colpo più debole, la pendenza diminuisce scende all'8% fino addirittura a diventare per qualche centinaio di metri pianeggiante, ma poi si ricomincia a salire, al 33mo km finisce davvero la pacchia, non si scherza più, mi guardo intorno e non vedo più molti bikers, qualcuno ha mollato prima, altri sono avanti, insomma capisco che me la dovrò vedere da solo, dovrò ciancicare qualche improperio per non sentirmi solo in mezzo ai quei boschi. Da qui comincia credo la famosa salita dell'Ornella, 3 km con pendenze assurde, si arriva al 35mo km con il picco del 35% di pendenza, da vomito, sullo sterrato metto poco dopo il piede a terra, il fondo non è molto praticabile, sassi, radici, pietrisco, all'inizio alterno spinte a piedi e tratti in sella, ma poi andando avanti il morale scende sotto i tacchi, la bellezza del paesaggio scompare, i pensieri si fanno sempre più tristi, la fatidica frase "Ma chi me l'ha fatto fà" riecheggia sempre più spesso nella mia testa. L'arsura si fa risentire, cerco di bere spesso a piccoli sorsi, non so dove accidenti troverò il prossimo ristoro, mangio anche qualche pezzetto di barretta ogni tanto per evitare crisi di fame improvvisa. Silenzio assoluto, rotto di tanto in tanto dal rumore della motoscopa o di un tipo dell'organizzazione che fa avanti e indietro con il Quad. Odio vedere la motoscopa che mi tallona. Dietro ci sono almeno 4 sfigati come me, davanti ne ho altri due o tre. </span></i></b><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMagQkPy0XtLGjMN75Qyg24H2YCJz4jQ83UjVjnKCIF9p16E3vv6rz5EHQ97ix2CVTsOx0qp_D87vClczaNldTc4ItFwRDnaMquB-74K1fccywNSgA3eQFhNTF7vv8b3aDfhNMVOLP/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+083.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMagQkPy0XtLGjMN75Qyg24H2YCJz4jQ83UjVjnKCIF9p16E3vv6rz5EHQ97ix2CVTsOx0qp_D87vClczaNldTc4ItFwRDnaMquB-74K1fccywNSgA3eQFhNTF7vv8b3aDfhNMVOLP/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+083.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Poco prima di arrivare a Pezzei</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
</div>
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7qLTpyN65rTEbRzbAkGZ5XHz6KymQHeaOJ31NFcWlvZgE6QaAv0-fy7Dlg1LwQQ1kG3AgqGl-sWwerznRuiQcZAOiTDgG4gQ90aztUMNL2RZV2kP5Hh0L8Y9fseHaW2lwin4stkAw/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+085.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7qLTpyN65rTEbRzbAkGZ5XHz6KymQHeaOJ31NFcWlvZgE6QaAv0-fy7Dlg1LwQQ1kG3AgqGl-sWwerznRuiQcZAOiTDgG4gQ90aztUMNL2RZV2kP5Hh0L8Y9fseHaW2lwin4stkAw/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+085.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ecco l'inizio del mostro "L'Ornella"</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i>Si sale si sale si sale, non si vede altro che una lercia, lurida, odiosa, salita di cacca. Odio questa salita, come se non bastasse ci si mettono anche alcuni compagni di squadra, comincia Dick che mi chiama al cellulare, mi fermo, rifiato, tribolo un attimo per tirare fuori il nokia dal taschino posteriore della maglietta, ho lo zainetto che mi preclude l'accesso al taschino, devo togliere i guanti, Dick vuol sapere quanti km ho fatto, gli dico che sono all'incirca al 35mo km, lui idem forse qualcosina di più ma sta facendo il corto. Riparto, spingere con quelle pendenze diventa una tortura, sto attento a non stendere troppo la gamba, ho paura di prendermi i crampi, nello stesso tempo mi alterno un pò alla destra della bici un pò alla sinistra, questo per evitare il mal di schiena. Sete, sete, sete, mi convinco che ho tanta sete, ma non è solo sete d'acqua, voglio acqua saporita, al gusto limone o di arancia, insomma acqua e sali minerali, mordicchio un pezzetto di barretta ogni tanto, ma non mi và molto, mi rendo conto che sono saturo di quella robaccia. Le forze se ne stanno andando, guardo indietro per capire se quelli che mi seguivano sono ancora in gara o si sono ritirati. Intanto nel tratto peggiore, vedo uno dell'organizzazione fermo a controllare che tutto vada ok, gli chiedo quanto ancora c'è da tribolare e lui mi dice altri 500 metri circa poi spiana. Un pò mi rincuoro, ma svanisce subito il buon umore. Questi 500 metri non passano mai, sembrano km. Ecco che il cellulare squilla di nuovo, stavolta è Cicino, anche lui vuol sapere a che punto sono, lui pure è sul corto, contribuisce a buttarmi giù di morale, quando gli dico i km che avevo fatto lui ride e mi dice che non ce la farò mai, comincio a convincermene anche io perdinci. Mi raggiungono due ragazzi, uno è del forum, l'altro è Sloveno, camminiamo insieme, ecco che il panorama si apre, forse ci siamo, forse la salita è finita, forse la tortura è terminata, il nemico si è convinto che non parlerò nemmeno con la tortura ed ha deciso di lasciarmi andare. Risalgo in sella, ma sento che le gambe non ne vogliono sapere di pedalare, sono al 36mo km solo 36 maledetti km, eppure è un secolo che pedalo, amara cocente delusione, non c'è un elemento uno che sia uno che mi rallegri. Per circa un km si pedala in falso piano siamo in tre, tre anime disperate alla ricerca di un anima buona che con la bacchetta magica ci resusciti. Qui siamo in altura, siamo di poco sopra i 2000 metri, una bella vallata, rasserena l'animo, ma da un lato mi godo il panorama, dall'altro mi viene da piangere, ho una sete boia, non mi rendo più conto di dove cavolo sono, sò che devo arrivare al Pordoi, quindi penso che il peggio è passato. Uno dei due ragazzi mi chiede se sono Bikersgiant ovvero il Toro dell'Adriatico e quando gli chiedo da cosa lo deduci? Lui mi dice che aveva sentito la telefonata in dialetto con Cicino, e siccome leggeva sempre le nostre cavolate su </i><a href="http://www.mtb-forum.it/"><i>www.mtb-forum.it</i></a><i> ha associato subito il fatto che la mia divisa fosse del G.S. Avis Bike Cingoli con il fatto che io fossi il divino Toro dell'Adriatico. Ah ah ah la cosa mi ha fatto sorridere e convinto che tutto sommato nonostante il dolore alle gambe, i vuoti di stomaco, le labbra screpolate dal sole e dal freddo, queste cose vale la pena farle per l'amicizia che nasce tra persone che altrimenti non incontreresti mai. Anche loro hann sete e sono stremati, troviamo un rigagnolo d'acqua che dalla roccia scende limpida e scorre lungo il prato, non mi frega nulla mi sdraio e bevo come bevono le mucche al pascolo, è troppa l'arsura, e poi l'uomo del Similaun come beveva?</i></span></b></div>
<b> </b><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJQuXkYnjWMIgFc6FoxIrucZLlEaHlakXviIaygEMCBJncxhNvEvYvKYS5XRyTeOtdqiboUg95otljTvkjJtQLauVgjR1srsGVjDDh-W8VB9hVDdp_HE-_6ITAJoJLv4GWrseFb4EH/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+087.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJQuXkYnjWMIgFc6FoxIrucZLlEaHlakXviIaygEMCBJncxhNvEvYvKYS5XRyTeOtdqiboUg95otljTvkjJtQLauVgjR1srsGVjDDh-W8VB9hVDdp_HE-_6ITAJoJLv4GWrseFb4EH/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+087.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Finita la salita dell'Ornella il panorama torna fantastico</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMLZG1BnUUHAswMgSb498jMoN6R2wuVN9G1MtHYXCEcpVOgbSDDTmqdrag7jjXPLFlz6BQD-APEGtKkuZC_DXqQPIzroLUC6nhnpHsJMcsa-AoWxEfjGHVE1lWSwVAo7fnvSH0EVeB/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+088.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMLZG1BnUUHAswMgSb498jMoN6R2wuVN9G1MtHYXCEcpVOgbSDDTmqdrag7jjXPLFlz6BQD-APEGtKkuZC_DXqQPIzroLUC6nhnpHsJMcsa-AoWxEfjGHVE1lWSwVAo7fnvSH0EVeB/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+088.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Stremato, disidratato, voglio acqua :))</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Ripartiamo tutti e tre, convinto io che il peggio sia passato, pedaliamo, gli altri due però rimangono indietro nuovamente, proseguo da solo ammirando il panorama, il sole se na va dietro le nubi, manca un quarto d'ora alle 14.00 eppure sembra più tardi perdinci, sto cominciando a perdere la cognizione del tempo in mezzo a quei monti, l'aria è fresca anzi freschina un bel pò, poi alzando lo sguardo dopo aver goduto dei panorami mi rendo conto che ancora devo soffrire perdinci, non può essere la strada sale ancora, solo che non riesco a capire fin dove salga, di alberi nemmeno l'ombra, solo cime maestose, impressionanti come la salita che ho davanti a me, che Dio me la mandi buona, stavolta mi butto lungo per terra sperando che qualche stambecco si impietosisca e chiami i soccorsi.</span></i></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2wYfIn2FzXB2zgr0b8YlwXEN11aZhdVl2dqaN2mvjQPFnsgKiZh77m4eJMfzTq54qjlV4X-m-i4thdXOc0ZKVuAsYgQ3w0A6ARVOt4hz3iAlQ5CUfn15bwNooOr4h3wlEbzYyYT2e/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+089.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2wYfIn2FzXB2zgr0b8YlwXEN11aZhdVl2dqaN2mvjQPFnsgKiZh77m4eJMfzTq54qjlV4X-m-i4thdXOc0ZKVuAsYgQ3w0A6ARVOt4hz3iAlQ5CUfn15bwNooOr4h3wlEbzYyYT2e/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+089.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama è favoloso<br />
<div align="justify">
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5b9wuCDgqJkcArRSWE4u8dU3uMJtiGlkh04qwfYtLgrZ5L4ViFclu6yb_HGOzRYzzZOfs7RrCU7KjSGhB88l-tcCX0HXnCZ-8vUOBxp-BelE9N0_9CFXnhwQ3XzrgRJk0nqpx0xoO/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+090.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5b9wuCDgqJkcArRSWE4u8dU3uMJtiGlkh04qwfYtLgrZ5L4ViFclu6yb_HGOzRYzzZOfs7RrCU7KjSGhB88l-tcCX0HXnCZ-8vUOBxp-BelE9N0_9CFXnhwQ3XzrgRJk0nqpx0xoO/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+090.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheGa4FDYvLW_1sIylqwdQjwK2PmsH2NmQnBQnaj7E06Zmgm_c-eCfgFGV10aL32N2oKM63-kapWJem4YU_nZjaGeuI3YopJHUDhyphenhyphen2DpIF8ON7UCuQPBN3CkFhwO_ObJKN6TqN6Ktop/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+091.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheGa4FDYvLW_1sIylqwdQjwK2PmsH2NmQnBQnaj7E06Zmgm_c-eCfgFGV10aL32N2oKM63-kapWJem4YU_nZjaGeuI3YopJHUDhyphenhyphen2DpIF8ON7UCuQPBN3CkFhwO_ObJKN6TqN6Ktop/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+091.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
Fantastico</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Come si può vedere dalle foto sopra il panorama è stupendo, per un attimo si dimentica lo smog, la frenesia di tutti i giorni, le cagnare, le incazzature, la stanchezza, ma poi ahimè mi volto, guardo davanti a me, alzo lo sguardo, e torno rapidamente alla realtà, salita salita salita ancora salita soltanto salita, ed il bello è che non capisco dove finisca sta salita, non riesco a percepire la direzione esatta, devo forse scollinare sulla sinistra? Spero di no, sarebbe un suicidio, spero dentro di me vivamente che finisca presto sta schifosa salita.</span></i></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf2RF2Gp9whFhsM6nyLLaSJGL1_pdju3E2RAqmyf3KFsTzUCRuyVCdSxfWKPv-WawJnC0YODHLuve5jlAG5RlJd0kyvL4l5RyVgFG6rThEuJWMzSNxlXTaz-LWTKvfnVrGU8NmSIGK/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+094.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf2RF2Gp9whFhsM6nyLLaSJGL1_pdju3E2RAqmyf3KFsTzUCRuyVCdSxfWKPv-WawJnC0YODHLuve5jlAG5RlJd0kyvL4l5RyVgFG6rThEuJWMzSNxlXTaz-LWTKvfnVrGU8NmSIGK/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+094.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">A vederla così la salita non finisce più</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB-FYYLTOcLXMc2Dv5RSfZpH8gsSOnKmBnUywduMnBlnG8dv1Xv94ifJJMAn_JBdiDYxD82H7V-lxQv_eyEN_OCABk6r8-Q_xFh_UvtxG_ODGpMu2lrXCzqUOSkNmZlEN9dzqayAlV/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+092.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB-FYYLTOcLXMc2Dv5RSfZpH8gsSOnKmBnUywduMnBlnG8dv1Xv94ifJJMAn_JBdiDYxD82H7V-lxQv_eyEN_OCABk6r8-Q_xFh_UvtxG_ODGpMu2lrXCzqUOSkNmZlEN9dzqayAlV/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+092.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Davanti a me la strada sale, ma quanto sale?<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">A questo punto non mi rimane che andare avanti, la salita dell'Ornella dovrebbe essere finita, ora dovrei arrivare al Pordoi, ma il Sourasass? Dove sta il Sourasass? Mi sfuggiva, nelle cartine lette nei giorni precedenti c'era anche questo nome che non ispirava nulla di buono. L'ho superato? O deve ancora arrivare? Non ci capisco più una mazza, la parola d'ordine è andare avanti a testa bassa. Comincia il secondo calvario di giornata, la strada si impenna, la temperatura è fresca, sento che le forze se ne stanno miseramente andando, voglio ancora acqua, la testa mi sfarfalla, tutto penso meno che a gareggiare, se prendo quello della motoscopa lo faccio ruzzolare giù per il costone, non ne posso più. La pendenza è notevole anche qui, pedalo col rampichino, il 22 per 28 si fa sentire negativamente, decido di scendere ancora, il sole non c'è più siamo ormai alle 14.30 circa, la temperatura si è abbassata ancora, vedo in lontananza l'energy point che segnalavano sulle carte, avranno dell'acqua, qualcosa che non siano barrette da mettere sotto i denti, spingo a piedi mi guardo dietro, lo scenario è imponente, siamo ben oltre i 2000 metri di altezza, il cuore pompa al massimo, devo arrivare a quella specie di ristoro a tutti i costi. Finalmente ci arrivo, rimango deluso, l'aria è gelida, è rimasta solo acqua in taniche, ne prendo due bicchieri e riempo la borraccia, mentre bevo il primo bicchiere sento che l'acqua è gelida, cavolo penso tra me e me qui mi becco una congestione, mi sciacquo la bocca e risputo l'acqua e decido di ripartire, un breve tratto in discesa e poi si risale ancora, mi accorgo che comincia a sfiocchettare, per un secondo ripenso alla storica edizione della Dolomiti SUperbike dove venimmo presi te una bufera di neve l'11 luglio, poi guardando il cielo mi rendo conto che non ci sono i resupposti, mentre invece vedo in lontananza il Pordoi, finalmente lo vedo, ci devo arrivare prima che chiudano il cancelletto.</span></i></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvN4AU9eEk_JVpiOusmwn-fJHELEbRmMAQuZh1A19dseBqICKZh2mb2AzkHBMQLfirh-l7axk4iqvwj-o7i4YyBjsCQi-JnyxLkA5SauL82do2Pf-WK9XTjcDFUOfCiXPKR8or5F2X/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+095.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvN4AU9eEk_JVpiOusmwn-fJHELEbRmMAQuZh1A19dseBqICKZh2mb2AzkHBMQLfirh-l7axk4iqvwj-o7i4YyBjsCQi-JnyxLkA5SauL82do2Pf-WK9XTjcDFUOfCiXPKR8or5F2X/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+095.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Voltandomi indietro</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Dopo un lungo agonizzare finalmente vedo la strada che va in discesa, forse è finita, l'altimetro segna 2346 metri di altitudine, il contachilometri invece segna 40km, questa scalata era il Sourasass, ora ho scoperto cosa sia, ne avrei fatto volentieri a meno. MI butto giù in discesa, spero di riacciuffare quel paio di bikers che avevo davanti visto che quei due dietro li ho seminati.</span></i></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4tAmmZ3u3GYMBSgSFbVr_ZK6tVn1gGHz_NlYnpGgVV7apHyWdjHkMHAW0TxJITnv0EaqKtWI913sffm_-dVOWS3KVv4QFY0-Fq7OUA8jUA7VRB6EOJK1ePNOCsX-QC7gLTMislTgc/s1600/970_RSLS2_01643.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4tAmmZ3u3GYMBSgSFbVr_ZK6tVn1gGHz_NlYnpGgVV7apHyWdjHkMHAW0TxJITnv0EaqKtWI913sffm_-dVOWS3KVv4QFY0-Fq7OUA8jUA7VRB6EOJK1ePNOCsX-QC7gLTMislTgc/s1600/970_RSLS2_01643.jpg" t$="true" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAij8s8365xUwmqgo0a2D8Dj9ccdZq2Xfwo4Ht3xWhjiEU5rmdojWAb0VYf6G82GxHe9WeA9IuWKZ5smy3EMnVJAdUI_MmbcjhwvIPqxq7OgKqbdHBS026dR-mEqeayhYRmHAPdesd/s1600/970_RSLS1_00447.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAij8s8365xUwmqgo0a2D8Dj9ccdZq2Xfwo4Ht3xWhjiEU5rmdojWAb0VYf6G82GxHe9WeA9IuWKZ5smy3EMnVJAdUI_MmbcjhwvIPqxq7OgKqbdHBS026dR-mEqeayhYRmHAPdesd/s1600/970_RSLS1_00447.jpg" t$="true" /></a></div>
<i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <b>Un quad dell'organizzazione mi sorpassa facendomi mangiare un sacco di polvere, non vi dico le imprecazioni, ma subito inizia un bel single trek che mi ripaga della fatica fatta finora, addirittura passiamo su un tratto dove ancora c'è della neve.</b></span></i></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb0PhfIP4f3EoYvZGMxeqj2wcfNiPvHi7Em9fsrQz_Co6Nx4HAN61YBHeA3GQ2YPa3AdvV88orNoUUzmeUTuT8wrBDqAjFjHQ9IkuXFn5VIanz_GomNnQmf6tp0guIRPOt8nxKm4fi/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+097.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb0PhfIP4f3EoYvZGMxeqj2wcfNiPvHi7Em9fsrQz_Co6Nx4HAN61YBHeA3GQ2YPa3AdvV88orNoUUzmeUTuT8wrBDqAjFjHQ9IkuXFn5VIanz_GomNnQmf6tp0guIRPOt8nxKm4fi/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+097.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Neve lungo il single trek<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il single treck è bello divertente a tratti impegnativo, finalmente si scende non più salita anche se non sò fino a quando potrò approfittare della discesa. Io sono sfinito e dalla foto si vede molto bene</span></i></b></div>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNN1lFiI-CDDM3D3UmtQHLsbb2LXxzvwldfMjl2pGWBJDjY4iI2sREz9zJNqqEvVpw_AKZAw4sPA8SFa73XhKBneJ0pjzFzwbpcZYu_4C_NqOaSQr_LOoE_EMf8286jm8CorLZcRqu/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+099.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNN1lFiI-CDDM3D3UmtQHLsbb2LXxzvwldfMjl2pGWBJDjY4iI2sREz9zJNqqEvVpw_AKZAw4sPA8SFa73XhKBneJ0pjzFzwbpcZYu_4C_NqOaSQr_LOoE_EMf8286jm8CorLZcRqu/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+099.jpg" t$="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sono davvero cotto<br />
<br />
<div align="justify">
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Dopo 3 km circa di discesa, si sbuca su asfalto sotto il Pordoi, finalmente il Pordoi, finalmente ci siamo, dopo 3 km di salita su asfalto arrivo a Passo Pordoi, il tappetino elettronico ancora c'è non sono squalificato, sono le 15.00, il tavolo del ristoro c'è ancora, ci sono panini, acqua e sali, mele. </span></i></b><br />
<b><i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Decido di spararmi un panino col prosciutto, e dissetarmi. E' come se mettessi benzina nel motore, le barrette energetiche non hanno più effetto, non mi soddisfano più, il panino col prosciutto oltre che essere buono, mi ridà carica, sia mentale che fisica. Mangio, bevo e vedendo che gli addetti al cronometraggio elettronico stanno smontando la postazione, rimonto in sella immediatamente prendendo la direzione per Canazei. </span></i></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzutb269FzIfNsNujaLh7aJHa4YSlvRMrrrCgVkHa3aEI3UklGW6Jp44ZRUWG8un00jVamzD8AonAQ8bQzC5X3hD9u9ZpgS9JKdfvC1sGrqle9MP6cQwSk9d0sxGhfT7II79axz8z8/s1600/Sella+Ronda+Hero+2011+100.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzutb269FzIfNsNujaLh7aJHa4YSlvRMrrrCgVkHa3aEI3UklGW6Jp44ZRUWG8un00jVamzD8AonAQ8bQzC5X3hD9u9ZpgS9JKdfvC1sGrqle9MP6cQwSk9d0sxGhfT7II79axz8z8/s320/Sella+Ronda+Hero+2011+100.jpg" t$="true" width="320" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il tipo della motoscopa mentre sgranocchio il panino continua a mettermi mille dubbi, continua a martellarmi col fatto che c'è ancora tanta strada, che la Val Duron è micidiale, che finirò fuori tempo massimo etc etc etc. Gli dico che a Canazei deciderò cosa fare, tra me e me mi dico così per qualche km sto tritap.....e se ne sta zitto e buono. Riparto e dopo un breve tratto asfaltato prendo lo sterrato in discesa, scendo a tutta cercando di non beccare qualche radice insidiosa, o qualche buca nascosta. La discesa è sempre una bella cosa, ma troppa gente ho visto in questi anni farsi male per troppa confidenza con il mezzo. Mai fidarsi troppo, mai abbassare la guardia. Continuo a scendere, finalmente dopo tanto tribolare un pò di divertimento. Poi la motoscopa mi fa tornare su asfalto, e dopo un pò di discesa, mi raggiunge chiedendomi scusa e dicendomi che mi aveva fatto sbagliare strada, così torno un pò indietro e riprendo il giusto sentiero che mi porterà fino a Canazei. Finalmente davanti a me vedo un paio di biker, sono loro, quei due che mi avevano staccato sulla salita del Sourasass, li punto nell'ultimo tratto in discesa, arrivo a ruota, seguo la loro scia ed al primo slargo li infilo entrambi superandoli. Arrivo a Canazei dove sono costretto a fermarmi perchè le insegne erano state tolte e la moto scopa mi raggiunge indicandomi la strada per Campitello di Fassa, non prima però di avermi ricordato quanti km mancassero all'arrivo, e chiedendomi se fossi davvero convinto a finire la gara. Su asfalto, lungo la strada per Campitello vado a tutta, ma perdo di nuovo i due biker, sono davanti a me ma non li vedo, poi arrivato a Campitello di Fassa li vedo circa 400 metri davanti a me, stannoandando in salita verso la Val Duron, inizio anche io per quella strada poi comincio a pensare a quello che il tipo della motoscopa va dicendomi da km, ovvero che da qui in poi è tutto fuori strada per cui se dovessi scoppiare di colpo, sarebbe difficile farmi caricare da qualcuno, dovrei tornare indietro fino a Campitello di Fassa, d'altronde non potrei nemmeno chiedere ai miei amici di venirmi a prendere con l'auto visto che questo tratto è tutto sterrato percorribile credo si e no solo da un fuoristrada. Pedalo e ragiono, ragiono e pedalo, insomma comincio a ragionare sul fatto che sono al 61mo km e che forse visto che le forze stanno scemando, sarebbe più saggio ritirarsi ora, d'altronde 61 km fatti, i posti più belli attraversati, meglio ritirarsi i buon ordine che scoppiare di colpo.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia;">Alla fine mi fermo e dico alla moto scopa, ok giovane l'hai vinta tu, preferisco ritirarmi finchè sono in tempo, prosegui pure senza di me. <br />
Giro la bici e me ne torno a Campitello di Fassa, qui mi fermo e chiamo Dick al cellulare, chiedo di mandare qualcuno a recuperarmi, lui mi chiede di cominciare ad avviarmi in bici perchè così li incontro per strada.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia;">Mi incammino pedalando verso Canazei, poi comincio a salire verso Passo Gardena, alla fine quando incontro Dick e Natale ho percorso almeno altri 10km, forse avessi proseguito l'avrei anche finita.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia;">Carichiamo la bici e ce ne torniamo al garnì. Stanchissimo, faccio una bella doccia, poi esco con gli amici per andare al centro di Selva, incontro Cicino che subito comincia a godere sfottendomi e rivendicando il fatto di aver vinto la scommessa. In effetti ho fallito l'obiettivo, però mi consolo per il fatto che ho affrontato l'avventura con solo 1200 km sulle gambe e con una bici che pesa almeno 3/4 km più delle altre e che monta rapporti da paura, basti pensare che il mio rampichino è il 22 x 28, questo la dice lunga su quanto sia duro spingere in salita con la mia mtb.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia;">Finisce così con un pò di amaro in bocca una bella avventura, un avventura desiderata per mesi, una pedalata magnifica immersi nella natura insieme a 1500 altri pazzi come noi. Un weekend all'insegna dell'allegria, dell'amiciza e della spensieratezza. Consiglio a tutti di iniziare a praticare questo sport, è un ottimo corroborante per la salute non solo fisica ma anche mentale.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia;">Bilancio finale sicuramente positivo se non fosse per l'opera incompiuta, ma non è escluso che nel 2012 mi rivedranno ancora lassù.</span></b></i><br />
<i><b><span style="font-family: Georgia;">La serata finisce con una bella cena tra tutti i bikers del G.S. Avis Bike Cingoli, si sparano scemenze, frottole, sfottò, si raccontano momenti della gara, tutti entusiasti della giornata. Dopo cena l'aria è molto fresca, facciamo una passeggiata lungo il paese ma poi decidiamo di andare a nanna, io personalmente sono stanchissimo e ne ho davvero un gran bisogno. Al mattino successivo tutti svegli, subito a fare colazione e poi preparazione delle borsone, decidiamo di ripartire poco prima di pranzo e pranzare in autostrada, d'altronde Enrico si era portato un salamino casareccio e ne approfittiamo per mangiarcelo durante una sosta in autogrill sulla via del ritorno. A metà pomeriggio rieccoci nuovamente a casa. Finalmente cena e poi dritto a nanna. Un peccato davvero non averla terminata, ma sarà la prossima volta quella buona.</span></b></i><br />
<i><b><br /></b></i></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com239048 Selva di Val Gardena BZ, Italia46.5556502 11.75877409999998246.508751700000005 11.697182099999983 46.6025487 11.820366099999982tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-66562759002910670342011-06-04T10:44:00.000-07:002011-06-06T15:59:31.031-07:00Itinerario 1 (Grottaccia - Canfaito - Grottaccia)<div align="justify"><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="background-color: #444444; color: cyan;">Questo che vado a descrivere è un bel giro allenante per chi deve affrontare una gran fondo stile marathon o anche semplicemente per chi ama salite sterrate ed ha piacere di immergersi nel verde dei nostri monti fino a godere di stupendi panorami<span style="color: cyan;">. Si parte dalla frazione di Grottaccia dove si può lasciare l'auto tranquillamente nel parcheggio antistante il Bar "La Sosta". Si prende subito l'asfalto in direzione di Avenale, dopo circa 800 metri si devia a sinistra in direzione San Severino Marche e si imbocca la stupenda Valle del Rio Lacque. Tale Valle prende il nome dal Torrente Rudielle che l'attraversa, ed il toponimo Lacque altro non è che la definizione dialettale del vocabolo "Acque". Questo sta a significare che questa stretta vallata che potremmo definire più una gola, è da sempre rinomata e ricca di acque oltre che di grotte e ripari naturali, caratteristiche queste che fin dalla preistoria han fatto si che l'uomo vi dimorasse come testimoniano i numerosi rinvenimenti ultimo dei quali quello avvenuto in località Baracche proprio all'inizio della Valle dove sono stati rinvenuti manufatti in selce ed un osso fossile di un puledro di asino datati al C14 a circa 18000 anni fà. Lo stesso Orazio Avicenna (1586-1650) pseudonimo sotto il quale si celava Raimondo Silvestri illustre esponente di una nobile famiglia cingolana, definisce questa valle ricca di "Spechi et antri dall'alto dei quali domina l'Avvoltoio Grifone e nelle limpide acque del torrente nuota la Lontra". Oggi purtroppo dell'avvoltoio grifone non rimane che il ricordo nella accezione dialettale locale "cellu grifò" che si dice ad una persona spettinata proprio perchè l'avvoltoio grifone aveva come caratteristica quella di avere un ciuffo in testa, neppure la lontra esiste più in questa stupenda valle oggi devastata dalle attività estrattive. In compenso la fauna si è arricchita di Poiane, Daini, Cinghiali e Lupi. Qui sotto alcune istantanee della parte iniziale della Valle.</span></span></span><br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT30omwxpTuV4Qu6QawJI7bu1Z1NvI9DBFmvZuRQF3FmfqELHEdo-xV_nmG1KaPFl8-g10b1msbOMHHsQwD4Qsy8gxgY_rjhN5ESp2T5BxasYtvm_zOXpnDsZfmI3gtE73VXO6203Y/s1600/Uscita+del+5.6.2011.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT30omwxpTuV4Qu6QawJI7bu1Z1NvI9DBFmvZuRQF3FmfqELHEdo-xV_nmG1KaPFl8-g10b1msbOMHHsQwD4Qsy8gxgY_rjhN5ESp2T5BxasYtvm_zOXpnDsZfmI3gtE73VXO6203Y/s320/Uscita+del+5.6.2011.jpeg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altimetria del percorso</td></tr>
</tbody></table> <table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrkc7Vb0C6FvbzXv5zGrKmkHq0caPHebS-iFNcsag_m91Gycy7-vRQHVFYz_zDAnRbi70XhgPiWKthon-2aD32VFD1f5uY-aOw5lPmR4m1dX7Tiq8qAjP_l6PaAteoolgFyJPb0epB/s1600/Uscita+del+28.05.2011.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrkc7Vb0C6FvbzXv5zGrKmkHq0caPHebS-iFNcsag_m91Gycy7-vRQHVFYz_zDAnRbi70XhgPiWKthon-2aD32VFD1f5uY-aOw5lPmR4m1dX7Tiq8qAjP_l6PaAteoolgFyJPb0epB/s320/Uscita+del+28.05.2011.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Planimetria del percorso</td></tr>
</tbody></table> <span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Qui a sinistra la planimetria da Google Earth del percorso che si va a fare.</span><br />
</div></div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2JHT-ab3YApFZZNmE2EDIeOmftHqz5E5e25pbWQdjPsjtv78nmoknAneyp_XhT9WrfRUFXrakLe5A9kV9KP6nFjoC3hfmzU-6CF7KqFS_EA_JeHxkaI02FbC1h9uHf8VC71Asc2yt/s1600/escursione+007.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2JHT-ab3YApFZZNmE2EDIeOmftHqz5E5e25pbWQdjPsjtv78nmoknAneyp_XhT9WrfRUFXrakLe5A9kV9KP6nFjoC3hfmzU-6CF7KqFS_EA_JeHxkaI02FbC1h9uHf8VC71Asc2yt/s320/escursione+007.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr>
</tbody></table> <div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Qui a fianco siamo vicino il vecchio acquedotto poco prima dell'inizio della gola vera e propria che possiamo dire inizia cento metri prima della chiesetta di Santa Maria dell'Ospedale.</span> </div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNIHia8h_Zypt4fdA_Gw1oPTswKTwz3ha9zIvNyXd13_66PYL110WeF7a_5h0oDzY-COaipR5dzsySQA5fPkH97sPrxu_SbzF9OgPCdjmtXzncrPZJyLL-NsitPyKzdxuCJZ9g8yoj/s1600/escursione+008.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNIHia8h_Zypt4fdA_Gw1oPTswKTwz3ha9zIvNyXd13_66PYL110WeF7a_5h0oDzY-COaipR5dzsySQA5fPkH97sPrxu_SbzF9OgPCdjmtXzncrPZJyLL-NsitPyKzdxuCJZ9g8yoj/s320/escursione+008.jpg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Toap8Rmq6TxXP0Z28h6mgcq1Dp1PR0RaSRdzGYM8xRehg9mpg6Zm8MSUlnVHiI6r5QtEVrc2YLeAGiPV8aO2Nqqqj6-7fvzwJG6tlopNCU_MS2sVnsOO2xGizlYpONYFrlGNaP6B/s1600/escursione+009.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Toap8Rmq6TxXP0Z28h6mgcq1Dp1PR0RaSRdzGYM8xRehg9mpg6Zm8MSUlnVHiI6r5QtEVrc2YLeAGiPV8aO2Nqqqj6-7fvzwJG6tlopNCU_MS2sVnsOO2xGizlYpONYFrlGNaP6B/s320/escursione+009.jpg" t8="true" width="320" /></a></div><div align="justify"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Qui a sinistra una delle prime cave di calcare che stanno massacrando questa stupenda vallata ricca di acqua e vegetazione.</span><br />
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<span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Questa stretta gola ancora oggi custodisce alcune testimonianze storico religiose come La Grotta di Santa Sperandia, dove visse da eremita <span style="color: cyan; font-family: Times New Roman;">Santa Sperandia nei primi anni del <span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">1200, </span></span></span></div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiHu-4irBZwslFHf_WVwX82QQpx93e8oiXeZWGAqxg2SxN0oFddgIYa_MbUqdzRWEQG2rUzq3eXSJ1tGuefkfKv3WmH68ifxQfIoPfajEFraGL2pMNFLDdp0OoUk2w2vP6Ba035V6F/s1600/Uscita+del+19.08.2009+a+Santa+Sperandia+053.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiHu-4irBZwslFHf_WVwX82QQpx93e8oiXeZWGAqxg2SxN0oFddgIYa_MbUqdzRWEQG2rUzq3eXSJ1tGuefkfKv3WmH68ifxQfIoPfajEFraGL2pMNFLDdp0OoUk2w2vP6Ba035V6F/s320/Uscita+del+19.08.2009+a+Santa+Sperandia+053.jpg" t8="true" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiesetta di Santa Sperandia e l'omonima grotta</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div align="justify"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="color: cyan; font-family: Times New Roman;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">oppure l'eremo di San Michele Arcangelo etc etc.</span></span></span><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="color: cyan; font-family: Times New Roman;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Ma torniamo alla pedalata, per uscire da questa Gola immersa nel verde a tratti deturpato da mostruose attività estrattive, dovremo percorrere circa 9 km per 200 metri circa di dislivello, tutti asfaltati, fino ad arrivare all'incrocio con la strada statale 502. A questo punto prenderemo la Statale a sinistra scendendo in direzione di San Severino Marche, dopo 1.5 km di discesa asfaltata arriveremo ad un piccolo gruppo di case dove prenderemo una strada asfaltata a destra tra due abitazioni dove la segnaletica indica località Collicelli. </span></span></span><br />
<span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="color: cyan; font-family: Times New Roman;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Qui si inizia a salire, la strada è comunale, asfaltata ma piacevole da pedalare anche se la salita è tostarella, si arriva al paesino di Collicelli e poi a quello di Agello, tutto intorno verdi colline in parte coltivate ed in parte boschive, un silenzio ci accompagna mentre saliamo in direzione del Castello di Aliforni, stupendi casali rustici perfettamente ristrutturati allietano la nostra vista.</span></span></span></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTHtX60MVqb8XUIvmhlKkXKFv9mvRudAEUkRHKahKUssftX-TGZWQIBBeKPlnLeqxwQqjjXA4qKVEosXGhqCE3Gk_bPvclQEjGAB0LoXvZmcIFYM9xIDdFJyJnJiaE4fs5Lm4sK6yb/s1600/Immag0427.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTHtX60MVqb8XUIvmhlKkXKFv9mvRudAEUkRHKahKUssftX-TGZWQIBBeKPlnLeqxwQqjjXA4qKVEosXGhqCE3Gk_bPvclQEjGAB0LoXvZmcIFYM9xIDdFJyJnJiaE4fs5Lm4sK6yb/s320/Immag0427.jpg" t8="true" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rocca di Aliforni</td></tr>
</tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #666666; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Arrivati al castello di Aliforni, piccolo borgo stupendamente recuperato in territorio sanseverinate risalente al XII secolo, si scende verso la Provinciale in direzione della frazione di Corsciano dove troviamo anche un bar per un eventuale rifornimento, fin qui abbiamo percorso circa 14 km. Dopo altri due km, arriviamo al bivio per Valdiola, qui prendiamo a sinistra verso il piccolo borgo di Chigiano, subito si inizia a salire, ancora su asfalto ma per poco, un breve strappo con pendenza anche del 20% ci porta in questo piccolo borgo in fase di ristrutturazione. Chigiano, è un borgo medievale a 600 metri circa di altitudine. Un agglomerato di case in pietra, viottoli, scale, sottopassi, reso omogeneo ed ammorbidito dal tenue colore rosa della pietra locale. Il nome di Chigiano figura in molti documenti pergamenacei del sec XV, ma la nascita del Borgo risale a qualche secolo prima, fin dal secolo IX infatti i monaci benedettini avevano scelto le valli del comprensorio del Monte San Vicino per svolgere la loro opera di preghiera e di lavoro.</span></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><br />
</div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1xADK4Zelyjh8DtOpoR4-2JIrchJMAZjEFZZM44sZffdqtTGyBI19TzFDTBgHHZdAk1ZqYxbIDQ7aoQBuCYuVN6bv5D8wLRsSrDkKbxgkwk14YPJjn3qnejkxrxIvG6TEWIlnBN-b/s1600/chigiano+2.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1xADK4Zelyjh8DtOpoR4-2JIrchJMAZjEFZZM44sZffdqtTGyBI19TzFDTBgHHZdAk1ZqYxbIDQ7aoQBuCYuVN6bv5D8wLRsSrDkKbxgkwk14YPJjn3qnejkxrxIvG6TEWIlnBN-b/s320/chigiano+2.bmp" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">una delle abiazioni del piccolo borgo</td></tr>
</tbody></table> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0oA6UcfDnLQTdeDLsSJf3EfnmrNffBjSj0jY3xa2Vd50L2womOUgifCUZfpO3oLex1lGTv67zL8f4UQH1Wm5ATe2w-uA_ln0I2qOwPx8Z1C7XKWdelb1TuXu7FjaYRyuEiNGOsKrn/s1600/chigiano.bmp" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0oA6UcfDnLQTdeDLsSJf3EfnmrNffBjSj0jY3xa2Vd50L2womOUgifCUZfpO3oLex1lGTv67zL8f4UQH1Wm5ATe2w-uA_ln0I2qOwPx8Z1C7XKWdelb1TuXu7FjaYRyuEiNGOsKrn/s320/chigiano.bmp" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Agglomerato di abitazioni di Chigiano</td></tr>
</tbody></table> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJWrtWG-PFZgnbUYUm6C0AJ7YUadtRymJ9VTCROA8JbUb5fX8ysmWxn5I_CE60RBJYpcsGN7yTjqihkzFTqn9VUkED357hGz3PDtxrWwAA8gg6JMxWj5LucV0NmLBqU8fYv7Nv5UrB/s1600/Uscita+del+28.05.2011+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJWrtWG-PFZgnbUYUm6C0AJ7YUadtRymJ9VTCROA8JbUb5fX8ysmWxn5I_CE60RBJYpcsGN7yTjqihkzFTqn9VUkED357hGz3PDtxrWwAA8gg6JMxWj5LucV0NmLBqU8fYv7Nv5UrB/s320/Uscita+del+28.05.2011+001.jpg" t8="true" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una delle viuzze di Chigiano</td></tr>
</tbody></table> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3UenP5f5ld4-lowf5xvHFONcITaIxQ08aSRBTt7zmdPAWBDHiOBJBAL4AWRqpuU5ymwdEwk1xV7-FwO6Wprz2Tjiog3cYOdh9xEy2z5a64_D97SPg34oCJDO71YJSxkpoMppUuqSl/s1600/chigiano+1.bmp" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3UenP5f5ld4-lowf5xvHFONcITaIxQ08aSRBTt7zmdPAWBDHiOBJBAL4AWRqpuU5ymwdEwk1xV7-FwO6Wprz2Tjiog3cYOdh9xEy2z5a64_D97SPg34oCJDO71YJSxkpoMppUuqSl/s320/chigiano+1.bmp" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Elemento architettonico</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: #444444; color: cyan;">Attra<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">versato il piccolo borgo, si svolta a sinistra con la schiena piegata in due per lo sforzo fatto superando lo strappo di oltre il 20% di pendenza. Qui la strada diventa bianca e scende addentrandosi dentro la cosiddetta Valdiola, un tratto in discesa poi un falsopiano finchè al 18mo kilometro non svoltiamo a destra per iniziare la salita sterrata che ci porterà a Canfaito.</span></span></div><div style="text-align: justify;"> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1wlnlF-aVmMeGL2faon2i-5WKqftupRBz3ixNlSCNBtWuzv5FtAIhcNP5969bibJyzq4F86r7NG5d4MvuJHHVGuDkWjmNaTZdU05Iuy0N7kgJzC3_MpIvAI8nxed5wXa2ZodPxiyZ/s1600/Uscita+del+28.05.2011+005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1wlnlF-aVmMeGL2faon2i-5WKqftupRBz3ixNlSCNBtWuzv5FtAIhcNP5969bibJyzq4F86r7NG5d4MvuJHHVGuDkWjmNaTZdU05Iuy0N7kgJzC3_MpIvAI8nxed5wXa2ZodPxiyZ/s320/Uscita+del+28.05.2011+005.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Strada per Valdiola</td></tr>
</tbody></table> <br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVp97x0MKdkVCIMl7w9JOHlgKuwP0Hlzg-wWf7QI4uMqsWQCvw-smorDlZm2sTPxFODbl0ctf3EWqACNKeYtr-lsWjEvJ-_VVBIf7GuIIHd0JLYx6ZYV-7uYRz6lJYjue1lHKar1O9/s1600/Uscita+del+28.05.2011+009.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVp97x0MKdkVCIMl7w9JOHlgKuwP0Hlzg-wWf7QI4uMqsWQCvw-smorDlZm2sTPxFODbl0ctf3EWqACNKeYtr-lsWjEvJ-_VVBIf7GuIIHd0JLYx6ZYV-7uYRz6lJYjue1lHKar1O9/s320/Uscita+del+28.05.2011+009.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Si inizia a salire verso Canfaito</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><br />
</div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRPBUbmN5uL-4LuzCFDXw8tNxy0OySZ6XLzcjcyPhPe4ryXlO36lsw6lbnrzDldYYZzC9QO7BRrdIX-49UeWOag-_v-8nf_mmf9ZpJKxBvkQ1bpSe9yq2FfMRxn1ZVx5p75a8t1-Kq/s1600/Uscita+del+28.05.2011+008.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRPBUbmN5uL-4LuzCFDXw8tNxy0OySZ6XLzcjcyPhPe4ryXlO36lsw6lbnrzDldYYZzC9QO7BRrdIX-49UeWOag-_v-8nf_mmf9ZpJKxBvkQ1bpSe9yq2FfMRxn1ZVx5p75a8t1-Kq/s320/Uscita+del+28.05.2011+008.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bivio dove si inizia a salire sulla destra</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Da questo momento inizia una salita sterrata a tratti molto impegnativa di circa 5.5 km, immersa nel verde che nell'ultimo tratto si aprirà su un panorama stupendo. Questa salita oltre che presentare alcuni tratti di sterrato smosso, presenta una pendenza piuttosto impegnativa con punte al 20%, 15%, 11% etc etc. In questo sottobosco non è infrequente fare incontri con scoiattoli, donnole, cinghiali o daini. Si passa dai circa 540 metri sul livello del mare nel bivio all'inizio della salita fino ad arrivare ai 1080 metri sul livello del mare della sommità.</span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia;">Una volta giunti ai Piani di Canfaito ci si ferma un attimo per respirare ed ammirare lo stupendo panorama che nei giorni di cielo limpido ci mostra il lago di Castreccioni, i Sibillini, Elcito, Cingoli e la vallata maceratese.</span></div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZAWsnaUP7aEvu9ICuo_BlHpk1OFcdJbfcg1vwIp6sRlkbFEe8eRIE72GJxReazEgjNDgDdSlNcFwnC5H_musGnjhu9VcdPNnlYn4B_ZEPGnWHysN4qy_3ikCYGc4SyIdBf6crlGkc/s1600/Uscita+del+28.05.2011+021.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZAWsnaUP7aEvu9ICuo_BlHpk1OFcdJbfcg1vwIp6sRlkbFEe8eRIE72GJxReazEgjNDgDdSlNcFwnC5H_musGnjhu9VcdPNnlYn4B_ZEPGnWHysN4qy_3ikCYGc4SyIdBf6crlGkc/s320/Uscita+del+28.05.2011+021.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quasi siamo a Canfaito e sullo sfondo il lago di Castreccioni</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy7YZSWcpsRahmfMejqsaDpLAs0BewrFAFIxjmZHt5zRruI7-56XQXiEtFjfKfXr31hyQnT-pwaZxZ4nZJ8Me86jjK_SxyaKkmdIqqWAViWa0Ih_KvEyOk8ZzDi-TGE5zxMNxquqov/s1600/Uscita+del+28.05.2011+017.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy7YZSWcpsRahmfMejqsaDpLAs0BewrFAFIxjmZHt5zRruI7-56XQXiEtFjfKfXr31hyQnT-pwaZxZ4nZJ8Me86jjK_SxyaKkmdIqqWAViWa0Ih_KvEyOk8ZzDi-TGE5zxMNxquqov/s320/Uscita+del+28.05.2011+017.jpg" t8="true" width="320" /></a></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><br />
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<span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">A questo punto si pedala ammirando un paesaggio che si direbbe appartenere ad altre regioni d'Italia, pascoli verdi in quota, mucche che indisturbate brucano l'erba, un bosco di Faggi Secolari, un bosco che a causa della chioma enorme di questi Faggi, non vede quasi mai la luce del sole. Alcuni di questi enormi Faggi sembrano delle sculture, insomma un paesaggio incantato dove un tempo forse nell'immaginario collettivo abitavano fate, gnomi e folletti.</span></div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPWL-No04QDyHn3qClXgLT7_HWvopNbSCSzEefDdtw0N7eSWwFJglQmwuHNWNDqGL435r20ytFbXP-fxLrzP22zfefZ1EjyVuZUpK7f8q4uLmrl9M1TXPseBcDiBjvGF4qrKxEEbdm/s1600/Uscita+del+28.05.2011+032.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPWL-No04QDyHn3qClXgLT7_HWvopNbSCSzEefDdtw0N7eSWwFJglQmwuHNWNDqGL435r20ytFbXP-fxLrzP22zfefZ1EjyVuZUpK7f8q4uLmrl9M1TXPseBcDiBjvGF4qrKxEEbdm/s320/Uscita+del+28.05.2011+032.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Faggio secolare</td></tr>
</tbody></table> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrEPDp1pKl418vLOf-g9v04tRReKhyphenhyphen921X9PwLgk3vT6bvPL3PuXYNyd2EvOnciyNfn14iopTcm_eeaPkLP4cXQwbSmDBduiF1Y70hTLuu84uai8TjCpQDuhEszo6YRauaYesnY6ty/s1600/Uscita+del+28.05.2011+031.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrEPDp1pKl418vLOf-g9v04tRReKhyphenhyphen921X9PwLgk3vT6bvPL3PuXYNyd2EvOnciyNfn14iopTcm_eeaPkLP4cXQwbSmDBduiF1Y70hTLuu84uai8TjCpQDuhEszo6YRauaYesnY6ty/s320/Uscita+del+28.05.2011+031.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Entrando nel bosco di Faggi si fa buio</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPCW23kHSgb3pV9Z5Sm-7SWanQ__9HQiZC_XuYhZY6G4Gy0dyAtftzjKDpeURyy6MuV6QQ1Xch9aMpP6TXbJDZHhKQwXZnSibUq9AXx8cOPRE5f2FXuP4Kgt37xJamGcJc1kR6YTWQ/s1600/Uscita+del+28.05.2011+034.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPCW23kHSgb3pV9Z5Sm-7SWanQ__9HQiZC_XuYhZY6G4Gy0dyAtftzjKDpeURyy6MuV6QQ1Xch9aMpP6TXbJDZHhKQwXZnSibUq9AXx8cOPRE5f2FXuP4Kgt37xJamGcJc1kR6YTWQ/s320/Uscita+del+28.05.2011+034.jpg" t8="true" width="320" /></a></div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"> <span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">In autunno questi boschi si popolano all'alba di cercatori di funghi che battono palmo a palmo la fitta macchia alberata.</span></div><div align="justify" class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizeGdxCfkcSlEGZYuC0QiLveZUVXXjnHIyuXoFDaVr6NAYHMjIjnh3PYu-Pod3gSR0XKYF7M_aY-_iNwOgPj4FAjrpJlm66G0bwuUNirXiiJ9wTHwad1yW-XaLIu6PDhBbgfZuVRMk/s1600/Uscita+del+28.05.2011+044.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizeGdxCfkcSlEGZYuC0QiLveZUVXXjnHIyuXoFDaVr6NAYHMjIjnh3PYu-Pod3gSR0XKYF7M_aY-_iNwOgPj4FAjrpJlm66G0bwuUNirXiiJ9wTHwad1yW-XaLIu6PDhBbgfZuVRMk/s320/Uscita+del+28.05.2011+044.jpg" t8="true" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ohkkAfqZ_lIa72j0xIMXwk27LiWQ0AmvdgmoBSeE6XtNLj1Z1wwF9BptW7jH-Gzn55TGQ195i79YEPjvqUUCATFjj-Q4eWVcaLPG719j0mVZPC8FYW-ybFp5s21KUOQJWakzGkEP/s1600/Uscita+del+28.05.2011+037.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ohkkAfqZ_lIa72j0xIMXwk27LiWQ0AmvdgmoBSeE6XtNLj1Z1wwF9BptW7jH-Gzn55TGQ195i79YEPjvqUUCATFjj-Q4eWVcaLPG719j0mVZPC8FYW-ybFp5s21KUOQJWakzGkEP/s320/Uscita+del+28.05.2011+037.jpg" t8="true" width="320" /></a><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia;"></span></div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/5imcbvSGzCs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia;"></span></div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Dopo circa 2,5 km sui Piani di Canfaito in mezzo a questi boschi di Faggi secolari, riprendiamo la strada asfaltata ed iniziamo una discesa con alcuni tornanti che ci porterà ad Elcito, un caratteristico borgo medievale intatto come un tempo, arroccato su un dirupo roccioso ad 821 metri sul livello del mare alle falde del Monte San Vicino.</span></div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv_AZmjLe36J1bWVIbxZe9ULx-CPnDSQXWK3X-h0DuoRxj7D1poWiVBdoIjc3G6tCWf69CF-Xdb0F02FkFAEfqDAFw7tTKfZAe3F3d9xTzGkGjia8AImBauqT4cy3znntb-6AUvea7/s1600/31072010%2528004%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv_AZmjLe36J1bWVIbxZe9ULx-CPnDSQXWK3X-h0DuoRxj7D1poWiVBdoIjc3G6tCWf69CF-Xdb0F02FkFAEfqDAFw7tTKfZAe3F3d9xTzGkGjia8AImBauqT4cy3znntb-6AUvea7/s320/31072010%2528004%2529.jpg" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Elcito visto dalla sua periferia</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhGdEIiNnXQlcWZmopLEUpLCb-1bVl9zIEmDCK8PW9pIkJIJyUXMdMcE6G37Ra-6z-vhlMk058lBjsRoHtNSyGxbI4I8rf55NRMdjatjyU6ID5ElVW4hMZzlj2BUG3cO1H6JALR-qP/s1600/foto+8+elcito+si+avvicina+sempre+pi%25C3%25B9.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhGdEIiNnXQlcWZmopLEUpLCb-1bVl9zIEmDCK8PW9pIkJIJyUXMdMcE6G37Ra-6z-vhlMk058lBjsRoHtNSyGxbI4I8rf55NRMdjatjyU6ID5ElVW4hMZzlj2BUG3cO1H6JALR-qP/s320/foto+8+elcito+si+avvicina+sempre+pi%25C3%25B9.JPG" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Elcito visto dalla pietra spaccata</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji_lw9rIuAD8QyD5y_sgWy7fndoqGO5x_Ut3JwyDBGvJo7LtpaTeZ0R906aqEr_DB6WgudSj__hDsKJcbybqNBFTaOnHwBELJprIV09HHgWA2tmXVoESDv3DHSn1prJ5mw2cm6-Jrj/s1600/Immagini+da+Elcito+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji_lw9rIuAD8QyD5y_sgWy7fndoqGO5x_Ut3JwyDBGvJo7LtpaTeZ0R906aqEr_DB6WgudSj__hDsKJcbybqNBFTaOnHwBELJprIV09HHgWA2tmXVoESDv3DHSn1prJ5mw2cm6-Jrj/s320/Immagini+da+Elcito+001.jpg" t8="true" width="320" /></a> </div> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUKBqYTBSy-RFeWw6aRzMNwn7laii0fApQ6Ni0T1u5QnwHJ2kgEMU5Gt30w4-qygpiPIeaujmT4AnLrp3LzedjhFcu3D6nUp4WZM6zgcPG0n2PTSu-R0Elht0btVD9Kgw-bcAWXOOl/s1600/foto+19+scalinata+di+accesso+alla+piazzetta+di+elcito.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUKBqYTBSy-RFeWw6aRzMNwn7laii0fApQ6Ni0T1u5QnwHJ2kgEMU5Gt30w4-qygpiPIeaujmT4AnLrp3LzedjhFcu3D6nUp4WZM6zgcPG0n2PTSu-R0Elht0btVD9Kgw-bcAWXOOl/s320/foto+19+scalinata+di+accesso+alla+piazzetta+di+elcito.JPG" t8="true" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Scalinata che porta alla piazzetta</td></tr>
</tbody></table> <br />
<div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Qui ad Elcito vi è una fonte di acqua fresca che sicuramente fa comodo dopo il salitone sterrato che ci ha portato a Canfaito, possiamo rifocillarci se abbiamo una barretta o una banana dietro e dissetarci alla fonte nonchè farci un giretto per i viottoli di questo antico borgo un tempo Castello che ancora oggi ha qualcosa di magico. Dopo aver scattato qualche foto e esserci ritemprati facendo godere anche la vista, usciamo dall'arco che si vede nella foto sopra, praticamente dietro la chiesetta dedicata a San Rocco sita nella piazzetta, qui prendiamo una mulattiera sterrata con fondo sassoso, fatto anche di pietre a volte taglienti. Un sentiero tutto in discesa che ci porterà dopo oltre 4.5 km nel fondovalle ricongiungendoci con la strada asfaltata Provinciale nei pressi del cimitero di Isola. Qui sotto il paesino di Elcito fotografato dal sentiero che si prende in discesa per arrivare a fondovalle.</span></div><div align="justify" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE5OyfYIKXXP0aq_SWErlbfrfo6OEKTYQBpTPEXjhhNDPdS7FRLyI5-u4L83onjBK5hP79FEiBldIh2ATjFXMVyV_jtVES306PW3e1ovzeIlGbqjK2bL6-vYZRNyq8YWCIM4nNdzHv/s1600/Uscita+del+28.05.2011+050.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE5OyfYIKXXP0aq_SWErlbfrfo6OEKTYQBpTPEXjhhNDPdS7FRLyI5-u4L83onjBK5hP79FEiBldIh2ATjFXMVyV_jtVES306PW3e1ovzeIlGbqjK2bL6-vYZRNyq8YWCIM4nNdzHv/s320/Uscita+del+28.05.2011+050.jpg" t8="true" width="320" /></a><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Arrivati alla strada asfaltata, avremo percorso ben 35.5 km, ci dirigeremo a destra dove dopo un paio di km raggiungeremo di nuovo la frazione di Corsciano superando un piccolo strappo. Attraversata questa località, dopo meno di un kilometro a sinistra prenderemo una salita asfaltata che ci porterà alle falde del castello di Aliforni, è una salita di circa 300/350 metri con un paio di tornanti, con pendenza intorno al 10% appena in cima potremo respirare e pedalare per un paio di km in falsopiano in direzione del paesino di Agello prima e Collicelli poi. </span></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: #444444; color: cyan; font-family: Georgia;">Qui è molto piacevole pedalare perchè in parte la stanchezza è mitigata dal fatto che ormai siamo ad una 15ina di chilometri da casa, in parte per il fatto che il falsopiano è gradevole e non ha dislivello cattivo, in parte perchè alzando lo sguardo le verdi colline e montagne che ci circondano ci fanno dimenticare la fatica. Nell'ultimo tratto in discesa prima di incrociare la Statale 502 dobbiamo fare attenzione a non fare un frontale con qualche autovettura che viene in direzione opposta la quale non avvezza a gran traffico potrebbe occupare un pò più della mezzeria di sua spettanza. Arrivati alla SS 502 si risale per un paio di km passando sotto l'antico abitato di Serralta (Castrum Seraltae), questa salita asfaltata che all'andata abbiamo percorso in discesa, non è difficile, ha una pendenza del 6/7% costante. Finalmente arriviamo al bivio della Valle del Rio Lacque e qui mancano 9 km alla base. Ormai ci attende tutta discesa asfaltata che si immerge in questa gola bella anche se deturpata dalla mano dell'uomo. Lo strappo della chiesetta di Santa Maria dell'Ospedale in tutto 300 metri scarsi all'11% di pendenza rappresenta l'ultimo ostacolo per le nostre gambe, superato il quale abbiamo un paio di km in falsopiano prima di rientrare alla base.</span></div><div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-62984121977319272142011-05-31T15:37:00.000-07:002011-05-31T15:37:52.515-07:00INIZIATIVA ADOTTA UN CANE<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono anni che avevo in testa di fare qualcosa per i cani abbandonati. Amo gli animali e non sopporto chi li maltratta. Non ho mai avuto cani per motivi di spazio, ma ho da sempre gatti. Finalmente sono riuscito a mettere in piedi questa iniziativa che a distanza di qualche mese ha iniziato a dare i suoi frutti. In cosa consiste l'iniziativa? Molto semplice, chiunque adotterà un cane ospitato nel canile convenzionato con il comune di Cingoli, riceverà per due anni alimenti gratuiti direttamente a domicilio se residente nella provincia di Macerata, qualora si risieda fuori provincia, la consegna avverrà presso gli uffici dei vigili urbani di Cingoli. I cani adottati verranno consegnati vaccinati, microchippati e sterilizzati. Una volta al mese la ditta convenzionata con il comune, consegnerà direttamente a domicilio il mangime facendo delle foto che invierà agli uffici del comune a riprova dello stato di salute dell'animale. Ad oggi sono ben 8 gli animali adottati. Tutte le schede sono consultabili cliccando qui <a href="http://www.comune.cingoli.mc.it/?page_id=2152">Adotta un cane</a>. Qui sotto una carrellata delle bestiole adottate finora</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: red; font-family: Arial;"> susi</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0H2gdkOMhZFqXplS6kDvjCzaQmsZSeTQv4qDLXRmdasZoYI85czzyfyXbOF-t_PUjk9bwMBnRzgmOK6JwSa5DwtbR0q_WILCDXtrMRtYIMqYAsvOK7ntFJwIrxeMyR4cgtYVaVwxl/s1600/Susi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0H2gdkOMhZFqXplS6kDvjCzaQmsZSeTQv4qDLXRmdasZoYI85czzyfyXbOF-t_PUjk9bwMBnRzgmOK6JwSa5DwtbR0q_WILCDXtrMRtYIMqYAsvOK7ntFJwIrxeMyR4cgtYVaVwxl/s320/Susi.jpeg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">serenella</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWr47umT5rFPn-GwMf9w5sykWFobduIBbnmu8Yf0HEJ_jhlQSIfDV4xtcmlUtQeBf2dorYMsNER8CKWR5-xrtPh0JgiwWDvPFj_qSEHh0OTB7j6IvOIO_KgPwP29GsGQPf20N991VW/s1600/Serenella.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWr47umT5rFPn-GwMf9w5sykWFobduIBbnmu8Yf0HEJ_jhlQSIfDV4xtcmlUtQeBf2dorYMsNER8CKWR5-xrtPh0JgiwWDvPFj_qSEHh0OTB7j6IvOIO_KgPwP29GsGQPf20N991VW/s320/Serenella.jpeg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">fifa</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIAKxRxUII4Dktq5jeSGsZIEGykwyFH1gftCH6Ovn3lwmCuol98IIwhn0V_DzfH5B4jKJHwCWWz5Mo9RnWqblAhrSsv_AIy3iv46KryoICpGIumuLsKLPlle9RoNDM7QGkOZoK4zug/s1600/Fifa.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIAKxRxUII4Dktq5jeSGsZIEGykwyFH1gftCH6Ovn3lwmCuol98IIwhn0V_DzfH5B4jKJHwCWWz5Mo9RnWqblAhrSsv_AIy3iv46KryoICpGIumuLsKLPlle9RoNDM7QGkOZoK4zug/s320/Fifa.jpeg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">fifona</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PB6fUXecEkQxt-8nUDnhYY4Ej_Sv-9QVT6ORDG83Yo9rNA7PrkJE9oGuleeiLRRVKu7JSLlKqL_0vITfUbdWDo-KaPiDQbNEy42NhBP7SJOT_XiYw0G1kFCjU7ocyI6JJoSvZdXn/s1600/Fifona.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_PB6fUXecEkQxt-8nUDnhYY4Ej_Sv-9QVT6ORDG83Yo9rNA7PrkJE9oGuleeiLRRVKu7JSLlKqL_0vITfUbdWDo-KaPiDQbNEy42NhBP7SJOT_XiYw0G1kFCjU7ocyI6JJoSvZdXn/s320/Fifona.jpeg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">gianna</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIQK9cimqEGZMjPgJ3x-ywFHfe5Lffu3ttPfaie8l57pnCaJk0rD4elPcq8UYn7XNJNXfageDErdzVDdbFjsBeg25FHieJNSJOZZgOnH8vZ3pcDDlpin0EFKpKQTjx9iHbI9U8XAQh/s1600/Gianna.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIQK9cimqEGZMjPgJ3x-ywFHfe5Lffu3ttPfaie8l57pnCaJk0rD4elPcq8UYn7XNJNXfageDErdzVDdbFjsBeg25FHieJNSJOZZgOnH8vZ3pcDDlpin0EFKpKQTjx9iHbI9U8XAQh/s320/Gianna.jpeg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">duca</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJtSt47wGb70V707alKTjzTBpxouLWoHWLtpUjdUwLlfxuyJ22oS8epYYz1dB3YiHLJbxaMdCkoh4gg-ONCcwqyLqt4XZjrVr7ntvXdAqlzdUpGt_GrSwO1g2Jlt40L_epmbZzoeAQ/s1600/Duca.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJtSt47wGb70V707alKTjzTBpxouLWoHWLtpUjdUwLlfxuyJ22oS8epYYz1dB3YiHLJbxaMdCkoh4gg-ONCcwqyLqt4XZjrVr7ntvXdAqlzdUpGt_GrSwO1g2Jlt40L_epmbZzoeAQ/s320/Duca.jpeg" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">ginger</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWR73wpPchIpcNph9d7-GQ0LFKJyB8kiMLfLV0u8X5FKvOFW6NgCq1IQEK5tVNXFI3kN4GancbAA_1cvNkXIoW4pinMwud3e8mtK7fssvkJaHBh51V6aI8uvRXaRtecpNdK5zuABP/s1600/ginger.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWR73wpPchIpcNph9d7-GQ0LFKJyB8kiMLfLV0u8X5FKvOFW6NgCq1IQEK5tVNXFI3kN4GancbAA_1cvNkXIoW4pinMwud3e8mtK7fssvkJaHBh51V6aI8uvRXaRtecpNdK5zuABP/s320/ginger.jpg" t8="true" width="239" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: red;">tilly</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigK5x-koPdGHS40B7ISbUoAwytNykJLFJdq-Rya7UwtzJdsG-bPz4M1PwrpDU2ynn0T-Afev3qQzQhGL8K00ibwwb-kAUy4thfMke_aCRuP0-xSs4SIRpZ6Lz6Zp-aIT5mXAJWp1fo/s1600/P1020746+%2528Small%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigK5x-koPdGHS40B7ISbUoAwytNykJLFJdq-Rya7UwtzJdsG-bPz4M1PwrpDU2ynn0T-Afev3qQzQhGL8K00ibwwb-kAUy4thfMke_aCRuP0-xSs4SIRpZ6Lz6Zp-aIT5mXAJWp1fo/s320/P1020746+%2528Small%2529.JPG" t8="true" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Mi auguro sinceramente che le adozioni continuino, che sempre più cagnolini trovino una famiglia, chi non ama gli animali non ama nemmeno le persone.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-1321982227182566912011-05-24T07:02:00.000-07:002011-05-24T07:02:42.392-07:00Gran Fondo "Il Carpegna mi Basta" ediz. 2011<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEvRgmCU_1GA8cfP24W_TJz4OTpiMfZdVf8epLTnceJ9uPyU-E1M6InLrEO8wHtxkLVSj4BQcmi1z98zp0f7C4aiZZmCNrFWyNTba70GgC2zKfCd4Vtam_v_xZOIqVilyJUMjjiicr/s1600/carpegna+2011+5.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5605826684164896770" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEvRgmCU_1GA8cfP24W_TJz4OTpiMfZdVf8epLTnceJ9uPyU-E1M6InLrEO8wHtxkLVSj4BQcmi1z98zp0f7C4aiZZmCNrFWyNTba70GgC2zKfCd4Vtam_v_xZOIqVilyJUMjjiicr/s320/carpegna+2011+5.jpg" style="cursor: hand; height: 182px; width: 320px;" /></a><br />
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<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbjchCuDOuukbtgOb6Xv6P42XtVU1q6ldSnqgL1OBggeuNjnHuCj2w4fF_jzPgdUDvngcgK8NwheUVw-ayv6lBnZP5aWQNyvumLuNg0jHZdipn6gpjLbuXV4rUb5o0XMTaWl1Z4Qzu/s1600/carpegna+2011+2.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5605826510749836418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbjchCuDOuukbtgOb6Xv6P42XtVU1q6ldSnqgL1OBggeuNjnHuCj2w4fF_jzPgdUDvngcgK8NwheUVw-ayv6lBnZP5aWQNyvumLuNg0jHZdipn6gpjLbuXV4rUb5o0XMTaWl1Z4Qzu/s320/carpegna+2011+2.jpg" style="cursor: hand; height: 240px; width: 320px;" /></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLyJDpe8HsSLbyAuDofsKac_s2NWv_EZDsjcbj4LYpIA24d5bwKONH4IOQyty_-BK1tOTaNg4wsAnE_7hSw0mP5Zu67Fn5FqgS2JeN668ij8vpnZZez33vnTzNMdRnS0PdQldv5r-7/s1600/carpegna+2011+3.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5605826151848873218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLyJDpe8HsSLbyAuDofsKac_s2NWv_EZDsjcbj4LYpIA24d5bwKONH4IOQyty_-BK1tOTaNg4wsAnE_7hSw0mP5Zu67Fn5FqgS2JeN668ij8vpnZZez33vnTzNMdRnS0PdQldv5r-7/s320/carpegna+2011+3.jpg" style="cursor: hand; height: 240px; width: 320px;" /></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5sLSS5WgUXV_edIR9JiWfTAhuO9isybhWpo14cvuMz59WtBEJ7nXrN-t7z6N43EDmxJX-Pf2T7iXibdMy0udRVg4EWhVQVjBe8w7rgfLf1OPcyBkheICaL74zAjheELWIn-tOFoLL/s1600/Gran+Fondo+il+Carpegna+mi+basta+021.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5605598836451748306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5sLSS5WgUXV_edIR9JiWfTAhuO9isybhWpo14cvuMz59WtBEJ7nXrN-t7z6N43EDmxJX-Pf2T7iXibdMy0udRVg4EWhVQVjBe8w7rgfLf1OPcyBkheICaL74zAjheELWIn-tOFoLL/s320/Gran+Fondo+il+Carpegna+mi+basta+021.jpg" style="cursor: hand; height: 240px; width: 320px;" /></a><br />
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<div style="text-align: justify;">Domenica 8 maggio, ore 5.00 del mattino, fuori è ancora buio, sul letto si sta troppo bene, non ho voglia di alzarmi, non ho chiuso occhio essendo andato a dormire alle 2.00 passate, ma sò che fra poco devo scendere dal letto, Pacio mi ha iscritto alla Gran Fondo "Il Carpegna mi Basta" e fra poco sarà sotto casa per la partenza. Venerdi sera ho fatto le 2.30, sabato le 2.00, ho un sonno incredibile, non ho affatto voglia di partecipare alla Gran Fondo. Alzarmi dal letto quando ancora fuori è buio mi mette sempre una gran tristezza. Alla fine scendo dal letto, vado nel retrocucina dove mia madre mi aveva preparato la colazione a base di thè verde, fette biscottate con miele al pistacchio e una brioche, in poco tempo non rimane nulla, vado in bagno e mi vesto direttamente con con gli abiti da gara. Alle 6 meno cinque minuti ecco Pacio e Dick sotto casa, salgo in auto e ci avviamo, ho un magone incredibile, voglia di partire zero, penso che dovrò pedalare, salita tanta salita e poco pochissimo allenamento. Arriviamo a Carpegna e non faccio in tempo a scendere dall'auto che un biker si avvicina mi bussa sul vetro, io apro e lui mi fà, "sei Cicino?", aaaarrrgggghhhh grande bestemmia, confondere il divino Toro dell'Adriatico con il miserabile Cicino che offesa. Si presenta, si scusa, chiede venia, lui è il forumendolo PPOWER e viene da Verona. Appena congedato PPOWER andiamo a ritirare i pacchi gara, ma il magone non mi passa, facciamo colazione in un bar locale e poi giù in auto per tirare fuori le bici e prepararci. Sono sempre poco entusiasta, non mi va di pedalare, intanto l'area si anima di bikers colorati provenienti non solo dalle Marche, arriva anche Achille che mi saluta, lui sempre molto carico. Finiti i preparativi, salgo in bici e controvoglia faccio riscaldamento, una ventina di minuti in tutto e poi mi accingo ad entrare in griglia. Siamo davvero tanti. Entrato in griglia stanco ancor prima di partire, mi metto sulla destra appoggiato ad una transenna, davanti a me una miriade di bikers, idem dietro. Estraggo la mia Nikon Coolpix, scatto un paio di foto, vedo che fuori dalla griglia alla mia destra c' una bella gnocca con un salame più anziano di lei, cerco di fotografarla ma è troppo rischioso, infatti mi guarda, purtroppo la mia straripante bellezza spesso è un handicap. La vista della gnocca però mi rasserena l'animo, comincio a pensare di meno al fatto che non ho voglia, anzi sento che lo speaker annuncia il superamento di quota 1100 bikers iscritti, sono contento per gli organizzatori, se lo meritano. Alla fine con un pochettino di ritardo, c'è lo Start, si parte tutti insieme, dentro di me penso che schiatterò sui primi km di salita, invece vuoi perchè eravamo tanti e ci si è imbottigliati nel traffico iniziale, l'andatura non era sostenuta e il cuore non saliva più di tanto, il fiato teneva mentre la schiena ogni tanto faceva i capricci. Tengo la mia andatura, poi a metà salita ecco Pacio Toro che mi passa come un missile. Allo scollinamento lo riprendo, ho un pò di mal di pancia, l'aria era fresca un bel pò, ma come ripartiamo e mi riscaldo sembra che tutto sia ritornato normale, i dolori di pancia sembrano svaniti. Per un momento ho temuto che avrei fatto la figura di Righetto che due anni fà visitò tutti i cespugli dalla sommità del Carpegna fino giù al paese in preda a diarrea :)). Ridiscendiamo, ma prima sull'altopiano vedo due bikers caduti, attorniati dai soccorritori, uno dei due ammantati da quei teli riflettenti, dopo un pò arriva l'eliambulanza e ne porta via uno. La discesa è lunga, molte pietre, anche taglienti, e questo non mi piace molto, il rischio di spaccare i copertoni è elevato, specialmente per me che ho il vizio di gonfiare molto le gomme. Dick è partito in discesa mentre Pacio che in salita faceva il galletto, in discesa aveva perso terreno. Scesi di quota, i polsi, gli avambracci ed il collo fanno male per la lunga discesa, ma fortunatamente sono indenne da forature finchè ad un certo punto nel sottobosco intravedo a Dick che spinge la bici a piedi, pensavo fosse cotto, invece aveva forato. Lo aspetto fuori dal bosco, in una radura e inizia ad aggiustare la gomma, poco dopo arriva anche Pacio. Rimaniamo li con Dick finchè non finisce l'aggiustatura, ripartiamo, ancora discesa, Pacio rimane indietro, arriviamo allo strappo asfaltato che porta al Cippo Pantani, ma con Dick decidiamo di tagliare per il percorso corto, potremmo anche tentare, ma capiamo che arriveremmo alla meta a tarda ora, l'allenamento è scarso ed in virtù di ciò è meglio non forzare. Nell'ultimo km io e Dick ce la prendiamo in volata mentre Pacio arriva poco dopo. Tutto sommato per come era iniziata la giornata, devo dire che mi sono divertito, ed ho sofferto molto ma molto meno rispetto alle passate edizioni. La forza sui muscoli ancora non c'è ma la gamba gira. Andiamo a fare le docce, io immancabilmente la faccio fredda accidenti. Al ritorno dalle docce incrocio una valchiria mora, ovvero la Cinzia che mi saluta e ci dacciamo la foto mentre mi bacia sulla guancia, la cosa arriva sulle orecchie di Cicino che sta correndo a Roma e lo manda su tutte le furie.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Andiamo al pasta party dove ci attende una fila sotto il sole bestiale. Dopo un quarto d'ora o venti minuti ci rendiamo conto che siamo avanzati si e no di 2 metri per cui decidiamo di andare in una pizzeria situata vicino alla zona partenza. Con 13 euro mangiamo un bel piatto di penne arrabbiatissime, per secondo affettati, insalata, vino e birra oltre al caffè ed un limoncello. Non male dopo una bella pedalata. Andiamo un attimino ad assistere alle premiazioni femminili e poi ripartiamo verso casa stanchi morti ma rilassati.</div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5738754496670624857.post-5004582606858026712011-05-24T04:13:00.000-07:002011-05-25T09:08:52.397-07:00Sana Follia - Sella Ronda Hero 2011<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fsWsqSMdcWg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Ma62HUQJlIo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><span style="color: yellow;">Ebbene si, ormai stiamo entrando nel vivo, manca poco più di un mese (39 giorni) alla mitica Sella Ronda Hero, una gran fondo estrema. Come al solito io e gli altri scriteriati del gruppo ci siamo iscritti al percorso lungo (82 km per 4200 metri di dislivello </span><a href="http://www.blogger.com/<iframe%20src="http://itinerari.mtb-forum.it/extra/view_graph.php?id=2363" width="640" height="350" scrolling="no" frameborder="no"></iframe>"><span style="color: red;">ALTIMETRIA</span></a> <span style="color: yellow;">), follia pura o sana follia questo è il dilemma. </span><a href="http://vimeo.com/16056874"><span style="color: red;">Percorso animato</span></a><span style="color: yellow;"> Partenza da Selva di Val Gardena, Passo Gardena/Dantercepies,Corvara,Passo Campolongo,Arabba, Passo Pordoi,Canazei/Campitello,Passo Duron, e rientro a Selva di Val Gardena, questo è il percorso, </span><a href="http://www.blogger.com/<iframe%20width="640"%20height="500"%20src="http://itinerari.mtb-forum.it/tours/map/2363"%20frameborder="0"%20noresize="noresize"%20scrolling="no"></iframe>"><span style="color: red;">CARTINA</span></a><span style="color: yellow;">, se va bene dovrò stare almeno 10 ore in mountain bike, speriamo che almeno il tempo sia clemente. Il video della gara non lascia adito a dubbi, uno spettacolo della natura, davvero impressionante lo scenario, vale la pena tentare, anche se probabilmente sarà un vero massacro <a href="http://vimeo.com/16056909">Sella Ronda Hero 2010</a></span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/12570505696085642882noreply@blogger.com0